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articolo tratto da l'Unità
 

più tasse? Tutta colpa del "buco"!

 

 

 

da l'Unità del 5/4/2002

Il governo non riduce le tasse, forse le aumenta e la colpa è tutta del 'buco' di bilancio

Il governo per ora non riduce le tasse, tutt'altro. Berlusconi non esclude la possibilità di manovre economiche 'correttive'. Il motivo di quella che rischia di passare come la più clamorosa delle bugie elettorali? La risposta del governo è disarmante: è colpa della crisi economica internazionale, anzi è tutta colpa della sinistra che ha governato e ha creato il famigerato 'buco' di bilancio.

Ed ecco che ritorna d'attualità il fantomatico 'buco' di bilancio sbandierato dal ministro Tremonti in diretta Tv qualche mese fa e poi ridimensionato clamorosamente. Fatto sta che il ritorno della polemica coincide con le preoccupazioni del governo per i conti pubblici che spinge Berlusconi a non negare eventuali manovre correttive: «Nessuno ha la palla di vetro. Vedremo come va l'economia, come potrà andare. C'è la guerra in Medio Oriente. Le industrie avevano iniziato a vedere rosa. Ma adesso c'è uno scenario preoccupante...».

L'opposizione però non ci sta: «Non solo non è mai esistito il buco di cui Berlusconi e Tremonti vanno parlando ma la verità è che siamo di fronte ad un governo che, dopo anni di risanamento, sta creando lui un buco consistente. E se andrà avanti così alla fine dell'anno sarà di oltre 50 mila miliardi». Tocca a Piero Fassino respingere con forza l'accusa lanciata dal presidente del Consiglio, nella sua visita a Mosca, sul presunto buco nei conti pubblici.

In una conferenza stampa (convocata insieme all'ex ministro del Tesoro Vincenzo Visco e ai capigruppo di Camera e Senato Luciano Violante e Gavino Angius) attacca la politica economica del centrodestra sostenendo che «il deficit pubblico è ora in consistente peggioramento».

«Vorrei far notare - sottolinea il segretario dei Ds - che dal 1997 al 2001 il deficit del bilancio dello Stato è costantemente diminuito anno dopo anno mentre, per la prima volta, quest'anno aumenta e aumenta consistentemente. La ragione - sostiene Fassino - è che sono previste entrate che, in realtà, erano fasulle, non ci sono, e si sono approvate leggi senza copertura per le spese. Quindi ci troviamo di fronte ad una situazione in cui si spendono soldi che non si hanno e non entrano soldi che si sono previsti».

Dalla maggioranza replica Renato Schifani, presidente dei senatori di Forza Italia: «Fassino e Angius non riescono a digerire la realtà dei fatti, e cioè che il buco da trentasettemila miliardi l'hanno fatto i governi ulivisti». «Non lo dice solo il governo Berlusconi - ha aggiunto - lo confermano anche la Banca d'Italia, l'Ocse e il Fondo Monetario Internazionale».

Ma a confermare le preoccupazioni sull'andamento dei conti ci sono anche i richiami che il ministro del Tesoro ha fatto a tutte le amministrazioni pubbliche sul rispetto della «stretta» decisa sui conti. E lo ha fatto con tre corpose circolari nelle quali spiega che il rispetto delle norme, tra cui una riduzione di «almeno il 10% dei consumi intermedi» esclusi quelli per il personale e per l'acquisto di armamenti, è necessario per raggiungere l' obiettivo del pareggio di bilancio che l' Italia ha programmato per il 2003.

  articolo tratto da l'Unità del 5.04.2002
   

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