L’ origine di questo splendido lago alpino, risale all’era glaciale in seguito ad una frana che sbarrò il corso del fiume Piave facendolo defluire verso Ponte nelle Alpi.
  Gli immissari naturali sono il torrente Tesa e il Runal, quello artificiale è il canale Cellina. L’ emissario naturale è il canale Rai, mentre quello artificiale le gallerie che conducono l’acqua verso le centrali elettriche.
  La fauna ittica presente nel lago di Santa Croce è numerosa: la specie più interessante è sicuramente il sampierolo ( così chiamato perché la pesca di questo pesce è favorita verso la fine di giugno quando cade la festa di S. Pietro) e quella più ricercata è il persico reale.
  Negli ultimi anni si è cercato di adeguare la zona del lago alle richieste dei visitatori, creando diverse attrattive che non influiscono sull’aspetto naturale del luogo.
  Sono stati realizzati due itinerari lungo la sponda orientale del lago: il sentiero naturalistico (da Farra a Poiatte) e il sentiero che, dopo aver attraversato la passerella di legno, attraversa la zona denominata "Sbarai" sede dell’oasi naturalistica, dove si possono ammirare diverse specie d’uccelli (è presente un capanno di legno per il birdwaching) ed incontrare molti tipi di piante (salice bianco, pioppo) e un canneto di notevole importanza.
  E’ stata inoltre realizzata un’importante zona balneare, che comprende la spiaggia, il campeggio e noleggio barche, frequentata da molti turisti soprattutto durante il periodo estivo.
  Il lago di S. Croce è meta obbligatoria per gli amanti degli sport acquatici: vela, windsurf, kitesurf, kajak, sportivi che provengono sia dall’Italia sia da paesi esteri attratti dalla condizione ottimale del vento.

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