Nel mondo
naturale le realtà oggettive sono solo la materia e il suo costitutivo
attributo, il movimento.
Le
qualità sensibili, colore, odore, ecc. sono considerate soggettive, in altre
parole modificazioni del corpo senziente
2)
Primato delle relazioni di causa efficiente.
Secondo
il meccanicismo il mondo naturale è un insieme di relazioni sequenziali
univoche, soprattutto relazioni di causalità efficiente. Sono inutili nello
studio della natura gli schemi interpretativi interni
ai singoli fenomeni, ad es., la forma sostanziale aristotelica, ma anche lo
schematismo nascosto di Bacone. Inutile è anche il finalismo ( Dio o altro ente
superiore e provvidente pone in ogni ente un fine)
3)
Scienza e conoscenza secondo il meccanicismo.
Secondo la scienza
meccanicistica lo scienziato deve trovare il modello meccanico sostitutivo del
fenomeno analizzato.Analogamente secondo la gnoseologia meccanicistica
conoscere la realtà significa ricostruirla e anche poterla modificare.
I modelli meccanici sono
facilmente comprensibili ed evidenti, poiché dotati di un contenuto
immaginativo concreto: “ (…) in luogo di pure postulazioni razionali astratte,
come le forme sostanziali o le facoltà naturali, lo scienziato meccanicista si
avvale di modelli meccanici, comprensibili ed evidenti perché dotati di un
contenuto immaginativo concreto. La concretezza effettiva di cui il modello
meccanico è intrinsecamente dotato non è però immediata: è il frutto di lunghe
e laboriose operazioni della ragione, per le quali si riesce a dare
all’immaginazione quell’evidenza figurativa e quindi quella concretezza che è
indice di effettiva comprensione. E’ ovvio che l’immaginazione non opera
arbitrariamente proprio perché i modelli sono costruiti, esclusivamente, in
conformità a precisi postulati, fissati dalla ragione. (…) Si ha pertanto una
nuova unità di esperienza e ragione, intimamente compenetrate nella ricerca
effettiva e un altrettanto proficuo connubio tra ricerca teorica e tecnica,
fondate entrambe sulle stesse basi ed entrambe protese verso le applicazioni
pratiche”. (G.Micheli)
La struttura della macchina
rispecchia la struttura della materia: conoscere significa costruire.
La natura non è un più, come
per gli antichi, parte di un ordine cosmico da contemplare o da imitare, ad
esempio nell’arte.
La natura è un ordine
quantitativo e meccanico che può essere riprodotto; un meccanismo nel quale lo
scienziato può entrare e che può dirigere e dominare.
In questa prospettiva Dio è
considerato il sommo meccanico della natura. Non pone un fine negli enti
naturali, ma si limita a garantire il funzionamento della macchina-natura.
Secondo Micheli e Geymonat il meccanicismo
presenta due aspetti riduttivi, o quantomeno problematici:
·
la
riduzione al modello macchina di etica e politica, come accade nel sistema di
Hobbes.
Altri contributi sulla filosofia del '600:
Hobbes stato di natura e
Stato.htm
Temi e motivi del pensiero libertino.htm