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  Aspetti diagnostici per immagini nello pseudotumor orbitario

 

INTRODUZIONE

Nel vasto campo della patologia orbitaria, un posto di particolare rilievo spetta allo pseudotumor. E’ questa una lesione orbitaria occupante spazio, non neoplastica ma presentantesi in modo simil neoplastico (Yanoff e Fine 1975).

Si comprende quindi l’importanza che le metodiche di diagnostica per immagini quali TC, RMN e l’ecografia hanno avuto nel contribuire al più corretto inquadramento clinico del paziente con proptosi.

MATERIALI E METODI

Tra il servizio TC dell’Istituto di Scienze Eidologiche e Radiologiche e l’Istituto di Scienze Oftalmologiche dell’Università degli Studi di Siena esiste ormai da tempo un rapporto di consolidata collaborazione.

Abbiamo riconsiderato retrospettivamente 41 casi di pseudotumor orbitario giunti alla nostra osservazione nel periodo compreso tra il 1 gennaio 1982 ed il 1 gennaio 1989.

Nel classificare le diverse forme di Pseudotumor ci siamo attenuti al seguente schema:

 

Pseudotumor acuto

Flogosi anteriore

Cellulite presettale

Flogosi diffusa

Cellulite orbitaria

Flogosi posteriore

Ascesso sottoperiosteo

Ascesso orbitario

 

Pseudotumor cronico

Non granulomatoso

Chiaramente infiammatorio

Anteriore

Diffuso

Posteriore

Miositi

Iperplasia linfoide o plasmacellulare reattiva

Benigna

Atipica

Granulomatoso

da corpo estraneo

da rottura di cisti dermoidi

lipogranuloma

sarcoidosi

tubercolosi

 

Gli esami TC sono stati eseguiti con apparecchio TC  GENERAL ELECTRIC 9800 ed EMI 5005; gli esami ecografici sono stati eseguiti con aparecchio Kretztechnic 7200 MA con sonde da 8 Mhz A-scan e OPHTHASCAN 200 della SONOMETRIC SYSTEM con sonda a contatto da 8 Mhz e sonde ad immersione da 5 e da 10 Mhz.

Dalla casistica a disposizione sono state scelte le immagini che abbiamo ritenuto maggiormente esplicative oltre che caratteristiche della patologia presa in esame.

 


 

PAZIENTE:

 

Z. GIUSEPPE di anni 24

DIAGNOSI:

 

PSEUDOTUMOR FLOGISTICO DIFFUSO

ANAMNESI PATOLOGICA

da circa 10 giorni occhio destro improvvisamente dolente, sporgente con notevole iperemia. Mai nulla di oculare prima. Soffre di flogosi delle prime vie aeree

ESAME OBIETTIVO

 

VISUS OCCHIO DESTRO

7/10

VISUS OCCHIO SINISTRO

7/10

ANT. OCCHIO DESTRO

Discreto esoftalmo poco riducibile, assile con notevole chemosi congiuntivale, dolente alla palpazione

ANT. OCCHIO SINISTRO

regolare

FUNDUS OCCHIO DESTRO

nei limiti della norma

FUNDUS OCCHIO SINISTRO

nei limiti della norma

TONO OCCHIO DESTRO

13,1 mmHg [7,5]

TONO OCCHIO SINISTRO

13,1 mmHg [7,5]

 

 

ECOGRAFIA B SCAN OD Presenza in corrispondenza del I, II e III spazio di Benedict di una irregolarità diffusa della trama acustica orbitaria sotto forma di aree ipoecogene a margini irregolari che si alternano ad aree iperecogene

 

 

 

 

 

 

 

ECOGRAFIA A SCAN  PARABULBARE OD Il tracciato appare allungato con struttura intermna irregolare e margini non ben definiti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ECOGRAFIA A SCAN TRANSBULBARE OD Si apprezza la presenza di una lesione con struttura interna piuttosto irregolare, reflettività variabile da media a bassa, margini non ben valutabili, non comprimibile, non vascolarizzata.

 

 

 

 

 

 

 

 

TC Presenza nell’orbita destra di una formazione disomogenea, iperdensa con modesto enhancement dopo contrasto ed esoftalmo di discreta entità. La massa interessa sia la parte anteriore che posteriore dell’orbita.

 

 

 

 

 

 

 

 


 

PAZIENTE:

 

N. GINO di anni 57

DIAGNOSI:

 

miosite

ANAMNESI PATOLOGICA

circa sei mesi fa si è accorto di vedere doppio, con OS che sporgeva rispetto ad OD. Diabetico, sempre bene per il resto dal lato generale ed oculare.

ESAME OBIETTIVO

 

VISUS OCCHIO DESTRO

10/10

VISUS OCCHIO SINISTRO

10/10

ANT. OCCHIO DESTRO

Mezzi diottrici trasparenti, diplopia in tutte le direzioni di sguardo tranne che in posizione primaria.

ANT. OCCHIO SINISTRO

come a destra

FUNDUS OCCHIO DESTRO

nei limiti della norma

FUNDUS OCCHIO SINISTRO

nei limiti delle norma

TONO OCCHIO DESTRO

18,5 mmHg [7,5]

TONO OCCHIO SINISTRO

18,5 mmHg [7,5]

 

 

ECOGRAFIA B SCAN OS Si apprezza un notevole aumento di volume del muscolo retto laterale sia in corrispondenza della sua insersione che del ventre, sottoforma di un’area ipoecogena con buona trasmissione degli ultrasuoni e parete posteriore ben evidenziabile.

 

 

 

 

 

ECOGRAFIA A SCAN TRANSBULBARE OS Il muscolo retto laterale mostra un aumento di volume pari a circa 20 microsecondi. La reflettività è bassa, l’attenuazione è scarsa (piccolo angolo K), la struttura interna piuttosto irregolare. Gli altri muscoli appaiono di dimensioni normali.

 

 

 

 

 

 

TC A carico dell’orbita di sinistra presenza di un grossolano e diffuso aumento di volume del muscolo retto laterale. Lieve esoftalmo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

PAZIENTE:

 

R. PAOLA di anni 2

DIAGNOSI:

 

pseudotumor linfoide localizzato alle ghiandole lacrimali

ANAMNESI PATOLOGICA

Nata a termine da parto eutocico, da circa due mesi la palpebra superiore di OD è gonfia, eritematosa. Ipolacrimia in OD. Quindici giorni prima ha manifestato i segni clinici della varicella. Nulla dal lato generale. Nulla di oculare a carico di avi e collaterali.

ESAME OBIETTIVO

 

VISUS OCCHIO DESTRO

 

VISUS OCCHIO SINISTRO

 

ANT. OCCHIO DESTRO

In corrispondenza della regione superotemporale del margine orbitario si palpa una masserella dura non dolente, aderente al piano sottostante.

ANT. OCCHIO SINISTRO

Modesto edema della palpebra superiore; non si spprezzano masse in regione lacrimale.

FUNDUS OCCHIO DESTRO

nei limiti della norma

FUNDUS OCCHIO SINISTRO

nei limiti delle norma

TONO OCCHIO DESTRO

 

TONO OCCHIO SINISTRO

 

ANATOMIA PATOLOGICA

Dacrioadenite evolventesi in fibrosi con numerosi nidi linfocitari disseminati.

 

 

ECOGRAFIA A SCAN TRANSBULBARE OD Si apprezza in corrispondenza del I spazio di Benedict nella regione della ghiandola lacrimale, una lesione con struttura interna abbastanza regolare, reflettività medio bassa, scarsa attenuazione, non comprimibile, non vascolarizzata con picco di chiusura patologico.

 

 

 

 

 

 

 

 

ECOGRAFIA A SCAN TRANSBULBARE OS In corrispondenza del I spazio di Benedict nella regione della ghiandola lacrimale presenza di una lesione con gli stessi criteri acustici di OD ma di maggiori dimensioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TC Presenza bilateralmente, di un aumento di volume delle ghiandole lacrimali con enhancement dopo contrasto. Lieve esoftalmo di OD.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

PAZIENTE:

 

P. CIPRIANO di anni 48

DIAGNOSI:

 

pseudotumor CRONICO LOCALIZZATO IN CORRISPONDENZA DELLA GHIANDOLA LACRIMALE E DEL I SPAZIO DI BENEDICT

ANAMNESI PATOLOGICA

Da circa due mesi occhio sinistro gonfio senza dolore ne altri fastidi; sempre bene dal lato generale ed oculare.

ESAME OBIETTIVO

 

VISUS OCCHIO DESTRO

10/10

VISUS OCCHIO SINISTRO

10/10

ANT. OCCHIO DESTRO

Regolare

ANT. OCCHIO SINISTRO

Esoftalmo

FUNDUS OCCHIO DESTRO

nei limiti della norma

FUNDUS OCCHIO SINISTRO

nei limiti delle norma

TONO OCCHIO DESTRO

 

TONO OCCHIO SINISTRO

 

 

 

ECOGRAFIA B SCAN OS Presenza nel I spazio di Benedict, nel settore superotemporale, di una lesione di forma ovalare a margini frastagliati con rari echi interni e parete posteriore evidenziabile. Nelle regioni contigue si apprezza una irregolarità della trama acustica del tessuto orbitario sotto forma di piccole aree ipoecogene a disposizione piuttosto irregolare.

 

 

 

ECOGRAFIA A SCAN TRANSBULBARE OS In corrispondenza della regione della ghiandola lacrimale vi è una lesione ben delimitata con struttura interna abbastanza regolare, reflettività medio-bassa, piccolo angolo K, picco di chiusura patologico.

 

 

 

 

 

 

 

TC A carico dell’orbita di sinistra si apprezza un ispessimento palpebrale e della ghiandola lacrimale senza segni di esoftalmo. L’ispessimento rimane limitato alla parte anteriore dell’orbita.

 

 

 

 

 

 


 

PAZIENTE:

 

G. GIUSEPPINA di anni 45

DIAGNOSI:

 

PSEUDOTUMOR CRONICO NON GRANULOMATOSO POSTERIORE

ANAMNESI PATOLOGICA

Sempre bene dal lato generale, mai nulla di oculare. Circa 6 mesi fa, al mattino OD rosso, gonfio e dolente. L’esoftalmo tende a regredire durante terapia cortisonica ma peggiora nuovamente alla sua sospensione.

ESAME OBIETTIVO

 

VISUS OCCHIO DESTRO

1/50

VISUS OCCHIO SINISTRO

3/10

ANT. OCCHIO DESTRO

Esoftalmo assile non pulsatile, dolente spontaneamente e alla digitopressione. Alla palpazione massa orbitaria dura, immobile sui piani sottostanti.

ANT. OCCHIO SINISTRO

regolare

FUNDUS OCCHIO DESTRO

distrofico di tipo miopico

FUNDUS OCCHIO SINISTRO

distrofico di tipo miopico

TONO OCCHIO DESTRO

15,6 mmHg [7,5]

TONO OCCHIO SINISTRO

13,1 mmHg [7,5]

 

 

ECOGRAFIA B SCAN AD IMMERSIONE CON SONDA DA 5 Mhz OD Presenza in corrispondenza del II e III spazio di Benedict di un’area irregolarmente ovalare a margini frastagliati, ipoecogena con trama acustica piuttosto lassa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

ECOGRAFIA OD TECNICA A SCAN TRANSBULBARE Presenza di una lesione con struttura interna abbastanza irregolare, reflettività mediobassa con picchi singoli all’interno della lesione, piccolo angolo K, scarsa comprimibilità, non segni di vascolarizzazione. Picco di chiusura patologico.

 

 

 

 

 

 

 

TC Presenza nell’orbita posteriore di destra di una massa omogenea, iperdensa con modesto esoftalmo e spostamento laterale del bulbo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

PAZIENTE:

 

R. FRANCO di anni 28

DIAGNOSI:

 

PSEUDOtumor non granulomatoso cronico localizzato al muscolo retto superiore (miosite)

ANAMNESI PATOLOGICA

Da circa due mesi tumefazione in OD: “una mattina al risveglio si accorge che OD è gonfio, rosso, dolente”. Dal lato generale allergia. Dopo terapia cortisonica (Bentelan 1 fiala al di im per 15 gg) regressione dell’esoftalmo. Alla sospensione del trattamento cortisonico OD di nuovo con proptosi

ESAME OBIETTIVO

 

VISUS OCCHIO DESTRO

10/10

VISUS OCCHIO SINISTRO

10/10

ANT. OCCHIO DESTRO

Esoftalmo di notevole entità, dolente alla palpazione, con chemosi congiuntivale. Mezzi diottrici trasparenti.

ANT. OCCHIO SINISTRO

regolare

FUNDUS OCCHIO DESTRO

nei limiti della norma

FUNDUS OCCHIO SINISTRO

nei limiti delle norma

TONO OCCHIO DESTRO

18,5 mmHg [7,5]

TONO OCCHIO SINISTRO

18,5 mmHg [7,5]

 

 

ECOGRAFIA A SCAN TRANSBULBARE OD Si apprezza un aumento di volume del muscolo retto superiore sia in corrispondenza della sua inserzione che del ventre, la reflettività è molto bassa, la struttura interna regolare. La biometria è di circa 20 microsecondi.

 

 

 

 

 

 

 

TC L’esame eseguito in proiezione coronale mostra un grossolano ispessimento diffuso del muscolo retto superiore di OD

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

PAZIENTE:

 

R. GABRIELLA di anni 42

DIAGNOSI:

 

VASCULITE

ANAMNESI PATOLOGICA

Da circa venti giorni occhio destro improvvisamente gonfio, rosso, dolente con oftalmoplegia. Sempre bene dal lato oculare, mai nulla dal lato generale.

ESAME OBIETTIVO

 

VISUS OCCHIO DESTRO

3/10

VISUS OCCHIO SINISTRO

10/10

ANT. OCCHIO DESTRO

Notevole edema con iperemia delle palpebre ed esoftalmo. Congestione dei vasi congiuntivali tipo caput medusae. Paralisi dello sguardo in alto, medialmente ed in basso.

ANT. OCCHIO SINISTRO

Regolare

FUNDUS OCCHIO DESTRO

Discreta congestione venosa

FUNDUS OCCHIO SINISTRO

nei limiti delle norma

TONO OCCHIO DESTRO

18,5 mmHg [7,5]

TONO OCCHIO SINISTRO

15,6 mmHg [7,5]

 

 

ECOGRAFIA OD TECNICA B SCAN Presenza nel tessuto orbitario di un’area iperecogena rotondeggiante, al di sopra dell’ombra acustica del nervo ottico, corrispondente alla vena oftalmica superiore dilatata. Si apprezza inoltre subito al di dietro del profilo retinico, una stria ipoecogena che individua con il nervo ottico una “T” espressione di un processo periscleritico concomitante

 

 

 

 

 

 

 

TC Nell’orbita si apprezza un modesto esoftalmo; vena orbitaria superiore ingrossata con notevole enhancement dopo contrasto. Una successiva angiografia ha escluso una fistolka carotido-cavernosa ponendo diagnosi di tromboflebite

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

PAZIENTE:

 

C. GIUSEPPINA di anni 20

DIAGNOSI:

 

PSEUDOTUMOR CRONICO GRANULOMATOSO (SARCOIDOSI DELLA GHIANDOLA LACRIMALE)

ANAMNESI PATOLOGICA

Da circa tre mesi, entrambi gli occhi gonfi (>OS) non dolenti, ne iperemia. Ipolacrimia. Sempre bene dal lato oculare, non lamenta disturbi dal lato generale; anamnesi oculare negativa a carico di avi e collaterali.

ESAME OBIETTIVO

 

VISUS OCCHIO DESTRO

10/10

VISUS OCCHIO SINISTRO

10/10

ANT. OCCHIO DESTRO

Regolare

ANT. OCCHIO SINISTRO

Alla palpazione del margine orbitario, si apprezza in regione lacrimale una piccola massa di consistenza dura. Mezzi diottrici trasparenti.

FUNDUS OCCHIO DESTRO

nei limiti della norma

FUNDUS OCCHIO SINISTRO

nei limiti delle norma

TONO OCCHIO DESTRO

15,6 mmHg [7,5]

TONO OCCHIO SINISTRO

15,6 mmHg [7,5]

 

 

ECOGRAFIA A SCAN PARABULBARE OS Presenza di un allungamento del tracciato orbitario in parabulbare, con le seguenti caratteristiche acustiche a livello della ghiandola lacrimale: struttura interna regolare, alta reflettività, scarsa attenuazione, margini indistinti.

 

 

 

 

 

 

 

TC Nell’orbita di sinistra nella regione superotemporale delle scansioni coronali, si apprezza una formazione ipodensa con margini iperdensi che determina uno spostamento in alto del bulbo. Lieve enhancement dopo iniezione con mezzo di contrasto.

 

 

 

 

 

 

 


 

CONCLUSIONI

Alla luce di questo studio appare ancora una volta di importanza fondamentale sottolineare la complementarietà di tecniche diagnostiche diverse nella valutazione della patologia orbitaria in generale ed infiammatoria in particolare.

Occorre tener presente i tempi ed i modi di esecuzione dei singoli esami lasciando all’ecografia un ruolo di depistage e routinario, mentre, ove maggiori dettagli siano richiesti si deve inevitabilmente supportare il momento ecografico con l’esame TC di imprescindibile importanza in alcuni casi.

Ci sembra di poter affermare che spesso, però, questo protocollo appare irrazionalmente rovesciato essendo la TC l’esame di primo impiego. Nonostante la sofisticata potenzialità diagnostica offerta dalla TC, talvolta è proprio l’esame ecografico, in particolare la tecnica A SCAN standardizzata che consente una corretta diagnosi differenziale data l’omogeneiotà di alcuni quadri morbosi alla TC.

Tuttavia ci sono condizioni, quale lo pseudotumor linfoide, ove l’armamentario diagnostico fin qui esaltato, mostra inevitabilmente i suoi limiti per la problematica diagnosi differenziale che lo pseudotumor pone con il linfoma.

Ciò lascia un ampio margine al ruolo che la istopatologia e l’immunoistochimica giuocano nella diagnosi delle malattie orbitarie.

Per quanto concerne la RM, al momento attuale essa non sembra offrire maggiori garanzie diagnostiche della TC per i quadri da noi esaminati.

 

BIBLIOGRAFIA

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20) Sobel DF., Kelly W., Kjos BO., Char D., Brant-Zawadzki M., Norman D.: MR imaging of orbita and ocular disease AJNR

 

AUTORE : Alessandro Perrone

CENTRO DI RIFERIMENTO : Università di Siena - Istituto Policattedra di Scienze Oftalmologiche e Neurochirurgiche

PUBBLICATO SU : Tesi di Laurea di Alessandro Perrone - 10 aprile 1991 - Radiologia Medica 9/1991


 

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