Qualsiasi tipo di onda e di qualsiasi
natura è assimilabile ad un Gradiente.
L'onda può essere sia un Gradiente naturale sia un gradiente indiretto in funzione del
suo uso.
Anche se useremo diffusamente in questa relazione il termine "Onda"
si rammenti sempre che come già descritto nel capitolo "Atomo" l'onda non
esiste realmente ma la sua forma e il suo andamento oscillante sono il
prodotto degli strumenti di misura impiegati per rilevarla.La giustificazione del perchè un'onda è un gradiente nasce
da quanto detto precedentemente dove si ipotizza che l'onda esprima un puro
fatto percettivo e non il reale evento che la produce. In generale sia che l'oggetto ruoti su se stesso sia che
esso ruoti e transli si ottiene sempre un Gradiente nella sua forma naturale
che è quella sinusoidale.
Per comprendere meglio questo concetto s'immagini di osservare una
sfera che pur rimanendo ferma e nello stesso punto modifica gradualmente il
suo tempo sia in positivo sia in negativo.
Osservando questa sfera essa ci apparirà come un oggetto che varia
gradualmente le sue dimensioni e quando sarà nella fase di tempo
negativo essa apparirà più piccola invece nella fase positiva si percepirà
più grande.
Se il concetto di "Apparente" ancora
non risultasse chiaro si consiglia di vedere il filmato qui sotto che è
stato girato in un luogo dove il tempo "sembra" stabilmente perturbato da
eventi naturali.
Si tratta di un filmato stranissimo che mostra
una realtà completamente ignota alla fisica classica. Il film mostra un luogo in cui probabilmente coesistono in
una piccola area tempi diversi e come descritto in precedenza (e più volte
dall'autore) i tempi diversi sono percepiti come spazi diversi. Se questo film non è stato creato allo scopo di fare una
burla esso dimostra chiaramente la coerenza concettuale e la fantastatica
novità introdotta dalla teoria che è qui descritta
Nel film si osservi la scena di due persone che modificano la loro altezza
in funzione della loro posizione e la ripetizione dello stesso esperimento
eseguito invece in un luogo dove il tempo è normale.
Perturbazione temporale
Movie
Ovviamente non sono le dimensioni che cambiano ma è il modo
con il quale i nostri occhi o i nostri strumenti vedono e quindi
erroneamente interpretano un evento che si svolge in condizioni particolari.
L'onda di conseguenza per la sua costituzione e origine non può
trasportare in nessun caso della materia ma trasporta solo e sempre delle
variazioni temporali che sono in definitiva dell'energia.
Il termine "trasporta" comunque non è corretto anche se in alcuni casi si
può verificare.
L'onda normalmente non trasporta ma trasmette o comunica il suo stato temporale nello spazio
o nella materia con la quale è in contatto, in pratica c'è un solo punto da
cui ha origine e dei punti di destinazione dove termina il processo.
I punti intermedi replicano lo stato temporale e lo comunicano ai punti
successivi come in una catena.
L'onda (per così dire) regina ha
quella forma che alla strumentazione di misura appare sinusoidale.
Quando si usa l'onda regina o molto simile come aspetto grafico si
ottiene un risultato che è diverso dal semplice trasporto di energia da un
punto all'altro dello spazio.
L'oggetto che assorbe un'onda risulta perturbato come se su
di esso agisse una forza variabile simile a quella già descritta e che crea un
gradiente temporale indiretto.
In altre parole l'onda sinusoidale è un perfetto Gradiente e quando
rilascia la sua energia ottiene gli stessi effetti di un Gradiente.
In generale comunque si può affermare
che in tutti i casi in cui si applica una forza graduale di qualsiasi
origine, onda, meccanica, induzione, ecc. distribuita con intensità
variabile simile a quella di un Gradiente nel corpo o nell'evento ricevente
avvengono modificazioni che sono in dipendenza della sua natura,
costituzione atomica, molecolare, ecc. di conseguenza è possibile modificare il risultato di una
reazione chimica o modificare la dinamica di un evento fisico di qualsiasi
natura, interferire con altre onde o con qualsiasi forza compreso la Gravità,
ecc.
Un'onda è vista dall'Universo
come un sistema perturbante per cui ad ogni onda si collega un'altra onda
riequilibrante generata dall'Universo stesso.
Questo meccanismo di azione-reazione è sempre lo stesso e quindi
uguale per ogni evento che avviene sia sulla Terra sia negli spazi
infiniti.
Ad esempio un campo magnetico generato da una corrente elettrica
non è una cosa diversa da un campo generato dal movimento di un'onda
del mare.
In ambedue i sistemi è sempre la forza riequilibrante dell'Universo
che opera e genera gli effetti che vediamo e misuriamo.
Ciò potrà apparire incredibile in particolare se si parla di un
"campo" prodotto da un'onda del mare, in realtà l'errore è nella parola
"campo" e non nei concetti che sono qui espressi.
La natura ci offre spesso degli esempi che ci aiutano a comprendere
i suoi meccanismi e si tratta quindi, semplicemente e con umiltà, di
osservare ciò che ci circonda.
Le onde del mare nel loro movimento generano delle perturbazioni
esattamente come avviene in un circuito elettrico a tensione alternata.
In un circuito elettrico osserviamo la formazione di un campo
magnetico e nelle onde del mare (se guardiamo) possiamo rilevare gli
effetti della forza riequilibrante dell'universo che agiscono allo
stesso modo e con il loro campo (volume) d'influenza.
Nell'immagine qui sotto si possono vedere le tracce lasciate nella
sabbia morbida dal movimento delle onde che per direzione e forma
corrispondono appunto a quelle di un campo magnetico. In questo caso le
onde della sabbia sono disposta in modo ortogonale alla direzione delle
onde del mare. L'ortogonalità può essere spiegata (ovviamente) solo
tramite le teorie che sono qui esposte.
Per ingrandire l'immagine fare click sull'immagine stessa
Osservando un certo numero di onde si scoprirà che esistono due
possibili disposizioni, la sabbia infatti potrà avere una disposizione
longitudinale o ortogonale e se ciò è valido per la sabbia lo sarà per qualsiasi campo, compreso
ovviamente, quello elettromagnetico.
Nell'immagine qui si vede come la disposizione della sabbia si adatta alla direzione delle onde
pur mantendo la coerenza e la forma tipica di un campo.
Imparando dall'osservazione delle
onde è possibile ricavare un'altra informazione di estrema importanza e cioè
che i due campi ortogonale e longitudinale possono coesistere
contemporaneamente.
In altre parole una perturbazione prodotta da un'onda può generare due
reazioni contemporanee, una è longitudinale e l'altra è ortogonale.
Se si osserva la sabbia da diverse angolazioni è possibile vedere con
grande facilità questo fenomeno.
Dall'immagine riportata qui
sopra è anche facile rilevare che la frequenze delle onde X e Y sono diverse
per cui è bene tenere conto di questa informazione quando si eseguono
ricerche su onde di altra natura come ad esempio quelle elettromagnetiche.
Per una ulteriore prova della similitudine fra onde del mare e
campo elettromagnetico si pensi ad esempio alla difficoltà delle
trasmissioni radio subacquee dove le due onde si oppongono.
Per approfondire l'argomento può essere molto interessante
conoscere le osservazioni e gli esperimenti di un'altro ricercatore
italiano: Roberto Handwerker che si è anche cimentato nell'impiego
dell'acqua per fare il wireless power.
http://www.deltaavalon.com/immagini/Water wireless power.pdf
Per concludere si può affermare
che non solo nell'elettromagnetismo ma in qualsiasi flusso o movimento di
energia si generano sempre altre onde che tipicamente sono ortogonali ma che
in alcuni casi possono essere longitudinali o ambedue contemporaneamente.
Qui sotto alcune immagini di onde provocate dal vento.
Fare click sulle immagini per ingrandire
Qui invece una stupenda immagine di Marte dove il fenomeno è apprezzabile
con grande dettaglio.
In questa immagine sono presenti contemporaneamente sia le onde ortogonali
sia quelle longitudinali, si noti anche la differente
frequenza delle due onde.
Per ingrandire l'immagine fare click sull'immagine stessa.
Il sito d'origine
http://hirise.lpl.arizona.edu/it/ESP_016036_1370
Per altre informazioni si veda
inoltre il capitolo
"Onde Portanti".
Prima di proseguire e nell'intento di
fare una pausa rilassante vi proponiamo due spunti di riflessione:
1) Siamo sicuri che le onde del mare hanno realmente la forma che
percepite?
2) Siamo sicuri che è la distanza la causa che rende visibilmente più
piccoli gli oggetti lontani?
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