OMEOPATIA |
OMEOPATIA
L'omeopatia è la terapia che mette in opera un principio fondamentale d'ordine farmacologico: la Legge dei Simili. Tale legge si può enunciare nel modo seguente: " Un qualsiasi prodotto che, somministrato a dosi forti, fa scattare determinati sintomi nell'uomo sano, diviene, a dosi molto leggere - cioè dopo la diluizione - il rimedio capace di guarire questi stessi disturbi nell'uomo malato. Ad esempio l'ipecacuana a forti dosi, fa vomitare, mentre a dosi leggere - cioè diluita omeopaticamente - è uno dei rimedi contro la nausea e il vomito. L'oppio, che a dose rilevante paralizza la muscolatura dell'intestino, a dose omeopatica è uno degli elementi per il trattamento della costipazione.
I medicamenti omeopatici provengono dai tre regni della natura: minerale, vegetale e animale. A differenza di quasi tutti i farmaci allopatici (che sono composti da una combinazione di più sostanze sintetizzate chimicamente) i medicamenti omeopatici sono prodotti da sostanze allo stato puro e naturale. L'allopatia utilizza sostanze a dosi ponderali, il farmaco allopatico - metabolizzato dall'organismo - aggredisce "l'agente patogeno" e successivamente viene escreto attraverso gli organi emuntori (fegato, pelle, rene ...). In moltissimi casi il farmaco allopatico non agisce solo uccidendo " l'agente patogeno ma crea tutta una gamma di effetti collaterali. In molti casi questi effetti collaterali vengono " soppressi " dall'allopatia con l'utilizzo di altri farmaci e così via in una strada senza fine. Il farmaco omeopatico, al contrario, è a dosi piccolissime - infinitesimali - ed è a terapia energetica. La medicina omeopatica più che concentrare la sua attenzione nell'eliminare la malattia mira a far si che il malato superi il suo squilibrio del quale la malattia è solo il sintomo più vistoso. Se da un medico omeopatico giungono vari pazienti affetti da - ad esempio - asma bronchiale, per ognuno di questi viene individuato un rimedio diverso perché ogni singolo individuo rappresenta un sistema originale e completo nel quale l'anatomia, la morfologia, il funzionamento fisiologico, lo psichismo, gli antecedenti ereditari o acquisiti si presentano come aspetti analitici di un tutto individuale. Questa impostazione clinica viene particolarmente evidenziata nella visita medica che, in omeopatia, non si limita solo all'esame obbiettivo di indagini di laboratorio, radiologiche... ma approfondisce l'esame clinico analizzando le circostanze che hanno determinato lo stato patologico denunciato dal paziente. Ciò è molto importante per capire in che maniera l'individuo reagisce alle sollecitazioni del mondo esterno, ad esempio una insonnia che sopravviene in seguito ad un bagno freddo, una orticaria dopo l'assorbimento di un farmaco, una cefalea cronica dopo ogni stress psichico... Lo stesso studio di come il paziente reagisce al caldo, al freddo, alle diverse condizioni meteorologiche, ai rumori, alla luce ... è di fondamentale importanza per un indagine omeopatica. Dallo studio delle suddette modalità si passa allo studio della mentalità e dello psichismo del paziente, l'analisi - cioè - delle sue pulsioni affettive intellettuali, strutturali, morali, caratteriali ... Si analizzano gli elementi costituenti la personalità del paziente: altruismo, pessimismo, gioia, tristezza, collera, sonno, sogni... Questa anamnesi così approfondita non ha un significato simbolico - l'omeopatia non è psicanalisi - ma serve al medico omeopatico per prescrivere il rimedio adatto. L'omeopatia attualmente in Italia sta riscuotendo un interesse crescente e molti pregiudizi che hanno fino ad ora circondato questa medicina stanno sgretolandosi. Alcuni di questi pregiudizi, fatti propri anche da disinvolti " divulgatori " televisivi, vorrebbero ridurre l'omeopatia a semplice suggestione. In realtà l'omeopatia guarisce anche lattanti, o addirittura gli animali, per i quali risulta arduo parlare di "sugge- stione". In alcuni casi si tratta di critiche fatte in mala fede suggerite - se non proprio ordinate - da potentissime corpo- razioni farmaceutiche che temono di perdere - così come è già accaduto in moltissimi paesi europei - il loro monopolio sulla nostra salute. § Da un articolo della Dott.ssa Marisa Santoianni
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