A seguito della dichiarazione
della seconda guerra mondiale, e della successiva
partecipazione degli Stati Uniti, i leaders dei Paesi
occidentali proclamarono la loro intenzione di garantire la
libertà dei popoli e la loro indipendenza, di proteggerli
contro ogni aggressione e di assicurare la pace nel
mondo(sic!).
Poi essi fondarono la
Organizzazione delle Nazioni Unite per realizzare questi
obiettivi ed altri che figurano nella Carta delle Nazioni
Unite e nella Dichiarazione dei diritti del'Uomo.
Per quanto riguarda la
Palestina, tanto il presidente Roosevelt che Churchill e
altri dirigenti della Gran Bretagna e degli Stati Uniti si
impegnarono in messaggi indirizzati al re Abdel Aziz della
Arabia Saudita e ai capi di Stato arabi di non prendere
alcuna decisione a questo riguardo, senza consultare
preliminarmente gli Arabi e assicurarsi del loro accordo.
Ma appena gli Alleati
riportarono la vittoria, essi voltaromo le spalle agli
Arabi, (come sta avvenendo in questi giorni nel Vicino
Oriente da parte della amministrazione americana dopo le
tanto decantate promesse fatte all'inizio dell'attacco all'Afganistan ),
dimenticarono le promesse fatte alle piccole nazioni e
ignorarono i principi e gli obiettivi tante volte proclamati
durante la guerra, per tenere calme , buone e collaborative alcune
colonie francesi e inglesi i cui abitanti,musulmani,
combattevano accanto a loro.(vedere, ad esempio, i
marocchini, i sudanesi ed altri in Italia).
Alla fine della seconda guerra
mondiale, gli Arabi della Palestina dovettero fronteggiare
un complotto ordito da un fronte comprendente la Gran
Bretagna,gli Stati Uniti e il ghetto mondiale, e tendente a
trasformare la Palestina in uno Stato ebraico, dovendo
servire di base al colonialismo e di supporto al capitalismo
monopolizzatore.
Quando gli Arabi ricorsero alla
resistenza per difendere la loro patria e la loro sovranità,
questo fronte internazionale concentrò tutti i suoi mezzi e
le sue forze per eliminare definitivamente questa resistenza
ed attuare il complotto ordito contro la Palestina e i suoi
abitanti arabi.
Il governo britannico mandatario
continuò durante e dopo la guerra ad autorizzare
l'immigrazione ebraica in Palestina
e ad attuare la sua politica
colonialista.
Essa autorizzò gli ebrei ad
impadronirsi delle nuove terre in Palestina e continuò la
sua politica di terrore, d'oppressione e di ingiustizia nei
riguardi degli arabi senza contare l'azione intrapresa dalle
organizzazioni terroristiche ebraiche (Irgun,banda Stern,Zwei
Leumi) che le autorità britanniche sembravano ignorare.
A queste organizzazioni
terroristiche vanno attribuiti attentati come quello
all'ambasciata britannica di Roma nei pressi di Porta Pia
che venne fatta saltare in aria con tritolo, la distruzione
del King David Hotel di Gerusalemme, sede del Quartier
generale britannico, dove morirono militari e civili, la
uccisione del conte svedese Bernadotte,rappresentante
dell'ONU in Palestina, il massacro di arabi nel villaggio di
Deir Yassin (1), presso Gerusalemme il 10 aprile 1948.
Se qualche lettore volenteroso
andasse a consultare presso l'emeroteca di un quotidiano le
pagine di notizie dall' estero
del periodo 1945 - 1948
troverebbe elencate tutte le azioni di queste tre
bande terroristiche.
Che i terroristi di ieri
accusino oggi di terrorismo i palestinesi
è il colmo della sfacciataggine
e del capovolgimento della realtà storica.
Noi sappiamo, per esperienza,
che chi vince una guerra ha il potere di descriverla come
gli pare, cambiando ciò che è stato terrosimo, ad esempio,
con guerra di liberazione.
Oggi la lotta del popolo
palestinese viene chiamata dagli israeliani e dai loro amici
e alleati terrorismo,un domani,in caso di riconoscimento
dello stato di Palestina, diverrebbe
lotta per l'indipendenza
nazionale.
(1)Nell'aprile 1948, le forze
ebraiche misero in opera un complotto selvaggio e mostruoso
per costringere gli arabi ad abbandonare i loro focolari.Una
considerevole forza ebraica, completamente equipaggiata con
armamenti moderni, attaccò all'alba del 10 aprile 1948, il
vilaggio di Deir Yassin, presso Gerusalemme, circondato da
colonie ebraiche.
I criminali ebrei ne
massacrarono gli abitanti. mutilarono orribilmente i
cadaveri, non risparmiando vecchi ,bambini , donne.
Minarono le case con gli
abitanti ancora addormentati , denudarono i contadini e li
flagellarono dopo averli sistemati su autocarri aperti che
attraversarono le strade della zona ebraica e di
Gerusalemme, affinchè gli ebrei potessero irridire
alle loro vittime, e gli arabi,
presi dal panico, abbandonassero il loro paese.
Gli ebrei continuarono a
commettere queste stragi in altri villaggi, tra cui Nasser
el Din,Balad el Sheik, Sakreir, Aylout e altri ,che essi
occuparono.Notiamo che tutti questi atti criminali e
selvaggi furono commessi apertamente e a piena conoscenza
dell'America, della Gran Bretagna e delle Nazioni Unite, che
però non vollero prendere alcuna misura per difendere gli
Arabi e per evitare loro queste sofferenze e questo
terrorismo.
Incoraggiati, poi, dall'appoggio
degli inglesi e dal mutismo delle Nazioni Unite,gli ebrei
attaccarono le grandi città, cacciandone gli abitanti,
ricorrendo a crimini e terrorismo.
Attaccarono Tiberiade e quando
la popolazione araba fece fronte all'aggressione ebraica, le
forze britanniche si premurarono d' impedire l'arrivo dei
soccorsi arabi e di trasportare al di là delle frontiere gli
Arabi della città, con il pretesto di salvarli dalle
atrocità ebraiche.Così facendo permisero agli ebrei di
occupare Tiberiade.
Chi volesse ulteriormente
documentarsi su questi aspetti può richiedermi la relativa
documentazione inviandomi il proprio indirizzo postale.
Ho seguito in linea le varie
polemiche relative all'Islam, agli arabi e ai musulmani in
Italia.
Personalmente ho preso le
distanze, cinquanta anni fa, dalle "religioni del Libro"
che, proprio perchè hanno a che fare, direttamente o
indirettamente con il libro sacro del giudaismo, non mi
interessano e non mi riguardano.
Ad ogni buon conto ognuno può
seguire la religione che vuole, può credere in ciò che
vuole, purchè non rompa l'anima agli altri sotto il profilo
politico, anche se comprendo che questo è molto
difficile nella misura in cui la religione e la politica
rappresentano una commistione.
Io vedo di buon occhio gli
arabi, perchè anche il Fascismo li guardò nella stessa
maniera.E gli arabi vedevano di buon occhio il Fascismo non
tanto perchè ne comprendessero a pieno il portato politico e
spirituale, quanto perchè si opponeva al colonialismo
anglo-francese che faceva il bello e il cattivo tempo in
quei paesi.
E quando paesi oppressi cercano
dei referenti per possibili lotte di liberazione non possono
guardare tanto per il sottile.In questo senso il " a suo
modo" socialista Bourghiba della Tunisia, ad
esempio, guardava con favore al Fascismo.
E proprio per questo molti paesi
arabi accolsero, dopo la seconda guerra mondiale, vari
esponenti ,specialmente nazisti, da loro.(La Siria, l'Egitto
di Nasser in cui, al Ministero della propaganda, lavorava il
numero due della propaganda nazista Johan von Leers,
divenuto poi Omar Amin von Leers).
Detto questo, e salvando appunto
la religione, sono contrario
alla presenza degli arabi in
Italia o comunque di cittadini di altri paesi che non siano
europei.E non per difendere la religione cattolica ,ma perchè
ognuno,a mio avviso, deve preservare la propria cultura e la
propria identità.
Conosco qualche camerata
italiano che è diventato musulmano.La cosa non mi interessa
più di tanto fin quando resta un fatto interiore suo.
Ma se un italiano musulmano
fosse ,nel contempo, un antifascista sarebbe un mio nemico
così come lo sono tanti milioni di italiani
antifascisti cristiani, cattolici e laici che siano.
Inoltre, tutti quegli immigrati
musulmani o meno, che partecipano , ad esempio, alle
manifestazioni di Rifondazione comunista, sono per me dei
nemici che vanno a rinforzare quel partito od altri ancora
con i quali non ho nulla a che spartire.
Dover lottare contro italiani,
figli di italiani, figli di italiani ancora a loro volta, è
già duro.Se a questi aggiungiamo anche non italiani che
vengono dall'estero, la cosa si fa ancora più dura.
Nè si può sperare che costoro
vengano da noi o si rivolgano a noi nella misura in cui noi
proponiamo che se ne devono stare a casa loro, dove
potrebbero usufruire di nostri aiuti.
E' già difficile poter enucleare
risposte politiche per noi e per gli italiani nella
situazione di minoranza in cui ci troviamo.Figuriamoci poi
risposte di politica estera che possono essere prese in
considerazione solo stando al governo.
Come privati cittadini,
invece, possiamo anche decidere, potendolo fare e avendone i
mezzi, di mandare un contributo
finanziario mensile a qualche
famiglia palestinese che se la passa veramente male oppure
ad altri.Sapendo, però, nel contempo, che nessun camerata
se la passa male.Altrimenti costui dovrebbe avere la
precedenza sullo straniero.
cordialmente,Borraccino
Chi dà credito alla versione
biblica dovrebbe sapere che gli ebrei e gli arabi sono
fratelli germani, essendo nati dallo stesso padre Abramo ma
da madri differenti.Dalla schiava Agar deriverebbero gli
arabi in quanto discendenti di Ismaele, figlio , per
l'appunto, di Agar e di Abramo.
Agar ed Ismaele, poi, sarebbero
stati abbandonati nel deserto da Abramo dietro richiesta
della di lui moglie quando quest'ultima, finalmente,
concepì un figlio.
Che le cose siano andate così o
meno l'interesse per noi è relativo.Possiamo dire, al
limite, che si tratta di una questione di famiglia tra arabi
ed ebrei e che, come tutte le questioni di famiglia
possono prendere una buona o una cattiva piega.Per il
momento assistiamo a quella cattiva.
Ma su questo episodio biblico si
incentra la tradizione antigiudaica degli arabi stando ai
tanti racconti che i vecchi facevano mentre seduti sotto le
tende narravano ai bambini
i loro racconti....
" E fra le dune venne alla luce
Ismaele, padre dei dodici figli che dovevano generare le
dodici tribù arabe.Ismaele del quale Dio disse: egli sarà un
uomo selvaggio e la sua mano si leverà contro tutti.E la
mano di tutti sarà levata contro lui..
La leggenda aggiunge che mai la
famiglia di Agar sarebbe esistita.Essa apparve agli occhi di
Abramo e della sua gente per un occulto disegno divino,
poichè Dio voleva che Abramo proteggesse la nuova stirpe che
doveva nascere dalla prediletta Agar.Ma il padre dei giudei
non seppe intendere la voce di Dio ed abbandonò la giovaneta
sulle sabbie senza misercordia.E se non fossero state le
gazzelle timide ed agili
e i veloci uccelli del
cielo,forse la grande madre del popolo arabo sarebbe morta
di stenti".
per approfondimenti:
Felice Bellotti:"Arabi contro
Ebrei in Terrasanta"- Umberto Marangoni editore- Milano
1939- XVII E.F.
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