5° appuntamento con l'istruttore UBI Loris Tango
LE CATEGORIE
in
questo giorno
che
tramonta
sono
caduti i fiori
di ciliegio
Miura Chora (1729-1780)
Il primo passo è imparare a fare bonsai, il secondo
è farli con le essenze autoctone e tali da riprodurne la forma naturale. Ma il
fare bonsai non è fine a se stesso, è una forma di arte che rappresenta la
natura. In Giappone ogni essenza viene lavorata esaltandone al massimo le
caratteristiche specifiche, e nelle esposizioni prestano sempre molta attenzione
nel posizionare l'una vicino all'altra piante con caratteristiche differenti.
Forse per semplificare questo lavoro, i Giapponesi dividono le essenze in
categorie conifere, latifoglie decidue, latifoglie da fiore o da frutto, erbe di
compagnie. Vediamone le caratteristiche una per una, ma prima voglio far notare
che le latifoglie sempreverdi non sono contemplate se non come piante da fiore o
frutto. Personalmente mi sembra una grossa pecca, ma di questo parleremo
un'altra volta .
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![]() ERBE DI COMPAGNIA: non sono alberi ma erbe o tuttalpiù sufruttici o piccoli cespugli che con la loro presenza esaltano e bilanciano le caratteristiche dei bonsai:colorate con le conifere e le decidue, verdi con i bonsai da fiore o frutto, il loro compito principale è quello di sottolineare la stagione in corso. Quindi nelle nostre escursioni in natura o nei vivai scegliamo le piante con cui fare bonsai anche se pensando a quale categoria appartiene;ad esempio i giapponesi non utilizzano il larice sia perché lo considerano simbolo di morte così come da noi il cipresso, ma soprattutto perché spogliandosi d'inverno ha caratteristiche atipiche per una conifera.
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