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Mangiare biologico

Ma ne vale la pena?

Di Cristina Gambaro
 

   


 

Sono davvero più nutrienti, più “puliti”; più saporiti? Sui prodotti biologici è dibattito aperto. C'è chi li apprezzava anche quando erano difficili da trovare e chi si è convertito in tempi più recenti, spaventato da mucca pazza, afta epizootica, modificazioni gene­tiche. Adesso è boom. Il solo consumo di cereali biologici è cresciuto nell'ultimo an­no quasi del 500 per cento. E gli amanti del tutto naturale possono contare ormai su 2 catene con 40 supermercati specializzati e su 1.500 punti vendita anche bio. Ma una recente ricerca coordinata dall'istituto nazionale per la nutrizione solleva dubbi. L'inda­gine ha confrontato contenuti nutrizionali di frutta e verdura biologiche e non. In mol­ti casi la quantità di proteine, vitamine, sali minerali è risultata identica. Addirittura, i finocchi convenzionali avevano più potassio dei biologici, l'insalata più vitamina B6. E uno studio francese ha riscontrato gli stessi valori nutrizionali in carote bio e “normali”.
 


L'esperto Giorgio
Menaggia,
Tecnologo alimentare
e nutrizionista

Ma allora, il biologico è un falso mito? E i prezzi più alti, dal 20 al 40 per cento, non corrispondono a una maggiore qualità? “Sfatiamo il mito, ma teniamoci le certezze. Il marchio biologico garantisce prodotti control-lati, dei quali si conosce provenienza dei semi, sistemi di coltivazione (o di alleva­mento), metodi di trasfor-mazione”, risponde Giorgio Menaggia, tecnologo alimentare e nutrizionista. Vediamo allora cosa aspettarci da questi prodotti. E come riconoscerli.

 

 

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BIOLOGICO,BIODINAMICO, LOTTA INTEGRATA:

CHE DIFFERENZA C'È?

 

Può chiamarsi biologico e avere l'etichetta "da agricoltura biologica" un prodotto coltivato senza pesticidi, fitofarmaci, fertilizzanti chimici, ma solo con concimi naturali e difeso da parassiti e muffe con prodotti naturali, insetti o uccelli. Non sono così possibili produzioni intensive o fuori stagione, e tutti i trattamenti vengono annotati sul “quaderno di campagna”; che bisogna mostrare agli organismi di controllo per avere il marchio di garanzia. Durante la lavorazione, a questi prodotti non si possono aggiungere conservanti o coloranti.

Sono biodinamici, invece, i prodotti coltivati secondo un metodo stabilito, nel '900, da Rudolf Steiner, che recupera le tecniche tradizionali e cura piante e terreni con dosi omeopatiche di preparati naturali.

Sono da agricoltura integrata i vegetali ottenuti non eliminando tutti prodotti chimici (come nel biologico), ma riducendoli. La lotta integrata si chiama così perché combina rimedi chimici e sistemi più rispettosi della natura. Questo metodo consente, per esempio, di irrorare piccole dosi di antiparassitari sulle piante, ma non sui frutti. L’ltalia è oggi al primo posto in Europa per queste coltivazioni, che riguardano buona parte delle mele del Trentino e dei frutteti dell'Emilia Romagna.

 

 

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QUALI PRODOTTI POSSIAMO

TROVARE IN COMMERCIO

 

L’offerta di biologico è molto ampia: frutta e verdura (vedi capitolo precedente), carne, uova, latte, prodotti lavorati.

La carne biologica proviene da animali allevati con mangimi e foraggi coltivati biologicamente. Almeno metà di questi alimenti deve venire dalle aziende allevatrici. Proibiti antibiotici e ormoni. Gli animali devono riprodursi naturalmente e avere spazio per muoversi in libertà. Da galline e mucche allevate con le stesse regole vengono uova e latte biologici garantiti.

I lavorati (biscotti, cereali, cracker, succhi di frutta, conserve di pomodoro, olio, cioccolato, latticini) si distinguono 3 categorie.

La prima è di cibi con il 95 per cento almeno di ingredienti forniti da aziende che producono biologico certificato da 2 anni. Il 5 per cento non biologico è costituito da sostanze introvabili in versione bio (papaia, cannella, zenzero, anidride carbonica, acido citrico e ascorbico, lecitine, alcol, azoto, caseina). Solo questi alimenti possono avere la scritta "da agricoltura biologica" e il marchio (vedi riquadro a destra).

I prodotti con almeno il 70 per cento di ingredienti bio sono una seconda categoria. Non hanno il marchio europeo né la scritta "da agricoltura biologica". Nell'elenco degli ingredienti la dicitura è: "il 70 per cento di ingredienti è ottenuto conformemente alle norme della produzione biologica.

Terza categoria, i prodotti in conversione. Hanno un solo ingrediente, vegetale, prodotto da aziende che seguono le regole del biologico da meno di 2 anni.

 

 

   

Per essere sicuri
occhio al marchio

Solo nove enti sono autorizzati dal Ministero delle politiche agricole a garantire il vero prodotto biologico. In più c'è il "bollino" europeo.

 

 

Agricoltura Biologica

E' il marchio, facoltativo, adot-tato dalla UE

 

Bio Agri Coop

codice IT BAC,
tel. 0516130512
 

Controllo Prodotti Biologici

codice IT CPB,
Tel. 0516089811
 

Ass. Italiana per l'Agricoltura Biologica

codice IT AIB,
tel. 051272986
 

BIOS

codice IT BSI,
tel. 0424471125
 

Ecocert

codice IT ECO,
tel. 095442746
 

CODEX

codice IT CDX,
tel. 052171775901
 

Istituto Mediterraneo di Certificazione

codice IT IMC,
tel. 0717928725
 

Quality Assurance System International Services sas

codice IT QCI
tel. 0577327234
 

Suolo e Salute

codice IT ASS
tel. 0721830373
 

 


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