La Musica
Alternativa
Tutto
cominciò tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni
70.In quegli anni la gioventù era nettamente divisa in “quelli
di destra” e “quelli di sinistra”. Si viveva nelle sezioni,si
lottava nelle strade…e sempre più spesso si moriva.
A
“sinistra”,l’allora PCI, capì l’importanza della musica come
veicolo per arrivare alle nuove generazioni e stanziò fondi
per favorire consorzi musicali,vere e proprie fucine di
tantissimi gruppi e cantautori che proprio così cominciarono
la loro carriera artistico-militante(da Guccini ai Nomadi,
passando per De Gregori, Bennato,Bertoli ecc..).Basti pensare
che nelle “feste dell’unità” un ruolo centralissimo era
riservato proprio ai concerti cui assistevano anche giovani
attratti solo dalle canzoni (che venivano trasmesse da tutti i
canali ufficiali di diffusione) e si trovavano per la prima
volta a contatto con simbologie che poi avrebbero accettato
come proprie.
A
“destra” invece,tutto partì dall’esigenza dei militanti (non
supportati dal partito) di avere una propria musica che
sostituisse i vecchi inni della RSI che cominciavano a stare
stretti,a non bastare più.
Precursori
di questa “ alternativa” furono certamente i cabarettisti del
“Giardino dei supplizi” una costola del “Bagaglino” ,ed in
particolare due dei suoi esponenti: Leo Valeriano e Pino
Caruso. Autore quest’ultimo della canzone “il mercenario di
Lucera” mentre il primo,in occasione di uno spettacolo al
teatro Olimpico di Roma di un’attrice comunista,nel febbraio
del 1967,salì sul palco e cantò “Berlin” una canzone d’accusa
contro il regime sovietico.
Nel 1973 si
formò il “ Gruppo padovano di protesta nazionale” che compose
in seguito la sua prima canzone “Nel suo nome” sull’uccisione
del miltante greco del FUAN Mikis Mantakas.Questo gruppo
prenderà il nome di “Compagnia dell’anello”e si segnalerà
negli anni come uno dei migliori gruppi di M.A. con la
pubblicazione nel 1978 del LP “Dedicato all’Europa”.Sull’onda
del gruppo padovano si affacciarono sulla scena nuovi autori.
A Roma si formarono gli JANUS che daranno vita nel 1977 al
primo vero disco ,un 45 giri intitolato “Tempo di vittoria”
distribuito dalla rivista fiorentina politico-satirica “la
voce della fogna”.A Milano l’anno precedente si erano formati
“gli Amici del vento” altro gruppo destinato a segnare la
storia di questo filone musicale.A Verona gli ZPM, che nello
stesso 1977 pubblicarono la storica MC “Una voce controvento”.
Anche i
cantautori non vollero esser da meno ed in pochi anni si
assistette ad un proliferare di artisti capaci chi più chi
meno di lasciare il segno.Tra i più importanti sicuramente
Michele di Fiò,Roberto Scocco,Fabrizio Marzi e Massimo
Morsello.
Tutto
questo fermento,non solo musicale, trovò un naturale sbocco
nell’organizzazione del primo Campo Hobbit,che si svolse a
Montesarchio,una località vicino Benevento.
Due giorni
dedicati ai dibattiti,alla cultura alternativa,alla grafica
alternativa e naturalmente alla musica. Una comunità si
incontrava per crescere insieme tracciando nuovi percorsi e
nuove prospettive. Si cercava di uscire dal ghetto.
In quella
stupenda cornice si esibirono i giovani gruppi come Compagnia
dell’anello, Janus,Nuovo canto popolare e cantautori come Di
Fiò e Fabrizio Marzi.
Il 1978 fu
in ogni caso un anno ricco di avvenimenti musicali per la
destra radicale.Michele di Fiò,autoprodusse il suo primo LP
“Ad un passo dal cielo”,il cantautore di Macerata Scocco,
“Uomo come sei?”,già autore,l’anno precedente,della MC “bella
scrittura”.<La voce della fogna>,attivissima,registrò una Mc
con il meglio del Campo Hobbit 2,che nel frattempo si era
tenuto a Rocca Scalegna,vicino Sulmona,con Amici del
vento,Massimino,Renato Coltella,Gianni Procida,Janus….
Sempre
nello stesso anno,2° MC per i veronesi ZPM “Gioventù e
libertà” ed esordio per il cantautore romano,Massimino, con la
mc “Per me e la mia gente”.Cominciarono a formarsi ovunque
gruppi che andavano ad infoltire le schiere del circuito
“alternativo”.Citiamo i padovani “Clessidra”,i napoletani
“Atellana” ed i romani “Messaggeri del sole”.I più attivi del
periodo erano sicuramente gli Janus che nel ’79 produssero Lp
“Al Maestrale” mentre nell’anno successivo il 45 “Pescatore di
sogni”.Questo entusiasmo si tradusse nell’organizzazione di
quello che può a ragione essere considerato il più bell’evento
di aggregazione giovanile della Destra Radicale:il Campo
Hobbit 3, a Castelcamponeschi. Migliaia di giovani accorsero
per ritrovarsi,raccontarsi, ed ascoltare coloro che suonavano
ormai le colonne sonore della loro esperienza militante.Fu un
grande successo ma a pochi giorni dal campo avvenne
l’imprevedibile.La strage alla stazione di Bologna infatti
segnò un vero e proprio spartiacque nella storia non solo
della M.A. Molti ragazzi costretti all’”esilio forzato”,altri
incarcerati…il cappio del si$tema pendeva sulla destra
radicale,proprio mentre questa si andava costituendo come
unica e vera alternativa ad Esso. Tutto “l’ambiente” subì il
colpo e d’un tratto tutto ciò che di bello era stato creato
sembrò svanire.Niente più raduni,niente più concerti,solo
tanta rabbia.In questo particolare periodo storico un ruolo
importantissimo svolsero i cosiddetti “traghettatori” che
contribuirono a mantenere acceso il lume.Oltre ai tanti che
spesso nell’anonimato proponevano nelle varie occasioni le
canzoni di tutti i più importanti gruppi,si segnalarono per
impegno e costanza:F.Mancinelli e Z.Alvise.
A metà
degli anni ’80 andava prendendo sempre più piede,anche in
Italia,un fenomeno che sicuramente contribuì a dare linfa
vitale e nuovi stimoli al circuito musicale alternativo. Si
formarono infatti le prime oi-band di skin-heads nazionalisti.
A Bologna i Rip-Off, dal Veneto Plastic Surgery e Nomina
Dresda, ad Aosta i Verde Bianco Rosso, mentre cominciarono a
fare le prime apparizioni due gruppi destinati a divenire tra
i più conosciuti e longevi: i Peggior Amico e gli
Intolleranza.
A Roma nel
1987 si era formata la DART(divisione artistica),un progetto
metapolitico per dare supporto alla scena musicale,ad opera
di un gruppo di giovani del Fronte della gioventù.La DART
produsse una fanzine “L’opera al nero” e cominciò ad
organizzare convegni e concerti.Il primo nel settembre dello
stesso anno si tenne a Roma con Intolleranza e i Verde Bianco
Rosso,in occasione del<raduno della Contea>,meeting annuale
del FDG romano.Ma l’iniziativa più importante di questa fine
degli anni ’80 è il concerto “Pensando ad un amico..”dedicato
al militante del FDG Alberto Giaquinto ,ucciso dalla Polizia.Si
esibirono per l’occasione oltre agli Intolleranza,i cantautori
Mancinelli ed Alvise.
Erano gli
anni dei <Ritorno a Camelot>, la scena skin si arrichì di
nuove importanti band fra tutti veronesi Gesta Bellica,i
vicentini Nervi d’acciaio ed infine nel 1993 i milanesi
ADL122.
Nel
frattempo il filone musicale “alternativo” cominciò a trovare
nuova linfa con la formazione di gruppi come i catanesi
“Diapason” ,i romani “Scogliere di marmo” e “Zona Abrasiva”,i
catanzaresi “Darko”,successivamente arrivarono i vicentini
Topi Neri.La musica alternativa sembrava vivere un nuovo
splendore confermata dalla formazione di uno dei gruppi che ne
segnerà il nuovo corso, i 270bis che ruotano intorno alla
figura carismatica del cantante Marcello De Angelis,già
autore in passato di diverse canzoni registrate con mezzi di
fortuna dal suo esilio di Londra,dalla quale continuavano ad
arrivare anche nuovi nastri del miglior esponente del filone
cantautorile Massimino.Ma la vera svolta si ebbe con la
nascita dell’etichetta musicale indipendente “Rupe Tarpea
Produzioni” che subito si segnalò con due eccellenti
produzioni; “L’isola della memoria” degli Hyperborea ed una
raccolta dal titolo “Tutti all’inferno” degli Intolleranza.Altre
ottime produzioni di quell’anno furono le MC di Topi neri
“Generazione 90” e dei Sopra le rovine.
Il 1996
vide l’esordio su vinile dei perugini Hobbit gia attivi dal
’94,e nello stesso anno sempre la RTP produsse quello che
resterà ancora oggi il CD più venduto nella storia della
musica alternativa “Punto di non ritorno” di un ispiratissimo
Massimo Morsello.Oramai il fenomeno della Musica alternativa
aveva trovato nuovo vigore,nuovi slanci e nuovi interpreti da
affiancare a coloro che erano usciti indenni dagli anni
70,come la Compagnia dell’anello e gli Amici del vento che nel
frattempo avevano sfornato nuove produzioni. Gruppi come gli
Junker di Roma,i Tempo Scaduto,Terre di mezzo,i fiorentini
Attacco Frontale,i bolognesi “Antica Tradizione” saranno
validissimi interpreti del rinnovato entusiasmo. Dalle ceneri
degli Intolleranza nasceranno altre due band-cult i “Londinium
SPQR” ed i “Sotto Fascia Semplice”. Da segnalare anche
l’attività di Gabriele Marconi ,un altro reduce di quegli
anni,autore di una delle canzoni più amate: “Piccolo Attila”.Alle
soglie del nuovo secolo la musica alternativa si presenta con
una schiera di gruppi di tutto rispetto. A fronte di qualche
defezione faranno seguito nuovi ingressi alcuni dei quali
eclatanti come quello dei romani de Roma ZetaZeroAlfa.Abbiamo
poi altri gruppi come gli Aurora,i DDT,i Delenda Carthago ,gli
Indole che rappresenteranno molto più che una lieta
sorpresa…..
Ma alla
fine che cosa ha rappresentato e cosa rappresenta ancora oggi
la M.A.?
Per dirla
con “Lorien” <…il più grande complesso,duraturo e macroscopico
esempio di cultura sommersa che l’Italia abbia mai conosciuto
nel corso di tutta la sua storia. Attraverso gli anni,1.200
canzoni,più di 150 gruppi o solisti,senza utilizzare in nessun
modo i consueti canali diffusionali e divulgativi. I prodotti
di Musica alternativa,pur diffusi in centinaia di migliaia di
esemplari e duplicati in numero incalcolabile,non sono mai
stati venduti in circuiti commerciali.Si è dunque assistito
col passare degli anni ad un gigantesco
passaparola,paragonabile solo alle tradizioni di cultura orale
di tempi remoti.
In pieno
secolo della comunicazione globale siamo pertanto di fronte ad
potente movimento di cultura sommersa che ho saputo unire due
generazioni.
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