Meccanicismo del XVII secolo.

 

 

    1) Meccanicismo: la realtà naturale consiste nella struttura di corpi in movimento.

    Nel mondo naturale le realtà oggettive sono solo la materia e il suo costitutivo attributo, il movimento.

    Le qualità sensibili, colore, odore, ecc. sono considerate soggettive, in altre parole modificazioni del corpo senziente


 
 

    2) Primato delle relazioni di causa efficiente.

    Secondo il meccanicismo il mondo naturale è un insieme di relazioni sequenziali univoche, soprattutto relazioni di causalità efficiente. Sono inutili nello studio     della natura gli schemi interpretativi interni ai singoli fenomeni, ad es., la forma sostanziale aristotelica, ma anche lo schematismo nascosto di Bacone. Inutile è anche il finalismo ( Dio o altro ente superiore e provvidente pone in ogni ente un fine)


 
 

    3) Scienza e conoscenza secondo il meccanicismo.

Secondo la scienza meccanicistica lo scienziato deve trovare il modello meccanico sostitutivo del fenomeno analizzato.Analogamente secondo la gnoseologia meccanicistica conoscere la realtà significa ricostruirla e anche poterla modificare. 
 

I modelli meccanici sono facilmente comprensibili ed evidenti, poiché dotati di un contenuto immaginativo concreto: “ (…) in luogo di pure postulazioni razionali astratte, come le forme sostanziali o le facoltà naturali, lo scienziato meccanicista si avvale di modelli meccanici, comprensibili ed evidenti perché dotati di un contenuto immaginativo concreto. La concretezza effettiva di cui il modello meccanico è intrinsecamente dotato non è però immediata: è il frutto di lunghe e laboriose operazioni della ragione, per le quali si riesce a dare all’immaginazione quell’evidenza figurativa e quindi quella concretezza che è indice di effettiva comprensione. E’ ovvio che l’immaginazione non opera arbitrariamente proprio perché i modelli sono costruiti, esclusivamente, in conformità a precisi postulati, fissati dalla ragione. (…) Si ha pertanto una nuova unità di esperienza e ragione, intimamente compenetrate nella ricerca effettiva e un altrettanto proficuo connubio tra ricerca teorica e tecnica, fondate entrambe sulle stesse basi ed entrambe protese verso le applicazioni pratiche”. (G.Micheli)
 

La struttura della macchina rispecchia la struttura della materia: conoscere significa costruire.

La natura non è un più, come per gli antichi, parte di un ordine cosmico da contemplare o da imitare, ad esempio nell’arte.

La natura è un ordine quantitativo e meccanico che può essere riprodotto; un meccanismo nel quale lo scienziato può entrare e che può dirigere e dominare.

In questa prospettiva Dio è considerato il sommo meccanico della natura. Non pone un fine negli enti naturali, ma si limita a garantire il funzionamento della macchina-natura.


 

Secondo Micheli e Geymonat il meccanicismo presenta due aspetti riduttivi, o quantomeno problematici:

·                   il primato della meccanica nelle scienze che comporta la riduzione dei metodi delle varie scienze alla meccanica.

·                   la riduzione al modello macchina di etica e politica, come accade nel sistema di Hobbes.

( N.B. : questo, a sommesso avviso del redattore del testo, è solo un aspetto del pensiero di Hobbes)

Altri contributi sulla filosofia del '600:

 Dualismo cartesiano.htm
 

 Hobbes stato di natura e Stato.htm
 

 Temi e motivi del pensiero libertino.htm

 

copyright