leggi e sentenze

 

home page
l'autore
mappa del sito
tutti i links
 
ultime norme emanate
relazione geologica
autorizzazione integrata
rumore
scarichi idrici
serbatoi interrati
rifiuti, fanghi, fertilizzanti
spandimento liquami
rischi industriali
emissioni in atmosfera
valutazione impatto ambientale
bonifica siti contaminati
policlorobifenili
dissesto idrogeologico
encefalopatia spongiforme
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Circolare AGEA 25 gennaio 2001 (Dl 11 gennaio 2001, n. 1 - circolare applicativa per lo smaltimento del materiale specifico a rischio)

AGEA - AGENZIA PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA

Circolare 25 gennaio 2001
Prot. 1455/DG


Circolare applicativa per lo smaltimento del materiale specifico a rischio e ad alto rischio nonché ammasso pubblico per le proteine animali a basso rischio.

Al Ministero dell'ambiente
Al Ministero della sanità - Dip. Alimenti, Nutrizione e Sanità Pubblica Veterinaria
Agli Assessorati regionali all'agricoltura
Agli Assessorati regionali alla sanità
Agli Assessorati all'agricoltura delle Province Autonome di Trento e Bolzano
Al Comando Carabinieri Tutela Norme Comunitarie Agroalimentari
Alla Direzione Generale delle Risorse forestali, montane ed idriche - Corpo Forestale dello Stato
Alle Organizzazioni professionali agricole
Alle Organizzazioni di categoria
All'ANCA Lega
Alla Confcooperative
All'A.G.C.
(Loro sedi)

e, p.c.

Al Commissario Straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative BSE
Al Ministero delle politiche agricole e forestali

Il decreto-legge 11 gennaio 2001, n. 1, ha previsto all'articolo 1 la distruzione del materiale specifico a rischio per encefalopatie spongiformi bovine e delle proteine animali ad alto rischio nonché, all'articolo 2, la possibilità di ammasso pubblico temporaneo delle proteine animali a basso rischio.
L'attuazione del citato intervento è svolto dall'AGEA secondo le modalità in appresso specificate.

1. Smaltimento del materiale specifico a rischio e ad alto rischio

Il materiale specifico a rischio (tessuti di cui all'allegato 1 del decreto del Ministero della sanità in data 29 settembre 2000 - G.U. 10 novembre 2000 n. 263 e della decisione n. 2001/2/CE del 27 dicembre 2000 nonché l'intero corpo degli animali morti o abbattuti della specie bovina, ovini e caprini di qualsiasi età), nonché le proteine animali trasformate ed ottenute da materiali ad alto rischio (ai sensi dell'articolo 3 del decreto legislativo 14 dicembre 1992 n. 508, ivi compresi gli animali morti delle altre specie), devono essere obbligatoriamente distrutti mediante incenerimento o coincenerimento. I titolari degli impianti di incenerimento sono obbligati ad accettare il predetto materiale e le predette proteine animali salvo che, nell'ipotesi di materiale specifico a rischio tal quale, siano esonerati dalle Regioni o Province Autonome competenti per riconosciuta inidoneità degli impianti stessi. Al soggetto che assicura la distruzione è riconosciuta un'indennità a ristoro dei costi sostenuti, nella misura e con le modalità previste dalle disposizioni vigenti alla data del provvedimento di riconoscimento e liquidazione.

Il provvedimento è adottato tra il quarantacinquesimo e il sessantesimo giorno dalla data di ricezione della domanda.

L'indennità riguarda la distruzione del materiale specifico a rischio e delle proteine animali, come sopra indicati, prodotti nel territorio italiano dal 12 gennaio 2001 (data di entrata in vigore del decreto-legge n. 1/2001) fino al 31 maggio 2001.

a) Farine ottenute da materiali ad alto rischio e da materiali a rischio specifico sottoposti a trattamento preliminare.
Il soggetto che assicura la distruzione (aziende di pretrattamento, impianti ad alto rischio), fa pervenire, in originale, all'AGEA via Palestro, 81 - 00185 Roma, ed in copia all'Assessorato regionale della sanità - Servizio Veterinario, al Corpo Forestale dello Stato competente ove è ubicato il citato impianto ed al Reparto speciale dell'Arma dei Carabinieri - Tutela Norme Comunitarie ed Agroalimentari, via Torino, 44 - 00184 Roma (fax 06 4818534), almeno tre giorni lavorativi prima dell'inizio delle operazioni di distruzione, specifica denuncia come da fac-simile allegato 1 al fine di permettere il coordinamento dei controlli presso detto impianto.
Il materiale da avviare agli impianti di pretrattamento deve essere accompagnato dal documento di cui all'articolo 5 - lettera d) - del decreto del Ministero della sanità del 29 settembre 2000 (documento di trasporto controfirmato dal veterinario ufficiale dell'ASL competente per territorio) e così analogamente dall'impianto di pretrattamento all'impianto di incenerimento.
In caso di mancato o ritardato invio della denuncia di distruzione l'indennità non è riconosciuta. Ai fini della determinazione della data di ricezione, per la scrivente, fa fede il timbro di accettazione dell'AGEA.
Pena il non riconoscimento dell'indennità, il registro di carico e scarico di cui all'articolo 5 comma 4 del decreto del Ministero della sanità del 29 settembre 2000, è obbligatorio anche per il materiale ad alto rischio e deve contenere, comunque, le seguenti indicazioni:

nel carico

- quantità e tipo di materiale ricevuto
- denominazione dei macelli o degli altri soggetti conferenti nel caso di conferimento di animali morti
- periodo di trasformazione
- quantità farine ottenute
- dicitura "Dl n. 1/2001"

nello scarico

- quantitativo avviato alla distruzione
- data di distruzione
- denominazione dell'impianto di distruzione
- dicitura "Dl n. 1/2001"

b) Materiale specifico a rischio e ad alto rischio tal quale.
Il responsabile dell'impianto di distruzione deve far pervenire, in originale all'AGEA via Palestro, 81 - 00185 Roma, ed in copia all'Assessorato regionale della sanità - Servizio Veterinario, al Corpo Forestale dello Stato (fax 06 4883081) competente ove è ubicato il citato impianto ed al Reparto speciale dell'Arma dei Carabinieri - Tutela Norme Comunitarie ed Agroalimentari, via Torino, 44 - 00184 Roma (fax 06 4818534), prima dell'inizio delle operazioni di distruzione, specifica denuncia come da fac-simile allegato 2, da anticipare via fax al numero 06 4453940, al fine di poter predisporre i dovuti controlli presso detto impianto.
Il materiale da distruggere deve essere accompagnato dal citato documento di cui all'articolo 5 - lettera d) del decreto del Ministero della sanità del 29 settembre 2000.
Pena il non riconoscimento dell'indennità, il registro di carico e scarico di cui all'articolo 5 - comma 4 - del Dm Sanità del 29 settembre 2000 è obbligatorio anche per tale materiale e deve contenere, comunque, le seguenti indicazioni:

nel carico

- quantità e tipo di materiale tal quale introdotto nell'impianto per la distruzione
- data di introduzione
- provenienza del prodotto:

- denominazione del macello, sede, partita IVA, e codice fiscale

- denominazione dell'altro soggetto conferente per i capi morti, sede, partita IVA e codice fiscale

nello scarico

- quantità distrutte
- data di distruzione

c) Controlli
L'AGEA predispone controlli ai sensi dell'articolo 3 del Dl n. 1/2001.

d) Pagamento dell'indennità
Le modalità di presentazione delle domande di pagamento dell'indennità saranno disciplinate con successiva circolare.

2. Ammasso pubblico per le proteine animali a rischio

L'AGEA provvede all'ammasso pubblico delle proteine animali trasformate ed ottenute da materiale a basso rischio, così come definite e dall'articolo 5 del decreto legislativo 14 dicembre 1992 n. 508, prodotte nel territorio italiano dal 10 gennaio 2001 fino al 31 maggio 2001. Sono, altresì, ammesse all'ammasso pubblico, nel limite massimo di t. 30.000, quelle prodotte nel territorio italiano sino alla data del 11 gennaio 2001. Per il raggiungimento di tale quantitativo fa fede la data, apposta dall'ufficio accettazione dell'AGEA, sulle domande di conferimento.
Il prodotto viene ammassato presso il magazzino indicato dal conferente a fronte di ciascuna domanda di ammasso, secondo un calendario definito con accordo preventivo fra le parti, fatta salva la diversa destinazione indicata dall'AGEA.
Si indicano, in allegato 3, i magazzini che hanno dato una disponibilità di massima per l'ammasso dei prodotti in questione. L'AGEA si riserva di emanare ulteriori disposizioni, ad integrazione o rettifica, relativamente alla localizzazione dei magazzini citati nonché alle modalità di consegna del prodotto.
Tutti i magazzini dovranno rispettare le norme di sicurezza in materia di ambiente di lavoro e conservazione del prodotto mentre i magazzini utilizzati per il ricevimento del prodotto allo stato sfuso dovranno, altresì, essere muniti di apposita autorizzazione rilasciata dalla ASL competente per territorio. Vedi anche allegato 4 "condizioni di magazzinaggio".
L'AGEA riceve, ai sensi dell'articolo 2 del decreto-legge n. 1/2001, il materiale da stoccare distinto in base alle categorie sotto indicate, stabilite in relazione al tasso proteico e tenuto conto del monitoraggio delle produzioni più significative del settore.

 

Descrizione

Tasso Proteico

Proteine animali a basso rischio

< 60%

= > 60%

= > 70%

= > 85%

L'Agenzia tiene conto, inoltre, di un importo pari a lire 200/t/km esistenti tra lo stabilimento di produzione ed il magazzino di ammasso pubblico.
Le operazioni di entrata in ammasso pubblico devono avvenire secondo la seguente procedura:

a) Domanda di ammasso pubblico e allegati
Deve essere presentata, come da modello allegato n. 5, in originale all'AGEA via Palestro 81 - 00185 Roma, ed in copia all'Assessorato regionale della sanità - Servizio Veterinario, al Reparto Speciale dell'Arma dei Carabinieri - Tutela Norme Comunitarie ed Agroalimentari, al Corpo Forestale dello Stato competente per territorio dove è ubicato il magazzino di ammasso entro e non oltre il 15 giugno 2001.
La domanda contiene tutte le indicazioni necessarie per l'identificazione del prodotto proposto in vendita secondo lo schema sopra riportato, e gli obblighi cui deve sottostare l'azienda trasformatrice.
Il quantitativo complessivo minimo conferibile è pari a t. 12 di prodotto.
Alla domanda deve essere allegato, in originale un certificato rilasciato da laboratori pubblici attestante il tasso proteico del prodotto conferito.

b) Accettazione da parte AGEA
L'AGEA a ricezione della domanda in originale corredata del certificato sopra descritto procede entro due giorni lavorativi (solo per i magazzini di cui nell'elenco allegato che hanno confermato la propria disponibilità) all'accettazione della stessa, determina il quantitativo che può essere conferito ed indica o conferma il magazzino presso il quale il prodotto deve essere immagazzinato;

c) Preavviso di consegna presso il magazzino di stoccaggio
L'azienda produttrice dopo aver ricevuta l'accettazione della domanda:

- in caso di conferimento alla rinfusa, invia, in originale, entro sette giorni lavorativi successivi alla ricezione della citata accettazione una cauzione bancaria o assicurativa pari al 30% del valore del prodotto conferibile riconosciuto dall'AGEA a garanzia degli obblighi indicati in domanda
- comunica, previo accordo con il magazzino prescelto, con almeno tre giorni lavorativi di anticipo, a mezzo telefax, all'AGEA, all'Assessorato regionale della sanità &emdash; Sevizio Veterinario, al Corpo forestale dello Stato, al Reparto Speciale dell'Arma dei Carabinieri &emdash; Tutela Norme Comunitarie e Agroalimentari ed al magazzino stesso, il calendario delle consegne dell'intero quantitativo conferibile. Allegata alla citata comunicazione invia copia della fideiussione prevista.

Le operazioni di uscita del prodotto, dallo stabilimento di produzione, per il conferimento devono risultare da apposito registro di uscita vidimato dalla ASL che deve contenere:

- quantità e tipo prodotto
- tasso di proteine
- periodo di produzione
- destinazione
- data di uscita
- dicitura "Dl n. 1/2001"

d) Consegna presso il magazzino di stoccaggio
Il prodotto può essere consegnato alla rinfusa o confezionato.
Il confezionamento deve essere effettuato in sacchi da kg 50, beans o BIG BAGS. I sacchi da kg 50 devono essere su pallet avvolti con pellicola termoretraibile o film estensibile. Su ciascun pallet, beans o BIG BAGS deve essere apposto un cartellino adesivo riportante le seguenti informazioni:

- nominativo dell'azienda produttrice
- tipo di prodotto (come indicato dall'articolo 1 della decisione del Consiglio n. 200/76/CEE)
- tasso di proteine
- peso netto
- periodo di produzione dal______al______
- data conferimento
- "Dl n. 1/2001"

All'arrivo al magazzino pubblico il prodotto deve avere una temperatura massima pari a 30 °C ed un tasso di umidità non superiore al 10%.

Le operazioni di conferimento debbono concludersi entro 15 giorni lavorativi dalla data di accettazione.
L'impianto di produzione deve comunicare, a mezzo fax, entro il giorno successivo i quantitativi distinti per tasso proteico e tipo di prodotto consegnati il giorno precedente.

e) Fatturazione del prodotto conferito
Ad avvenuta ultimazione delle operazioni di consegna dell'intero quantitativo oggetto di singola domanda, l'azienda produttrice deve far pervenire all'AGEA la fattura in originale concernente le quantità di prodotto consegnato.

f) Controlli AGEA
L'AGEA predispone controlli ai sensi dell'articolo 3 del Dl n. 1/2001.
Qualora dai citati controlli si riscontri la non conformità del prodotto a quanto indicato in domanda per l'ammasso pubblico il prodotto stesso viene respinto e, nel caso di prodotto alla rinfusa, viene anche incamerata la cauzione.

g) Pagamento del prezzo
L'AGEA provvede al pagamento della fattura, nella misura e con le modalità previste dalle disposizioni vigenti alla data del provvedimento di riconoscimento e liquidazione, tra il quarantacinquesimo e il sessantesimo giorno dalla ricezione della completa documentazione (documenti sopra citati, scheda riepilogativa per ciascuna domanda da parte del magazzino di ammasso ed eventuali certificati di analisi).
Contemporaneamente provvede allo svincolo della cauzione presentata in relazione al conferimento del prodotto alla rinfusa.

Allegato 1

Denuncia di distruzione di farine di proteine animali ottenute da MRS o materiali ad alto rischio

Spett.le AGEA
Agenzia per le erogazioni in agricoltura
Via Palestro 81
00185 Roma
Al Corpo forestale dello Stato_______
Al Comando Carabinieri Tutela Norme Comunitarie e Agroalimentari
Via Torino 44
00184 Roma
All'Assessorato regionale della sanità di ______


Oggetto: attività per la distruzione di farine animali ottenute da MRS o materiale ad alto rischio per complessive t.____________ ai sensi del decreto-legge11 gennaio 2001 n. 1.

Il sottoscritto____________ nato a____________ il____________ nella sua qualità di____________ della Ditta____________ codice fiscale____________ partita IVA____________ con sede in____________ prov.____________ via____________ n. ____________ CAP____________

DENUNCIA

di avviare alla distruzione i prodotti in oggetto per complessive t.____________ così ripartiti:

t.____________ di (1)____________ provenienza (2)____________

t.____________ di (1)____________ provenienza (2)____________

t.____________ di (1)____________ provenienza (2)____________

t.____________ di (1)____________ provenienza (2)____________

(1) indicare se trattasi di: farine MRS o di farine ad alto rischio

(2) va indicato il nome del macello

facendo presente che la distruzione del prodotto avverrà presso l'impianto della sotto indicata Ditta:

Ragione sociale_________________________________________
P. IVA________________________________________________
Indirizzo/località________________________________________
CAP/Comune/Provincia___________________________________
Nel periodo dal ________________________ al ____________

A tal fine il sottoscritto dichiara di impegnarsi all'osservanza dei seguenti obblighi:
1. Far distruggere i prodotti previsti dalla circolare AGEA n._____del_______
2. Il prodotto deve essere stato fabbricato secondo quanto previsto dalla regolamentazione comunitaria e nazionale in materia,
3. Procedere al trasporto del prodotto ai fini del conferimento nel rispetto delle norme sanitarie vigenti,
4. Tenere aggiornato registro di carico e scarico così come previsto dalla circolare AGEA n._____del_______
5. Far accompagnare il prodotto dal documento di cui all'articolo 5 lettera d) del decreto del Ministero della sanità in data 29 settembre 2000,
6. Prelevare in contraddittorio con le autorità incaricate al controllo un campione rappresentativo di prodotto indicato nella presente domanda al fine di un riscontro qualitativo dello stesso.
7. Compilare un apposito verbale contenente la descrizione delle operazioni in cui al precedente punto 6) sottoscritta dalle parti.

Si allegano:

- autodichiarazione attestante l'attività esercitata con l'indicazione, altresì, del numero di iscrizione alla Camera di Commercio
- fotocopia del documento di riconoscimento ai fini della validità della firma
- fotocopia del certificato di attribuzione della P. IVA

Qualora la firma non sia autenticata:
tipo di documento di riconoscimento_____________ n. _________________
rilasciato da ________________________ il ________________________


Data_____________ Timbro e firma

 


Allegato 2

Denuncia di distruzione di materiale specifico a rischio o ad alto rischio tal quale

Spett.le AGEA
Agenzia per le erogazioni in agricoltura
Via Palestro 81
00185 Roma
Al Corpo forestale dello Stato____________
Al Comando Carabinieri Tutela Norme Comunitarie e Agroalimentari
Via Torino 44
00184 Roma
All'Assessorato regionale della sanità di____________


Oggetto: attività per la distruzione di materiale specifico a rischio o ad alto rischio tal quale per complessive t.____________ ai sensi del decreto-legge11 gennaio 2001 n. 1.

Il sottoscritto____________ nato a____________ il____________ nella sua qualità di____________ della Ditta____________ codice fiscale____________ partita IVA____________ con sede in____________ prov.____________ via____________ n. ____________ CAP____________

DENUNCIA

di avviare alla distruzione i prodotti in oggetto per complessive t.____________ così ripartiti:

t.____________ di (1)____________ provenienza (2)____________

t.____________ di (1)____________ provenienza (2)____________

t.____________ di (1)____________ provenienza (2)____________

t.____________ di (1)____________ provenienza (2)____________

(1) indicare se trattasi di: MRS tal quale o animale morto,
(2) va indicato il nome del macello o il nome dell'allevatore nel caso trattasi di animale morto

periodo di distruzione dal ________________________ al ____________

 

A tal fine il sottoscritto dichiara di impegnarsi all'osservanza dei seguenti obblighi:

1. Tenere aggiornato registro di carico e scarico così come previsto dalla circolare AGEA n._____ del_______
2. Tenere a disposizione il documento di cui all'articolo 5 lettera d) del decreto del Ministro della sanità in data 29 settembre 2000,
3. Prelevare in contraddittorio con le autorità incaricate al controllo un campione rappresentativo di prodotto riferito al tipo di prodotto indicato nella presente domanda al fine di un riscontro qualitativo dello stesso,
4. Compilare apposito verbale contenente la descrizione delle operazioni in cui al precedente punto 3) sottoscritta dalle parti.

Si allegano:
- autodichiarazione attestante l'attività esercitata con l'indicazione, altresì, del numero di iscrizione alla Camera di Commercio
- fotocopia del documento di riconoscimento ai fini della validità della firma
- fotocopia del certificato di attribuzione della P. IVA

 


Data_____________ Timbro e firma

 

Qualora la firma non sia autenticata:
tipo di documento di riconoscimento_____________ n. _________________
rilasciato da ________________________ il ________________________

 

Allegato 3


Disponibilità magazzini

MAGAZZINI

REGIONE

CAP di Teramo - Viale Mazzini, 19 64100 Teramo

Abruzzo

Bellante - Cda Molino S. Nicola Bellante Staz. (TE)

Abruzzo

Consorzio agrario regionale di Lucania - Potenza

Basilicata

Ferrandina - Ferrandina Scalo S.S. 407

Basilicata

Pisticci - Pisticci Scalo S.S. 407

Basilicata

Stigliano - Località Caporotondo S.S. 103

Basilicata

Michele Martino - Loc. Piani di Camera S.S. 168 Km 15.200 Venosa

Basilicata

Lanzetta Gennaro - Via dell'industrie 69/71 Bellizzi (SA)

Campania

SAVI cereali srl Via *** (PC)

Emilia Romagna

DOCKS Cereali Via *** 48100 Ravenna

Emilia Romagna

BORSARI &C srl - Via di Mezzo, 114 - 41015 Nonantola (MO)

Emilia Romagna

FAR - PRO - Modena srl - Via Ghiaro***, 72 - 41057 Spilamberto (MO)

Emilia Romagna

HARIPRO spa - Via Ghiaro***, 72 - 41057 Spilamberto (MO

Emilia Romagna

SAPI spa - Via Paletti 1 - 41051 Castelnuovo Rangone (MO)

Emilia Romagna

CAP di Bologna - Via E. Mattei *** - 40138 Bologna

Emilia Romagna

De Lotto La Cereal - Nogaredo - Via ***

Friuli

CORA Calcestruzzi - S.S. 156 dei Monti Latini (LT)

Lazio

COM AGRI Via Rimembranze Levate (BG)

Lombardia

Mantova Agricoltura di Burato Fernando & C snc - Via Malpensa, 5/A - *** (MN)

Lombardia

CAP di CAmpobasso ed Isernia - Via C. Facchinetti, 3 86100 Campobasso C.da Selva Piana

Molise

Campomarino - C.da ***

Molise

S. Martino in P. - c.da Colle S. Giovanni

Molise

CAP di Alessandria - Via Vecchia di Torino, 2 - 15100 Alessandria

Piemonte

Alessandria - Via Vecchia Torino, 2

Piemonte

Borgo S. Martino - Via S. Rita 1

Piemonte

Capriate d'Orba - Via Provinciale 2

Piemonte

Castelnuovo Scrivia - Via A. De Gasperi, 28

Piemonte

Felizzano - Via G. Matteotti, 17

Piemonte

Quargnento - Via S. Francesco d'Assisi, 1

Piemonte

S*** - Via G. Verdi, 1

Piemonte

CAP di Vercelli - Piazza Zumaglini, 14 13100 Vercelli

Piemonte

Desana - Via Vivaldi, 13

Piemonte

Salussola - Via ***, 62

Piemonte

Trino - Via Monte Nero, ***

Piemonte

Villa *** Via ***

Piemonte

CAP di Lecce - Via Gallipoli, 41 Lecce

Puglia

Novoli - Via S.Giovanni

Puglia

Casarano - Via Vittorio Emanuele

Puglia

Squinzano - Via Mater Gratiae

Puglia

Ugento - Via F.lli Antonazzo

Puglia

CAP di Grosseto

Toscana

Caserta Gottanelli - loc. Madonnin***

Toscana

Cipressino - ***

Toscana

NIGI Agricoltura srl - Via Mazzini , 125 Zona Industriale - 53044 Chiusi Scalo (SI)

Toscana

CAP di Rieti e Terni - Via del Maglio, 6 - Terni

Umbria

Splendorini Mo***ini snc - ***

Umbria

Pastrello srl - Via dell'Azoto, 4 Marghera (VE)

Umbria

Az. Agricola Giglioletta snc - Via Vittorio Emanuele 3009 Canaro (RO)

Umbria

EBA snc - Via Napoleoni*** Bagnolo di Po (RO)

Veneto

CAP di Rovigo - Via Porta a Mare, 49 - 45100 Rovigo

Veneto


*** Testo originale illeggibile

 

Allegato 4

Condizioni di magazzinaggio

 

Tutti i magazzini devono rispettare le norme di sicurezza in materia di ambiente di lavoro e conservazione del prodotto.

Le proteine animali a basso rischio conservate allo stato sfuso, sono ammassate in magazzini piani preventivamente autorizzati dal Servizio Veterinario delle ASL competente per territorio dove sono ubicati i magazzini stessi.

A tale scopo i responsabili dei magazzini devono presentare apposita domanda alle ASL che provvederanno al rilascio della prescritta autorizzazione.

I magazzini ricevono il prodotto sulla base di un calendario definito in accordo con le aziende produttrici.

Il prodotto viene scaricato dal camion a motore spento e deve essere preventivamente rilevata la temperatura dello stesso che deve essere inferiore a 30 °C nonché il tasso di umidità che non deve essere superiore al 10%. Nel caso in cui anche uno solo dei citati valori non sia conforme il prodotto viene respinto.

La temperatura e l'umidità sono controllate a cura del responsabile del magazzino.

Il prodotto viene immagazzinato in modo da evitarne il contatto con l'acqua piovana ed in magazzini ove è possibile una sufficiente circolazione dell'aria.

Il prodotto è immagazzinato per tasso proteico ed in maniera tale da consentire il passaggio e quindi l'accesso allo stesso al fine del prelevamento dei campioni nonché della temperatura. Per quanto concerne il prodotto alla rinfusa, l'altezza dello stock è limitata a 7 metri al fine di evitare il tiraggio termico che si verifica nel caso di stivaggio in forma conica.

Un'area del magazzino deve essere riservata alla refrigerazione del prodotto. La temperatura del prodotto deve essere controllata ogni settimana e per il prodotto alla rinfusa, la sonda termometrica deve arrivare ad una profondità da tre a quattro metri dall'asse centrale mentre lateralmente la sonda deve essere posta ogni 20/40mq.

Qualora la temperatura superi i 35 °C la frequenza di rilevazione deve essere aumentata; mentre se la stessa supera i 60 ° C deve essere posta in opera un'apposita refrigerazione del prodotto.

Analoghi idonei trattamenti (fumigazione) devono essere messi in atto contro la nascita di insetti ed in caso di odori all'esterno del magazzino.

Il deposito di stoccaggio non deve contenere prodotti alimentari, prodotti destinati ad alimentazione animale o combustibili e l'accesso allo stesso deve essere debitamente regolamentato.

Il prodotto deve essere assicurato contro il furto e l'incendio pari al valore che l'AGEA corrisponde all'azienda conferente. A tale scopo deve essere predisposta apposita polizza o appendice a polizza già in essere che riconosce l'AGEA quale beneficiario dell'indennizzo.

L'AGEA, l'Assessorato regionale della sanità - Servizio Veterinario, il Corpo forestale dello Stato ed il Reparto Speciale dell'Arma dei Carabinieri - Tutela Norme Comunitarie e Agroalimentari, si riservano di effettuare controlli presso il magazzino che deve prestare la massima collaborazione.

L'AGEA non è responsabile di qualsiasi evento si verificasse che arrechi danno a cose e a persone. Responsabile unico è il magazzino che deve adottare quanto necessario per una corretta conservazione del prodotto sino a che l'AGEA non ne disponga la distruzione.

Il responsabile del magazzino deve tenere apposito registro di carico e scarico del prodotto debitamente vidimato dalla ASL o dalla Regione ove deve essere annotato giornalmente il quantitativo di prodotto entrato suddiviso per tasso proteico con l'indicazione dell'azienda conferente e la temperatura rilevata al'arrivo del prodotto nonché il tasso di umidità.

Il registro deve contenere, altresì, le date ed il valore della temperatura riscontrata in seguito nonché i trattamenti cui è stato sottoposto il prodotto. Trattamenti, compresa la refrigerazione, che devono essere comunicati preventivamente all'AGEA ed alla ASL competente per territorio.

Il responsabile del magazzino, ad ultimazione delle operazioni di entrata relativa a ciascuna domanda deve inviare all'AGEA una scheda riepilogativa dove sono indicati i quantitativi giornalieri entrati suddivisi per tasso proteico ed allegare il certificato sanitario ricevuto dall'azienda conferente.

Tale documentazione permette all'AGEA di determinare le spettanze da liquidare alle aziende conferenti.

I compensi di magazzinaggio riconosciuti per le operazioni sopra indicate sono le seguenti:

- entrata lire 11.675,7/t
- conservazione lire 4.298,5/t/mese
- uscita lire 4.046,8/t

I citati compensi saranno corrisposti all'AGEA, calcolati a cadenza bimestrale, entro 60 giorni lavorativi successivi alla presentazione:

- della copia conforme all'originale del registro di carico e scarico
- della fattura in duplice copia, il cui importo deve essere determinato sulla base del seguente calcolo mensile:

(giacenza iniziale + giacenza finale)
2

- di un valido certificato camerale

 

L'eventuale calo peso è determinato secondo quanto previsto dalle tabelle doganali.

Ai fini del pagamento dei compensi sopra indicati si riporta la modalità di pagamento prescelta:

- accredito su c/c bancario (solo se il conto è intestato al conferente)

COORDINATE BANCARIE
Codice ABI_____________ Codice CAB_____________ n. c/c_____________
Istituto _______________________________________________ Agenzia __________________
Comune_________________________ Prov_____________ CAP _____________

- accredito su c/c postale (solo se il conto è intestato al conferente)

N. c/c _______________________________________
Comune ______________________________________ Prov _____________CAP ___________

- emissione di assegno non trasferibile

- richiesta che il premio venga erogato in EURO


Firma e timbro per accettazione da parte del magazzino di stoccaggio

 

Allegato 5

Domanda per ammasso pubblico di proteine animali trasformate

 

Spett.le AGEA
Agenzia per le erogazioni in agricoltura
Via Palestro 81
00185 Roma
Al Corpo forestale dello Stato____________
Al Comando Carabinieri Tutela Norme Comunitarie e Agroalimentari
Via Torino 44
00184 Roma
All'Assessorato regionale della sanità di____________ (luogo di immagazzinamento)


Oggetto: Domanda di conferimento all'ammasso pubblico di proteine animali trasformate per complessive t____________ ai sensi del decreto-legge11 gennaio 2001 n. 1.

Il sottoscritto____________ nato a____________ il____________ nella sua qualità di____________ della Ditta____________ codice fiscale____________ partita IVA____________ con sede in____________ prov.____________ via____________ n. ____________ CAP____________

CHIEDE

di poter conferire all'ammasso pubblico complessive t____________ così ripartite:

t____________ tasso proteico_________ % prodotte dal____________ al

t____________ tasso proteico _________%prodotte dal____________ al

t____________ tasso proteico _________% prodotte dal____________ al

t____________ tasso proteico _________%prodotte dal____________ al

 

facendo presente che il conferimento del prodotto avverrà presso i magazzini della sotto indicata Ditta:

Ragione sociale_________________________________________
P. IVA________________________________________________
Indirizzo/località________________________________________
CAP/Comune/Provincia___________________________________

fatta salva la diversa destinazione che verrà indicata dall'AGEA sulla base delle disponibilità di magazzino pervenute.

A tal fine il sottoscritto dichiara di impegnarsi all'osservanza dei seguenti obblighi:

1) Conferire all'ammasso soltanto prodotti previsti dalla circolare AGEA n. ________ del ______ provenienti dal trattamento di scarti animali di origine esclusivamente nazionale, esclusi quelli ricavati dai materiali a rischio specifico (MRS) e ad alto rischio.
Il prodotto deve essere fabbricato secondo quanto previsto dalla regolamentazione comunitaria e nazionale in materia.
2) Procedere al trasporto del prodotto ai fini del conferimento nel rispetto delle norme sanitarie vigenti.
3) Conferire al prodotto avente una temperatura inferiore a 30 °C ed un tasso di umidità non superiore al 10% al momento del suo arrivo presso il magazzino di immagazzinamento. La misurazione della temperatura e del tasso di umidità verranno effettuate dal responsabile del magazzino. Qualora anche uno solo dei citati valori non siano conformi il prodotto verrà respinto.
4) A presentare, per i conferimenti di prodotto alla rinfusa, entro sette giorni lavorativi dalla ricezione dell'accettazione, una cauzione bancaria o assicurativa, a garanzia degli obblighi indicati nella presente domanda, pari al 30% del valore del prodotto conferibile riconosciuto dall'AGEA
5) Comunicare con almeno tre giorni lavorativi di anticipo a mezzo fax n. 06/4453940, telegramma, raccomandata, all'AGEA, al magazzino di deposito, ed agli organi in indirizzo, il giorno di inizio dei conferimenti ed i quantitativi di prodotto che saranno giornalmente ammassati per consentire l'effettuazione degli accertamenti di competenza. A tale comunicazione deve essere, altresì, allegata la fideiussione di cui al punto 4)
6) Provvedere alla pesatura del prodotto nonché prelevare, presso il magazzino di ammasso, in contraddittorio con le autorità incaricate un campione rappresentativo di prodotto riferito al tipo di prodotto indicato nella presente domanda.
7) Compilare apposito verbale contenente la descrizione delle operazioni di cui al precedente punto 6) sottoscritta dalle parti
8) Completare la consegna dell'intero quantitativo di prodotto oggetto della domanda entro 15 giorni lavorativi dalla data di accettazione
9) Trasmettere all'AGEA a mezzo fax (06 4453940) entro il giorno successivo i quantitativi suddivisi per tipo di prodotto e tasso proteico consegnati il giorno precedente

Si allegano:

- autodichiarazione attestante l'attività esercitata con l'indicazione, altresì, del numero di iscrizione alla Camera di commercio
- fotocopia del documento di riconoscimento ai fini della validità della firma
- fotocopia del certificato di attribuzione della P. IVA

Ai fini del pagamento del prezzo del prodotto conferito si riportano le modalità di pagamento richieste:

- accredito su c/c bancario (solo se il conto è intestato al conferente)

COORDINATE BANCARIE
Codice ABI_____________ Codice CAB_____________ n. c/c_____________
Istituto _______________________________________________ Agenzia __________________
Comune_________________________ Prov_____________ CAP _____________

- accredito su c/c postale (solo se il conto è intestato al conferente)

N. c/c _______________________________________
Comune ______________________________________ Prov _____________CAP ___________

- emissione di assegno non trasferibile

- richiesta che il premio venga erogato in EURO

 

Qualora la firma non sia autenticata:
tipo di documento di riconoscimento_____________ n. _________________
rilasciato da ________________________ il ________________________

 

Data________________Timbro e firma del richiedente