MAURO

 

 
  AUGURI EVA

Sassi
Gluck…
Cade un sasso nell’acqua.
Onomatopeico rumore che risuona e risveglia
il silenzio del mio vagare.
Stagno, fiume, lago, ruscello?
NO!
La mia vita è un mare,
la mia anima è negli abissi,
sabbia bianca dove i sassi
son pietre che il sale levigherà,
e si posano, e divengono tesori.
Sassi, sassi, sassi.
Uno accanto all’altro,
avranno peso, forma, colori.
Resteranno lì, immoti e vivi…
carezzati dalle maree,
ammaliati dal flusso e riflusso
di questa vita.
Sassi, sassi, sassi.
Anni, anni, anni…
Gluck…gluck…gluck

 

AUTUNNO

Autunno

C’è nel tempo, metronomo infallibile,
il respiro del mio cammino.
S’insinuano impalpabili, soffuse
immagini d’un ieri ancora tiepido
nell’anima che torna serena.
Indugia il ricordo
fra i rosa germogli del pesco a primavera,
le spighe d’oro
e i rossi papaveri accigliati al sole.
E l’estate, nel suo greve dissolversi,
accoglie un morbido e dolce profumo
di foglie d’autunno.
Autunno, stagione della mia vita
che attende la carezzevole,
lieve neve dell’inverno
come un candido lenzuolo
custode di nuova vita.
Inverno, lontano o vicino
non so quando,
non so se,
non so.
Magiche emozioni sussurrate,
e un cammino affannoso,
pervadono la mente assorta
in grovigli inestricabili
e paure conosciute...
Rimane scolpita,
sulla carne e nelle viscere,
la gioia di una buon raccolto.

 

 

 




 

OGGI AMO

Quando decidiamo
Di dire “amore quanto t’amo”
la mano ci prendiamo,
negli occhi ci guardiamo
un sorriso facciamo
lentamente ci adagiamo
per render meno gramo
il momento che viviamo.
Sempre nel petto abbiamo
il dolce e bel richiamo
di quello che aneliamo
che più desideriamo.
Lo sai cosa rischiamo?
(e in fondo lo sappiamo)
che prima o poi finiamo
belli che appesi all’amo
per aver detto solo “t’amo”.
La mela che mangiamo
mai più la digeriamo
e in gola la teniamo…
tutto per colpa d’un insano
che il nome aveva: Adamo.