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Decreto Ministeriale del 15/05/1993
Determinazione dei sistemi di trattamento di materiali ad alto rischio in applicazione a quanto previsto dal decreto legislativo 14 dicembre 1992, n. 508, di attuazione della direttiva n. 90/667/CEE del consiglio del 27 novembre 1990, che stabilisce le norme sanitarie per l'eliminazione, la trasformazione e l'immissione sul mercato di rifiuti di origine animale e la protezione dagli agenti patogeni degli alimenti per animali di origine animale o a base di pesce e che modifica la direttiva n. 90/425/CEE.
IL MINISTRO DELLA SANITÀ
Visto il decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320;
Visto il decreto legislativo n. 508 del 14 dicembre 1992 di attuazione della direttiva 90/667/CEE del Consiglio del 27 novembre 1990, che stabilisce le norme sanitarie per l'eliminazione, la trasformazione e l'immissione sul mercato di rifiuti di origine animale e la protezione dagli agenti patogeni degli alimenti per animali di origine animale o a base di pesce e che modifica la direttiva n. 90/425/CEE;
Vista la decisione della commissione CEE numero 92/562/CEE del 17 novembre 1992 relativa all'approvazione dei sistemi alternativi di trattamento termico per la trasformazione dei materiali ad alto rischio come definiti nel decreto legislativo n. 508/1992;
Ritenuto necessario definire con precisione i sistemi alternativi per il trattamento termico che offrano garanzie conformi di cui all'allegato alla direttiva n. 90/667/CEE dando attuazione alla decisione n. 92/562/CEE;
Decreta:
Art. 1.
Gli stabilimenti che nella trasformazione del materiale ad alto rischio utilizzano un sistema o una combinazione di sistemi previsti nell'allegato 1, che fa parte integrante del presente decreto, sono riconosciuti idonei al trattamento del materiale ad alto rischio dalle autorità competenti a condizione che le stesse autorità, attraverso il campionamento dei prodotti finiti effettuato quotidianamente per un periodo di un mese, verifichino che i prodotti finiti siano conformi alle norme microbiologiche stabilite nell'allegato II, cap. III, paragrafi 1 e 2 del decreto legislativo 14 dicembre 1992, n. 508.
Art. 2.
I dati relativi ai controlli previsti al comma 1 dell'art. 9 del decreto legislativo n. 508/1992, per accertare il rispetto delle condizioni microbiologiche fissate per i prodotti finiti, devono essere registrati e conservati dal proprietario o dal gestore dell'impianto o dal suo legale rappresentante per almeno due anni, per essere messi a disposizione delle autorità di controllo al momento delle ispezioni.
Art. 3.
La dichiarazione dell'avvenuto trattamento deve essere riportata nel modello di cui all'allegato 2, da consegnarsi al servizio veterinario della U.S.L. di competenza, nonché alla ditta fornitrice del materiale.
Il presente decreto sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana ed entra in vigore i giorno successivo a quello della sua pubblicazione.
ALLEGATO 1.
(Da compilare a cura dello stabilimento di trasformazione)
CAPITOLO I
Grasso naturale
trattamento a pressione atmosferica [batch ] .
I. Descrizione del sistema.
Punti critici di controllo +--------------------+ ¦ Frantumazione ¦ Dimensioni del pezzo +--------------------+ .... mm ¦ ¦ Ú +--------------------+ Tempo assoluto ¦ Cottura ¦ ..... minuti +--------------------+ Temperatura: ....°C ¦ ¦ Ú +--------------------+ ¦ Searazione ¦ +--------------------+ Ricerca del ¦ Clostridium perfringens ¦ Ú +--------------------+ ¦ Produzione ¦ ¦ di farina ¦ +--------------------+ ¦ ¦ Ú +--------------------+ ¦ Immagazzinamento ¦ +--------------------+ Ricerca delle ¦salmonelle e degli enterobatteri ¦ Ú +--------------------+ ¦ Distribuzione ¦ +--------------------+Ove necessario, la materia prima viene ridotta di dimensioni per frantumazione, e successivamente riscaldata in un recipiente vapore ad intercapedini (si tratta sovente di un rotore riscaldato a vapore) per eliminare l'umidità contenuta nei pezzi. L'umidità viene eliminata sotto forma di vapore acqueo, a pressione atmosferica. Dopo l'essicazione/cottura, il materiale viene poi separato nelle sue frazioni liquidi/sego e componenti proteici/ciccioli, con procedimento meccanico o per mezzo di solventi, prima di venir trasformato in farina proteica animale.
II. Punti di controllo critici per gli stabilimenti.
1. Dimensione dei pezzi: la distanza nominale tra incudini deve essere di .... mm. Le attrezzature che servono a dimensionare il prodotto finito vanno controllate quotidianamente, registrandone i dati relativi alle condizioni. Se la distanza tra incudini risulta superiore a .... mm, vanno apportate le opportune correzioni.
2. Tempo assoluto: la partita va trattata per almeno ..... minuti alla temperatura minima indicata qui di seguito.
3. Temperatura critica: il processo deve aver luogo al di sopra della temperatura minima di .... °C. La temperatura deve essere registrata con un sistema di registrazione permanente per ogni partita. Un prodotto trattato ad una temperatura inferiore alla temperatura minima deve essere sottoposto a nuovo processo di trasformazione con materie prime.
CAPITOLO II
Grasso naturale
trattamento discontinuo sotto pressione [batch/pressure ]
I. Descrizione del sistema.
Punti di controllo critici +--------------------+ ¦ Frantumazione ¦ Dimensioni del pezzo ¦ e/o ¦ ..... mm ¦ Disintegrazione ¦ Tempo assoluto .... min. ¦ sotto pressione ¦ Temperatura ....°C ¦ Dimensioni ¦ Andam. pressione ¦ Cottura ¦ .... pascal (Bar) +--------------------+ ¦ ¦ Ú +--------------------+ ¦ Separazione ¦ +--------------------+ Ricerca del ¦ Clostridium perfringens ¦ Ú +--------------------+ ¦ Produzione ¦ ¦ di farina ¦ +--------------------+ ¦ ¦ Ú +--------------------+ ¦ Immagazzinamento ¦ +--------------------+ Ricerca delle ¦ salmonelle e degli enterobatteri ¦ Ú +--------------------+ ¦ Distribuzione ¦ +--------------------+Ove necessario, le dimensioni della materia prima vengono ridotte per frantumazione. Il materiale viene poi riscaldato (direttamente o in seguito ad essicazione preliminare) in un recipiente ermeticamente chiuso, dove viene espulsa l'aria, fino a quando non si raggiunge la pressione e la temperatura richiesta. Tali condizioni vengono mantenute per un certo tempo regolando i dispositivi di riscaldamento e/o di sfogo; successivamente, si fa gradualmente ritornare la pressione al valore atmosferico. Per eliminare l'umidità intrinseca, il materiale viene poi essicato nel medesimo recipiente (o in un altro recipiente di quelli descritti), dando luogo a un prodotto separabile nelle frazioni liquido/sego e componenti proteici/ciccioli, di solito con procedimento meccanico, prima di venire trasformato in farina proteica animale.
II. Punti di controllo critici per gli stabilimenti.
1. Dimensione dei pezzi: la distanza nominale tra incudini deve essere di.... mm. Le attrezzature che servono a dimensionare il prodotto finito vanno controllate quotidianamente, registrandone i dati relativi alle condizioni. Se la distanza tra incudini risulta superiore a .... mm, vanno apportate le opportune correzioni.
2. Tempo assoluto: la partita va trattata per almeno .... minuti alla temperatura minima indicata al punto 4.
3. Andamento della pressione: il materiale va sottoposto a una pressione minima di .... Pascal (Bar) per un tempo minimo di .... minuti. Tali parametri vanno registrati per ogni partita trattata.
4. Temperatura critica: il processo deve aver luogo al di sopra della temperatura minima di ...°C. La temperatura deve essere registrata con un sistema di registrazione permanente per ogni partita. Un prodotto trattato a una temperatura inferiore alla temperatura minima deve essere sottoposto a nuovo processo di trasformazione con materie prime.
CAPITOLO III
Grasso naturale .
trattamento continuo a pressione atmosferica [stord ] .
I. Descrizione del sistema.
Punti di controllo critici +--------------------+ ¦ Frantumazione ¦Dimensioni del pezzo +--------------------+..... mm ¦ ¦ Ú +--------------------+Frequenza di ricarica ¦ Cottura ¦..... TPT +--------------------+Temperatura minima ...°C ¦ ¦ Ú +--------------------+ ¦ Separazione ¦ +--------------------+ Ricerca del ¦ Clostridium perfringens ¦ Ú +--------------------+ ¦ Produzione ¦ ¦ di farina ¦ +--------------------+ ¦ ¦ Ú +--------------------+ ¦ Immagazzinamento ¦ +--------------------+ Ricerca delle ¦ salmonelle e degli enterobatteri ¦ Ú +--------------------+ ¦ Distribuzione ¦ +--------------------+
Ove necessario, le dimensioni della materia prima vengono ridotte. Il materiale viene poi fatto entrare in un recipiente riscaldato a vapore, dove viene eliminata l'umidità intrinseca sotto forma di vapore acqueo, a pressione atmosferica. In questa fase, l'avanzamento del materiale nel recipiente viene regolato con spostamenti e sollecitazioni meccaniche, per assicurarne la sterilità del prodotto finito (raggiungimento di un determinato periodo di cottura e di una determinata temperatura) successivamente alla cottura/essicazione. Dopo il processo di essicazione/cottura, il materiale viene separato nelle frazioni liquido/sego e componenti proteici/ciccioli, di solito con procedimento meccanico, prima di essere trasformato in farina proteica animale.
II. Punti di controllo critici per gli stabilimenti.
1. Dimensione dei pezzi: la distanza nominale tra incudini deve essere di .... mm. Le attrezzature che servono a dimensionare il prodotto finito vanno controllate quotidianamente, registrandone i dati relativi alle condizioni. Se la distanza tra incudini risulta superiore a .... mm, vanno apportate le opportune correzioni.
2. Frequenza di ricarica di materia prima: tale grandezza dev'essere compresa tra ... e ... tonnellate per unità di tempo (TPT). La frequenza massima di ricarica deve essere di .... t per unità di tempo. Durante la fase iniziale e quella finale del trattamento va fatta particolare attenzione agli altri punti di controllo critici, soprattutto alla temperatura critica (vedi punto 3).
3. Temperatura critica: il processo deve aver luogo al di sopra della temperatura minima di .... °C. La temperatura deve essere registrata costantemente con un sistema di registrazione permanente. Un prodotto trattato a una temperatura inferiore alla temperatura minima deve essere sottoposto a nuovo processo di trasformazione con materie prime.
CAPITOLO IV
Grasso aggiunto
trattamento continuo a pressione atmosferica [stork duke]
I. Descrizione del sistema.
Punti di controllo critici +--------------------+ ¦ Frantumazione ¦ Dimensioni del pezzo +--------------------+ ..... mm ¦ +---------------> Ú ¦ +-------------------+ Frequenza di ricarica ¦ ¦ ¦..... TPT Riciclo ¦ ¦ Cottura ¦Frequenza di riciclo dei ¦ ¦ ¦grassi ... litri/secondo grassi ¦ +--------------------+Temperatura minima ...°C ¦ ¦ ¦ ¦ ¦ Ú ¦ +--------------------+ ¦ ¦ Separazione ¦ ¦ +--------------------+ +------------------¦ ¦ Ricerca del ¦ Clostridium perfringens ¦ Ú +--------------------+ ¦ Produzione ¦ ¦ di farina ¦ +--------------------+ ¦ ¦ Ú +--------------------+ ¦ Immagazzinamento ¦ +--------------------+ Ricerca delle salmonelle ¦ e degli enterobatteri ¦ Ú +--------------------+ ¦ Distribuzione ¦ +--------------------+
Ove necessario, le dimensioni della materia prima vengono ridotte. Il materiale viene poi immesso in un recipiente riscaldato a vapore, dove viene mantenuto un livello costante di grasso liquido/sego. Questo processo di friggitura nel grasso avviene facendo passare il materiale nel recipiente e controllandone l'avanzamento per mezzo di spostamenti e sollecitazioni meccaniche, al fine di assicurare che il materiale essicato/cotto abbia perso tutta l'umidità residua, sotto forma di vapore acqueo e a pressione atmosferica. Successivamente, il grasso superfluo che non serve a mantenere il livello di funzionamento del dispositivo di cottura/essicazione viene eliminato tramite drenaggio o con procedimento meccanico, e la frazione di componenti proteici/ciccioli viene trasformata in farina animale proteica.
II. Punti di controllo critici per i singoli stabilimenti.
1. Dimensione dei pezzi: la distanza nominale tra incudini deve essere di .... mm. Le attrezzature che servono a dimensionare il prodotto finito vanno controllate quotidianamente, registrandone i dati relativi alle condizioni. Se la distanza tra incudini risulta superiore a .... mm, vanno apportate le opportune correzioni.
2. Frequenza di ricarica di materia prima: tale grandezza dev'essere compresa tra ... e ... tonnellate per unità di tempo (TPT). La frequenza massima di ricarica deve essere di .... t per unità di tempo. Durante la fase iniziale e quella finale del trattamento, va fatta particolare attenzione agli altri punti di controllo critici, soprattutto alla temperatura critica (vedi punto 4).
3. Frequenza di riciclo del grasso: il grasso va riciclato con una frequenza massima di .... litri/secondo, che deve essere registrata ogni ora.
4. Temperatura critica: il processo deve aver luogo al di sopra della temperatura minima di .... °C. La temperatura deve essere registrata costantemente con un sistema di registrazione permanente. Un prodotto trattato a una temperatura inferiore alla temperatura minima deve essere sottoposto a nuovo processo di trasformazione con materie prime.
CAPITOLO V
Grasso aggiunto
processo continuo sotto vuoto [carver-greenfield ]
I. Descrizione del sistema.
Punti di controllo critici +--------------------+ ¦ Frantumazione ¦ Dimensioni del pezzo +--------------------+ ..... mm ¦ ¦ +---------------> Ú ¦ +--------------------+ Frequenza di ricarica ¦ ¦ ¦ ..... TPT Riciclo ¦ ¦ Fase 1 ¦ Frequenza di riciclo dei ¦ ¦ ¦ grassi ... litri/secondo grassi ¦ +--------------------+ Temperatura minima ...°C ¦ ¦ ¦ ¦ ¦ Ú ¦ +--------------------+ ¦ ¦ Fase 2 ¦ ¦ +--------------------+ ¦ ¦ ¦ ¦ ¦ Ú ¦ +--------------------+ ¦ ¦ Separazione ¦ ¦ +--------------------+ +------------------¦ Ricerca del ¦ Clostridium perfringens ¦ Ú +--------------------+ ¦ Produzione ¦ ¦ di farina ¦ +--------------------+ ¦ ¦ Ú +--------------------+ ¦ Immagazzinamento ¦ +--------------------+ Ricerca delle salmonelle ¦ e degli enterobatteri ¦ Ú +--------------------+ ¦ Distribuzione ¦ +--------------------+
In questo processo la materia prima, dopo frantumazione, viene di solito macinata o tritata assieme a grasso liquido bollente, fino a produrre del sego pastoso. Il sego viene poi pompato in una serie di scambiatori di calore tubolari riscaldati a vapore dotati di camere a vuoto, dove l'umidità intrinseca viene eliminata sotto forma di vapore acqueo.
Questo procedimento è caratterizzato da un riciclaggio continuo, con uno spillamento controllato di materia prima tra le varie fasi per assicurare che il prodotto reduce dall'essicazione/cottura sia privo di umidità. Il prodotto viene poi separato, di solito per centrifugazione, nelle sue frazioni liquido/sego e componenti proteici/ciccioli. Il grasso liquido viene poi riutilizzato nella fase iniziale del processo, mentre le parti solide, i componenti proteici/ciclioli vengono trasformate in farina proteica animale.
II. Punti di controllo critici per gli stabilimenti.
1. Dimensione dei pezzi: la distanza nominale tra incudini deve essere di .... mm. Le attrezzature che servono a dimensionare il prodotto finito vanno controllate quotidianamente, registrandone i dati relativi alle condizioni. Se la distanza tra incudini risulta superiore a .... mm, vanno apportate le opportune correzioni.
2. Frequenza di ricarica di materia prima: tale grandezza dev'essere compresa tra ... e ... tonnellate per unità di tempo (TPT). La frequenza massima deve essere di .... t per unità di tempo. Durante la fase iniziale e quella finale del trattamento, va fatta particolare attenzione agli altri punti di controllo critici, soprattutto alla temperatura critica (vedi punto 4).
3. Frequenza di riciclo del grasso: il grasso va riciclato con una frequenza massima di .... litri/secondo, che deve essere registrata ogni ora.
4. Temperatura critica: il processo deve aver luogo al di sopra della temperatura minima di .... °C. La temperatura deve essere registrata costantemente con un sistema di registrazione permanente. Un prodotto trattato a una temperatura inferiore alla temperatura minima deve essere sottoposto a nuovo processo di trasformazione con materie prime.
CAPITOLO VI
.
Grasso aggiunto
trattamento continuo sotto pressione [carver-greenfield modificato ]
I. Descrizione del sistema.
Punti di controllo critici +--------------------+ ¦ Frantumazione ¦ Dimensioni del pezzo +--------------------+ ..... mm ¦ ¦ +---------------> Ú ¦ +--------------------+ Frequenza di ricarica ¦ ¦ ¦ ..... TPT ¦ ¦ ¦ Frequenza di riciclo Riciclo ¦ ¦ Fase 1 ¦ grassi ... LPS dei ¦ ¦ ¦ Temperatura minima ...°C grassi ¦ ¦ ¦ Andamento press. ¦ +--------------------+ .... Pascal (Bar) ¦ ¦ ¦ ¦ ¦ Ú ¦ +--------------------+ ¦ ¦ Fase 2 ¦ ¦ +--------------------+ ¦ ¦ ¦ ¦ ¦ Ú ¦ +--------------------+ ¦ ¦ Fase 3 ¦ ¦ +--------------------+ ¦ ¦ ¦ ¦ ¦ Ú ¦ +--------------------+ ¦ ¦ Separazione ¦ ¦ +--------------------+ +------------------¦ Ricerca del ¦ Clostridium perfringens ¦ Ú +--------------------+ ¦ Produzione ¦ ¦ di farina ¦ +--------------------+ ¦ ¦ Ú +--------------------+ ¦ Immagazzinamento ¦ +--------------------+ Ricerca delle salmonelle ¦ e degli enterobatteri ¦ Ú +--------------------+ ¦ Distribuzione ¦ +--------------------+
In questo processo la materia prima, dopo frantumazione, viene di solito macinata o tritata finemente assieme a grasso liquido bollente, fino a produrre del sego pastoso. Il sego viene poi pompato in una serie di scambiatori di calore tubolari riscaldati a vapore dotati di camere a vuoto, dove l'umidità intrinseca viene eliminata sotto forma di vapore acqueo. In alcuni degli scambiatori di calore e delle camere a vuoto viene mantenuta una pressione superiore a quella atmosferica. Questo procedimento è caratterizzato da un riciclo continuo, con uno spillamento controllato di materia prima tra le varie fasi per assicurare che il prodotto reduce dall'essicazione/cottura sia privo di umidità. Il prodotto viene poi separato, di solito per centrifugazione, nelle sue frazioni liquido/sego e componenti proteici/ciccioli. Il grasso liquido viene poi riutilizzato nella fase iniziale del processo, mentre le parti solide, i componenti proteici/ciclioli vengono trasformate in farina proteica animale.
II. Punti di controllo critici per gli stabilimenti.
1. Dimensione dei pezzi: la distanza nominale tra incudini deve essere di .... mm. Le attrezzature che servono a dimensionare il prodotto finito vanno controllate quotidianamente, registrandone i dati relativi alle condizioni. Se la distanza tra incudini risulta superiore a .... mm, vanno apportate le opportune correzioni.
2. Frequenza di ricarica di materia prima: tale grandezza dev'essere compresa tra ... e ... tonnellate per unità di tempo (TPT). La frequenza massima deve essere di .... t per unità di tempo. Durante la fase iniziale e quella finale del trattamento, va fatta particolare attenzione agli altri punti di controllo critici, soprattutto alla temperatura critica (vedi punto 5).
3. Frequenza di riciclo del grasso: il grasso va riciclato con una frequenza massima di .... litri/secondo, che deve essere registrata ogni ora.
4. Andamento della pressione: il materiale va sottoposto a una pressione minima di .... Pascal (Bar) per un tempo minimo di ... ore. Tali parametri vanno registrati per ogni partita sottoposta a trattamento.
5. Temperatura critica: il processo deve avvenire al di sopra della temperatura minima di .... °C. La temperatura deve essere registrata costantemente con un sistema di registrazione permanente. Un prodotto trattato a una temperatura inferiore alla temperatura minima deve essere sottoposto a nuovo processo di trasformazione con materie prime.
CAPITOLO VII
Materiale sgrassato.
trattamento continuo a pressione atmosferica [stord/atlas/alpha laval ].
I. Descrizione del sistema.
Punti di controllo critici +--------------------+ ¦ Frantumazione ¦ Dimensioni del pezzo +--------------------+ ..... mm ¦ ¦ +--------------------+ ¦ Preriscaldamento ¦ +--------------------+ . . . . ¦ ¦ +--------------------+ +------------------¦ Preriscaldamento ¦ ¦ +--------------------+ ¦ Acqua ¦ ¦ ¦ +-----------+ +-------+ ¦ Frequenza di ricarica ¦Separazione+-¦Evapo- +-------> ¦ ..... TPT ¦ ¦ ¦razione¦ ¦ Temperatura minima ...°C +-----------+ +-------+ ¦ ¦ ¦ ¦ ¦ ¦ +--------------------+ Grasso¦ ¦ Essicazione ¦ ¦ +--------------------+ ¦ ¦ ¦ Ricerca del ¦ Clostridium perfringens ¦ ¦ +-----------+ +--------------------+ ¦Sterilizza-¦Temp. min. ¦ Produzione ¦ ¦ zione ¦.... °C ¦ di farina ¦ +-----------+ +--------------------+ ¦ ¦ ¦ ¦ +-----------+ +--------------------+ ¦Immagazzi- ¦ ¦ Immagazzinamento ¦ ¦ namento ¦ +--------------------+ +-----------+ Ricerca delle ¦ salmonelle ¦ e degli ¦ enterobatteri ¦ ¦ +-----------+ +--------------------+ ¦Distribu- ¦ ¦ Distribuzione ¦ ¦zione ¦ +--------------------+ +-----------+
Ove necessario, le dimensioni della materia prima vengono ridotte. Il materiale viene poi riscaldato fino a raggiungere una temperatura che permette la coagulazione. Successivamente, attraverso sistemi meccanici come la pressatura, le fasi intrinseche liquide del grasso e dell'acqua vengono separate dai solidi. I solidi passano attraverso una fase di essicazione/cottura, per eliminare l'umidità intrinseca residua e produrre parti sterili solide proteiche/ciccioli che vengono trasformati in farina proteica animale. La fase liquida viene poi ulteriormente trattata per separare e recuperare il grasso/sego tramite centrifugazione. La fase liquida viene fatta evaporare prima della essicazione finale.
II. Punti di controllo critici per gli stabilimenti.
1. Dimensione dei pezzi: la distanza nominale tra incudini deve essere di .... mm. Le attrezzature che servono a dimensionare il prodotto finito vanno controllate quotidianamente, registrandone i dati relativi alle condizioni. Se la distanza tra incudini risulta superiore a .... mm, vanno apportate le opportune correzioni.
2. Frequenza di ricarica di materia prima: tale grandezza dev'essere compresa tra ... e ... tonnellate per unità di tempo (TPT). La frequenza massima deve essere di .... t per unità di tempo. Durante la fase iniziale e quella finale del trattamento, va fatta particolare attenzione agli altri punti di controllo critici, soprattutto alla temperatura critica (vedi punto 3).
3. Temperatura critica:
a) per la farina, la temperatura di funzionamento dev'essere superiore alla temperatura minima di ..°C;
b) per il grasso, la temperatura di funzionamento dev'essere superiore alla temperatura minima di .. °C.
La temperatura deve essere registrata costantemente con un sistema di registrazione permanente. I prodotti trattati alla temperatura inferiore a una temperatura minima devono essere sottoposti a nuovo trattamento con materia prima.
ALLEGATO 2.
Dichiarazione annuale di avvenuto trattamento di rifiuti di origine animale. Numero................... Data..................... Ragione sociale della ditta interessata al trattamento............... ..................................................................... Sede legale: provincia............................................................ comune............................................................... indirizzo............................................................ numero civico ........... c.a.p. ................. Partita IVA o codice fiscale.......................... Sede dello stabilimento di trasformazione: provincia............................................................ comune............................................................... indirizzo............................................................ numero civico ........... c.a.p. ................. numero di riconoscimento ......................... Ditta fornitrice del materiale: ragione sociale...................................................... Sede legale: provincia............................................................ comune............................................................... indirizzo............................................................ numero civico ........... c.a.p. ................. Partita IVA o codice fiscale.......................... Se persona fisica: nome................................................................. cognome.............................................................. indirizzo............................................................ codice fiscale....................................................... Tipo del rifiuto: animale.............................................................. quantità.............................................................__________