DOSSIER IL RITORNO DEL CRISTO |
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LE PROFEZIE DI CRISTO E L'APOCALISSE Qui di seguito riportiamo le dichiarazioni rilasciate dalla scrittrice e giornalista romana Gabriella Carlizzi, in occasione del convegno "Profeti e profezie del III Millennio", tenutosi a Roma in data 22-11-1998. Lincontro era organizzato dallAssociazione "Volontari della carità" della quale la Carlizzi è lattuale presidente. "Dopo 20 anni di cammino insieme a Padre Gabriele di esperienze in cui ho riconosciuto presente il Signore in tutte le sue manifestazioni ne ho vissute molte e non mi sembra quindi strano dire: Gesù è tornato. Ma mi è sembrato strano che questa asserzione sia immediatamente stata oggetto di critiche, di deformazioni del concetto stesso del ritorno del Signore e in qualche caso anche di minacce. Il cardinale Ruini ha tentato minacce di possibili scomuniche ma che un cristiano debba essere scomunicato perché ha annunciato il Signore credo faccia più onore che vergogna. Quindi il mio pensiero e la mia fede intendo continuare ad esprimerle così come mi viene, nella semplicità e nellumiltà, se cè bisogno nella fermezza e se cè bisogno anche in nome della guerra. Tutti i carismatici del mondo hanno ricevuto un messaggio che diceva che si era chiuso un tempo e se ne apriva un altro e che il Signore si preparava a manifestarsi così come era stato promesso allorigine... Noi non possiamo immaginare che il progetto di Dio, per il quale Dio divenne creatore di tutte le cose, per il quale Dio diede vita allumanità, per il quale Dio fece somigliare il suo stesso figlio allumanità, noi non crediamo che questo progetto possa compiersi con la croce di Cristo, noi crediamo che questo progetto debba compiersi con lascesa di Cristo dalla croce, perché questo significa il trionfo del bene sul male... ... Tutto quello che si sta avvicendando nel mondo, in questo tempo, è stato detto da Gesù, dalle sue stesse parole. Abbiamo una serie lunghissima di riferimenti nelle Sacre Scritture... sia nel vecchio che nel nuovo testamento. LApocalisse è la profezia chiara di questo tempo e una gran parte del popolo religioso si sta occupando di questo avvenimento. Basta leggere i segni di questi tempi... spesso ci sentiamo rispondere che queste cose sono sempre successe, queste calamità sono sempre successe. E vero ma contestualmente, in tutto il mondo, stanno succedendo solo ora. Prima di adesso si sono avvicendate alternativamente. Quindi hanno colpito un paese piuttosto che un altro, hanno messo in pericolo parti di umanità ma mai, come in questo momento, questi eventi sono presenti in ogni angolo del mondo. Quindi cosa vuol dire? Vuol dire che è arrivato il momento della Sua promessa, e perché questa possa manifestarsi è necessario un passaggio di purificazione universale che certo, purtroppo, lascerà molti sul campo di battaglia. Perché non tutti si sono procurati le difese spirituali per essere forti e quindi sopravvivere alla guerra. Queste parole sono scritte nel Vangelo io mi permetterò di leggere un passo in particolare... è importante che la parola di Gesù sia la cartina del tornasole di quello che noi stiamo vivendo perché questo è insito nel concetto di eternità della parola di Dio. Eternità vuol dire poterla riconoscere integralmente in ogni giorno della nostra vita. Secondo il costume, secondo i tempi, secondo la tradizione della nostra vita, questo significa eternità, questo significa universalità. Molti di voi conosceranno il Vangelo di San Luca immagino, il discorso cosiddetto escatologico nel quale possiamo riconoscere il periodo che stiamo vivendo: verranno giorni in cui, di tutto quello che ammirate, non resterà pietra che non venga distrutta. Gli domandarono: Maestro quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò si sta per compiere? Rispose: guardate di non lasciarvi ingannare, molti verranno sotto il mio nome dicendo sono io, il tempo è prossimo, non seguiteli, quando sentirete parlare di guerre, di rivoluzioni, non vi terrorizzate. Devono infatti accadere prima queste cose, ma non sarà subito la fine. Poi disse loro: si solleverà popolo contro popolo e regno contro regno, vi saranno terremoti, carestie, pestilenze, vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandi dal cielo. Ma, prima di tutto questo, metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno consegnandovi alle sinagoghe, alle prigioni, trascinandovi davanti a re, a governatori, a causa del mio nome. Questo vi darà occasione di rendere testimonianza. Mettetevi bene in mente di non preparare prima la vostra difesa, io vi darò lingua e sapienza con tutti i vostri avversari. Non potranno resistere e controbattere. Sarete traditi persino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, metteranno a morte alcuni di voi, sarete odiati da tutti per causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo perirà, con la vostra perseveranza salverete le vostre anime. Ecco, ditemi se prima dora vi è stato un momento storico in cui tutte queste circostanze, enunciate da Gesù, si sono realizzate insieme. ... Basterebbe leggere un quotidiano, solamente i titoli, per accorgerci che questa parola di Dio è attuale e strettamente connessa a questo tempo". Padre Gabriele Nel 1971, Padre Gabriele, fonda lAssociazione "Fra i volontari della carità" con sede in Roma, via Rovigo 16, sede che acquistò grazie ad una benefattrice e che gli permetteva di svolgere la sua opera senza essere "criticato" dai superiori dellordine (servi di Maria), che lo accusavano di ricevere in chiesa emarginati di ogni tipo, ladri, prostitute. La ragione sociale, che compare nellatto di fondazione dellAssociazione, è il riscatto dei poveri della miseria. Quindi Padre Gabriele intendeva, attraverso il suo esempio di carità, restituire la sua dignità al povero, mediante il recupero dei valori che troppo spesso gettano luomo nella miseria. Pertanto lAssociazione, oltre che essere un punto di riferimento per quanti si riconoscono poveri di spirito, provvede anche ad elargire beni materiali a chi bussa alla porta di Padre Gabriele. Sono circa 6.000 i poveri cui nei giorni dispari della settimana viene donato un pacco contenente generi alimentari di prima necessità e indumenti nuovi o come nuovi. In più, lAssociazione si muove in favore di categorie di bisognosi (carcerati, handicappati, istituti religiosi poveri, ecc.). Padre Gabriele morì nel 1984 e da quella data a proseguire lopera è Gabriella Carlizzi, in segno di gratitudine per quanto ricevuto in vita da Padre Gabriele, compreso il miracolo della vita di uno dei suoi tre figli. LAssociazione, grazie al sostegno di quanti furono aiutati dal carisma di Padre Gabriele, ha potuto estendersi anche oltre oceano in particolare in Brasile e in Colombia come pure per mantenere contatti con i benefattori ha istituito un giornalino periodico "IL TEMPO DI GIUSTO". Gabriella Carlizzi Gabriella Pasquali Carlizzi, nasce a Roma nel 1947. Nel 1969 vince il primo premio del concorso letterario "Settembre Antrodocano" grazie ad una raccolta di versi intitolata "Poesia doggi". Nel 1972 e negli anni successivi collabora con "Il Corriere della Regione Lazio e "Il mese" mentre nel 1976 diventa direttore della testata romana "Città domani". Nel 1984 pubblica "Iridescenze" e, più tardi, "Coraggio figlia, taiuterò...", un libro dedicato a Padre Gabriele, del quale è figlia spirituale. Dal 1985 è impegnata presso l "Associazione fra i Volontari della Carità", della quale è oggi presidente e che edita la pubblicazione "La via della Carità". Questa opera di volontariato, che coinvolge anche la sua famiglia, rappresenta, per la Carlizzi, una scelta di vita.
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