6° appuntamento con l'istruttore UBI Loris Tango
IL BONSAI COME ARTE FIGURATIVA
usignolo
di fiume:
sui
petali di pruno pulisce
le
zampe infangate
Kobayashi Issa (1763-1828)
Senz'altro fare bonsai è una forma di arte figurativa così come la pittura o la scultura. Come queste anche il bonsai non è una riproduzione fedele della forma naturale, bensì una idealizzazione che si basa su una serie di chiavi di lettura. Queste costituiscono un linguaggio che permette di comunicare delle sensazioni o delle idee tra l'autore e lo spettatore. Tra queste convenzioni la più evidente è l'accentuata conicità del tronco, che riproduce nei pochi centimetri di altezza del bonsai il naturale restringersi del tronco nei metri e metri di altezza di un albero. Anche l'accentuazione del piede dell'albero (nebari) che simboleggia la stabilità dell'albero è una chiave di lettura.
Anche l'ordine nella disposizione dei rami in cui ognuno occupa un volume ben definito senza invadere i volumi assegnati ai rami vicini e senza incrociare altri rami o il tronco ha un valore simbolico e non è quanto abitualmente si osserva in natura. Altra chiave di lettura è il valore che si da ai rami più bassi, tanto che i primi tre hanno una loro funzione e nome specifico: il primo deve indicare e sottolineare il movimento generale della pianta verso destra o sinistra, il secondo ramo bilancia il primo e ridà equilibrio, ed il terzo dà il senso della profondità.
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Anche la forma dell'apice ha un suo valore simbolico: arrotondato negli alberi vetusti, acuta negli alberi giovani, ed appiattita in quelli spazzati dal vento. Così la presenza di legno secco e sbiancato in contrapposizione con la chioma verde rappresenta l'eterno dualismo tra la vita e la morte. La codificazione si fa ancora più spinta ed evidente quando ci si riferisce ai vari "stili". Ognuno di questi è volto a rappresentare un albero cresciuto in un ambiente naturale ben preciso e sotto l'influenza di ben precisi eventi climatici, atmosferici,e naturali in genere. Ma la punta più estrema del simbolismo viene raggiunto nell'esposizione, in cui uno o due bonsai ed un'erba di compagnia devono bastare a rappresentare un intero paesaggio e lo stato d'animo dell'uomo che l'osserva.
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