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di Sergio Sergi
L'Europa promuove i conti dellUlivo. Dov'è il "buco"
sbandierato da Tremonti?
Bruxelles - Un panorama idilliaco. I conti
italiani? Tra i migliori in Europa!. Mica stiamo a scherzare.
Mancavano, a Giulio Tremonti, il ministro dellEconomia, il
fiocco al collo, il grembiulino alle ginocchia, i calzettoni e i
pantaloni alla zuava e lavrebbero scambiato per lo scolaro
che torna a casa e consegna la pagellina del primo trimestre. É
stato bravo, vero? Ma senza dubbio, che portento, che risultato
da campioncino, un alunno diligente e modello. E il buco, bambino,
il buco dovè finito? Non facciamo che ci nascondi la
verità, potrebbe allungarti il naso. Ma quale buco! I conti
italiani - me lhanno detto anche i miei colleghi giunti
da tuttEuropa - sono tra i migliori. Anzi, ecco
il concetto che rende maggiormente per un titolo di giornale: I
conti pubblici italiani sono eccezionalmente normali. Che
battuta: la normalità che diventa eccezione. Un capolavoro.
E non basta. In verità, un po tutti i numeri
italiani sono ottimi, e molti vanno meglio del previsto, come quelli
che segnalano il rientro dei capitali dallestero. Ma
sì, tutto fila liscio e dopo Natale, dopo un lento avvio,
una valanga di danaro ha ripreso la via di casa. Siamo sommersi.
Non è che ci racconta le bugie? Suvvia, non è tempo.
Lo scolaro Tremonti è tanto felice e salta di gioia. Vuole
dire una poesia, dopo le feste per la bella pagella. Una poesia
agli italiani. Ce lha sulla punta della lingua, non ha potuto
recitarla lunedì perché i giornali lindomani
non sarebbero stati in edicola e si prende la rivincita. Cita Scott
Fitzgerald in Tenera è la notte per ricordare
che la Svizzera è un posto dove poche cose nascono
e molte muoiono. Un appello ai connazionali perché
abbandonino le banche della Confederazione e riportino i loro capitali
in Italia: Non credo che gli italiani vogliano far morire
i loro soldi in Svizzera. Un appello che avrà molta
presa, di sicuro, nelle famiglie con un solo stipendio, tra i pensionati
e i giovani. Che fugone dai caveaux elvetici, tutti
spalloni alla rovescia per i valichi alpini. Tutta roba
buona per i conti pubblici che sono in perfetta regola. Meglio di
quelli della Germania, che soffre e rischia la febbre del 3%. Peccato
che lo scolaretto dimentica di dire, peccato dinfanzia, che
i conti sono quelli che ha ereditato dal governo di centro-sinistra.
Ha, di fatto, copiato la pagellina, quella bella.
E ha avuto facile gioco Piero Fassino, a Bruxelles per una serie
di incontri, a dire: Sono lieto che sia sparito il buco di
cui Tremonti ha parlato a milioni di italiani in tv. Adesso, decenza
vorrebbe, che il ministro tornasse davanti alle telecamere per spiegare
che la voragine dei conti non è mai esistita e chiedere scusa
per aver detto una cosa non vera. Fassino ha stigmatizzato
il comportamento ambiguo e grave del ministro: Tutte le volte
che viene in Europa offre un quadro ottimistico, poi torna in Italia
e racconta altre verità.
I ministri finanziari hanno approvato i programmi di stabilità
di cinque paesi (Belgio, Olanda, Austria, Finlandia e Lussemburgo)
e quello di convergenza della Svezia, nazione fuori
dallarea della moneta unica. Tutti in linea con il Patto
di stabilità e crescita. Sui lavori ha aleggiato il
problema della Germania e del Portogallo nei cui confronti potrebbe
essere indirizzato una sorta di avvertimentoa non sforare
il 3% del deficit. Nella riunione la possibilità di un ammonimento
è stata allontanata. Il commissario agli Affari economici
e monetari, Pedro Solbes, ha confessato che un provvedimento che
avesse come obiettivo il più grande paese dellUe è
una decisione difficile.
Un altro annuncio di Tremonti: lItalia condividerebbe uniniziativa
collegiale di abolizione delle monetine in centesimi delleuro,
come ha già fatto la Finlandia. Dice che sarebbe un evento
molto popolare. Il governo, infine, ricorrerà contro la decisione
della Commissione che penalizza le fusioni bancarie.
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