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Un po' di storia
- Le origini delle contrade nel territorio di Ortona -
Dopo la distruzione di Milionia e del definitivo assoggettamento dei Sanniti da parte degli eserciti romani, i Marsi per due secoli vissero in pace con Roma. Politicamente essi erano considerati socii o alleati dell'Urbe, insieme con gli altri popoli italici. Essi avevano, secondo il costume di Roma, una politica locale autonoma e dovevano alla capitale un tributo militare in materiale bellico ed in uomini. I Marsi parteciparono alla guerre puniche, alle guerre per la conquista delle Grecia, dell'Africa e dell'Asia. li presidio militare romano di Alba Fucense garantiva il rispetto dei trattati di pace e dell'autorità del Senato di Roma.
Gli abitanti della Valle dei Giovenco, avendo il loro territorio perduto l'interesse strategico con la fine delle guerre sannitiche, abbandonarono quella che era stata la loro città fortificata, Milionia, e si raccolsero in piccoli centri abitati lungo il corso del fiume Giovenco e sulle pendici allora molto fertili, dei monti circostanti.
Ebbero così origine le diverse località, che, su per giù, ancora oggi ritroviamo, pur avendo cambiato, lungo il corso dei secoli il nome e per alcuni centri anche l'ubicazione. Scrive Andrea Di Pietro (Agglomerazioni delle Popolazioni della Diocesi dei Marsi, 1869): "Distrutta la città di Milionia dal Console Lucio Postumio Megello, i Marsi che formavano quel municipio furono solleciti a riprendere possesso dei propri beni; e rifabbricarono le abitazioni in altri dieci centri". Questi centri abitati sono così enumerati dallo stesso Autore:
1 - FONDO GRANDE (Fundus Magnus): l'attuale centro di Ortona dei Marsi, identificato anche da Andrew J. Slade, un ricercatore inglese, il quale ce ne ha dato notizia personalmente, quando operava nella nostra zona.
2 - VADO ALBONE: fra l'attuale frazione di Santa Maria e la località S.Felice.
3 - FUMEGNA: ora Sulla Villa.
4 - CARRETO: Carrito, denominato così dal braccio della Via Valeria che nel 3 04 a.C. il console Valerio Massimo fece costruire per prendere i Marsi fortificati a Milionia.
5 - Un centro sulle rovine della stessa Milionia, detta in seguito Melogne e poi Caseij. Oggi, più o meno, Rivoli.
6 - CESULE: Gesoli.
7 - PARASEPE: non siamo riusciti a localizzare questa borgata, ora completamente scomparsa. A meno che non sia da collocare presso Valle S. Angelo, come oggi si chiama la piccola valle sotto il monte Parasano, all'altezza di Cesoli.
8 - FONTICELLA, riunitasi in seguito a Fumegna (Sulla Villa).
9 - CODARDO.
10 - FONDITTOLI.
Di queste due ultime contrade oggi si conserva solo il nome, essendo scomparsa qualsiasi traccia di abitazione. Non possiamo dire se queste località, così come le ha indicate il Di Pietro, si siano formate durante il periodo romano: la loro esistenza è sicura nel Medio Evo. Comunque, è certo che i superstiti di Milionia popolarono la valle dei Giovenco, espandendosi in tutto il territorio dell'attuale Ortona dei Marsi. Lo stanno a testimoniare diversi reperti di epoca romana: tombe, suppellettili, statuette, monete, ecc.. Noi stessi ne abbiamo osservati diversi esemplari, mostratici dai contadini dei posto o nelle collezioni di qualche amatore di storia e di antichità marsicane.
Intanto, la vita di queste popolazioni veniva influenzata profondamente da Roma, mentre riprendeva più serena e sicura. Rifioriva la pastorizia e l'agricoltura. Le famiglie benestanti entrarono in contatto con quelle romane, essendo state facilitate le comunicazioni, soprattutto per il perfezionamento della via Valeria; e molti modi dei vivere romano influenzarono ed entrarono a far parte del patrimonio culturale e della tradizione della nostra terra. Le stesse Maniglie che si erano formate intorno alle rovine della distrutta Milionia, strinsero amicizia e vincoli di parentela con quelle di altre città della Marsica, soprattutto di Manuvium (San Benedetto), e vedremo fra poco come la famiglia Poppedia di Ortona sembra che fosse imparentata con la famiglia Vezzia di Marruvium.
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