Attentato a Verona
Una bomba da "clan malavitoso" che tanto ricorda quella al
Cutty Sark di mesi fa. Giovedì un presidio di solidarietà.
Giovedì ore 20:00. Piazza Bra a Verona si svolgerà un
presidio di solidarietà al sig. Alessandro Castorina.
Boato nella notte a Borgo Trento tra via IV Novembre
e via Isonzo. Il
titolare aveva espresso solidarietà agli arrestati in Volto
San Luca
Bomba esplode nel negozio dello skin
Attentato a Castorina, leader della Fiamma, con un ordigno
da professionisti
di Luigi Grimaldi
La violenza politica in città riesplode nella notte, nel
cuore di
Borgo Trento, con il boato di un ordigno che sventra la
saracinesca
del negozio di abbigliamento di Alessandro Castorina, leader
veronese
del movimento della destra radicale Fiamma Tricolore ed
esponente
storico della prima generazione di skinheads a Verona.
Nessuna rivendicazione finora, nessuna scritta lasciata sui
muri e
anche se la tecnica utilizzata e il tipo di bomba ricorda
gli
avvertimenti dei clan malavitosi specializzati in
estorsione, è invece
chiaro che questo è l'ennesimo episodio che avviene in un
clima
politico incandescente, un'escalation di atti di inciviltà
iniziata
nella notte del 17 luglio scorso dall'aggressione in Volto
San Luca,
quando una trentina di giovani di estrema destra ferirono
con cinghie
e un coltello due simpatizzanti dei centri sociali e presero
a calci
una delle tre ragazze che erano con loro.
La ricostruzione dell'attentato è affidata agli
investigatori della
Digos che ieri mattina hanno raccolto i frammenti della
bomba, un
contenitore di metallo pieno di chiodi ed esplosivo. A
grandi linee
dovrebbe essere andata così: alle tre di notte l'attentatore
(o più
persone) si avvicinano alla saracinesca chiusa che di via
Isonzo (il
negozio fa angolo con via IV Novembre) e, attraverso le
maglie, infila
l'ordigno con una miccia accesa, collocandolo in basso, sul
marmo
della vetrina.
Poi ha tutto il tempo di allontanarsi. La bomba esplode e
provoca uno
squarcio nella saracinesca lungo una trentina di centimetri
e largo
una quindicina. La lamiera si apre come il coperchio di una
scatoletta
di latta. Ma la potenza dell'ordigno provoca danni
soprattutto verso
l'interno del negozio. Il vetro antisfondamento si sposta e
si
frantuma, gli infissi di metallo vengono trapassati in due o
tre punti
dalle schegge. Una buca il vetro, entra nel negozio con la
velocità di
un proiettile e perfora un pannello di legno della vetrina
dove sono
esposte alcune felpe.
Fino a ieri mattina dell'attentato non si sa nulla. Nessun
abitante
(anche se è probabile che qualcuno abbia sentito il boato)
chiama la
polizia subito dopo aver sentito l'esplosione. Del fatto che
la
vetrina del negozio è in frantumi se ne accorge un
commerciante della
zona che passa al mattino presto per andare ad aprire il suo
esercizio. Conosce Castorina e lo chiama al telefono per
avvisarlo.
Quando il leader della Fiamma arriva davanti alla vetrina
capisce che
non s'è trattato del solito danneggiamento. Stavolta è
qualcosa di
più. «Hanno alzato il tiro perché sono ritenuto il simbolo
dell'estrema destra a Verona», dice, «e fino a quando certi
siti sulla
rete Internet continueranno a definirmi in una determinata
maniera,
questi sono i risultati». Estraneo all'aggressione in volto
San Luca,
conciliante subito dopo la notizia delle lesioni riportate
dai due
esponenti dei centri sociali (ha condannato le violenze, ha
rivolto a
loro e agli arrestati la sua solidarietà), Castorina adesso
vuole una
sola cosa: «Mi auguro che, come è accaduto per l'aggressione
in volto
San Luca, il consiglio comunale condanni questo episodio e
dia
solidarietà a chi lo ha subito. E spero che la stessa linea
sia tenuta
dalle forze democratiche che fanno le sfilate contro il
fascismo».
Gli investigatori della Digos hanno avviato le indagini e
questa
mattina consegneranno la relazione al sostituto procuratore
Giovanni
Benelli. Sulla vetrina sfondata sono state rilevate anche
alcune
impronte digitali che saranno confrontate con l'archivio
della polizia
scientifica. L'ordigno usato (e non la bomba carta) fa
pensare che
l'attentato sia opera di esperti di esplosivi.
DUE MESI DI TENSIONE
L'episodio a Borgo Trento è l'utlimo di una preoccupante
serie. Notte
tra il 16 e il 17 luglio scorso. Una trentina di ragazzi di
estrema
destra feriscono due militanti dei centri sociali in volto
San Luca. È
l'inizio di un'estate critica sul versante della violenza
politica a
Verona. Cinque giovani vengono arrestati e sono ancora in
carcere con
le accuse di concorso in lesioni gravi. Il 23 luglio,
durante una
manifestazione organizzata dal centro sociale La Chimica per
protestare contro l'aggresione e il fascismo, cento giovani
incappucciati (contrastati dagli organizzatori che hanno
sfilato
correttamente con cittadini ed esponenti di altre forze
politiche)
provocano danni ad alcuni esercizi commerciali e fanno
esplodere una
bomba carta contro un negozio in via Roma. La Digos filma
tutto e poi
consegna una relazione alla magistratura.
Il 31 luglio, il centro sociale La Chimica all'ex asilo di
Borgo
Venezia subisce un attentato incendiario alle prime luci
dell'alba. Le
fiamme vengono spente prima che raggiungano il tetto e la
maggior
parte della struttura comunale è salva. Finora le indagini
non hanno
portato all'identificazione degli autori.
- Le reazioni
La condanna della destra «Ma questo è terrorismo»
La reazione della destra all'attentato a Castorina non s'è
fatta
attendere. Alessandro Cavallini, portavoce della Fiamma
Tricolore, ha
detto che «in città c'è un clima d'odio ormai evidente».
«Noi
contrastiamo», ha spiegato, la logica degli opposti
estremismi e non
vogliamo avere problemi di questo tipo con nessuno. Mi
auguro che
adesso si adotti una linea dura per scoprire i responsabili
senza
usare il criterio dei due pesi e delle sue misure».
Anche il movimento di estrema destra Forza Nuova ha espresso
«assoluta
ed incondizionata solidarietà a Castorina per il vile
attentato
subito». «Noi non ci piegheremo alla logica della
criminalità e, se da
un lato pretendiamo la chiusura del centro sociale,
dall'altro
ribadiamo con forza che i nostri veri nemici non sono questi
delinquenti da quattro soldi, ma quel sistema che li
foraggia e
incoraggia nelle loro battaglie a favore di nomadi e
clandestini».
Enzo Passarin del Veneto Fronte skinheads ha parlato di
«atto terroristico».
Il consigliere comunale di An Luca Bajona ha affermato che a
Verona
«mentre la violenza di destra è sporadica e occasionale,
quella di
sinistra preoccupa e va presa sul serio perché si manifesta
con
attentati con esplosivi». Bajona ha ricordato gli incendi
alle sedi
dei Ds e spera che la questione sia presa sul serio
«soprattutto dalla
procura». «Non si capisce perché, per esempio», ha concluso
Bajona,
«sull'occupazione di stabili nessuno dice o fa nulla». (l.g.)
da: l'Arena - 13 settembre 2005
CADONEGHE 11-06-05
Astensione dal referendum!
Il Movimento Sociale di Cadoneghe invita la
cittadinanza ad astenersi alle votazioni referendarie sulla
fecondazione assistita. Riteniamo che il referendum non sia il
metodo corretto per decidere a livello istituziona su
determinati argomenti, quali la vita, e riteniamo che le
tematiche trattate nel referendum portino a un degrado del
significato di vita e della famiglia tradizionale, unica base
per una vera società sana. I BAMBINI NON SONO ZUCCHINE!!!
|
Comunicato del coordinatore
Regionale del Veneto del M.S.I.-F.T.
LEGGI>>> |
Comunicato del vice segretario
nazionela Roberto Bevilacqaua
LEGGI>>> |
Dichiarazione di voto del
segretario Nazionale del M.S.-Fiamma Tricolore,
Luca Romagnoli
ASCOLTA>>> |
|
Questo articolo del Sole 24 Ore spiega tre
cose importanti:
1 -
In Europa non è obbligatorio, per le merci importate da paesi
extra-UE, l'indicazione del paese di origine;
2 -
Gli intelligentissimi politici che sono a capo del Parlamento
Europeo hanno il DUBBIO se sia utile o meno istituire
l'obbligo di tale indicazione per tutte le merci importate in
Europa;
3 -
Tali intelligentissimi individui hanno istituito un sondaggio
via internet per sapere da imprese e da privati se sia utile
istituire questo obbligo. Il problema è che questo sondaggio è
sconosciuto penso a chiunque.
Siccome la mancata indicazione del paese
d'origine può comportare alcuni spiacevoli effetti come:
-
comprare carne che si pensa italiana invece è
thailandese e ha il morbo della mucca pazza (è successo, anche
recentemente, a Milano);
-
comprare medicinali con il marchio CE pensando
siano europei invece sono cinesi (CE sta anche per "China
Economy", ci hanno clonato il marchio);
-
comprare frutta e verdura che si pensa
coltivata in un agriturismo toscano invece è un prodotto OGM
canadese;
-
comprare vestiti anche di marche famose che si
pensano fatti in Italia (e si paga per questo uno zero in
più)invece sono stati prodotti nelle Filippine da bambini di
nove anni;
Per questo e per tanti altri motivi di morale,
etica, politica, economia, ho ritenuto di inviarti il link al
sondaggio in modo che, se vuoi, puoi dire la tua opinione in
merito al Parlamento Europeo che, anche sulla base di questo
sondaggio, deciderà se istituire l'obbligo di indicare la
provenienza delle merci sui beni importati in Europa.
Se la cosa ti interessa particolarmente, ti
chiedo anche di farlo girare il più possibile, perchè scade
il 30 aprile.
http://europa.eu.int/yourvoice/forms/dispatch?form=401&lang=IT
ROMA 21-03-05
Attentato incendiario contro
la sezione di Acca Larenzia:
colpito un simbolo
Questa notte è stata incendiata la porta della
sezione della Fiamma Tricolore di Acca Larenzia.
La polizia
scientifica ha rilevato gravi danni alla porta d’ingresso
della sezione, limitati dall’attivazione del sistema
antincendio.
Gli investigatori hanno inoltre sequestrato le
cassette delle telecamere del Comune di Roma.
Sembra essere tornati indietro di
qualche decennio quando le competizioni elettorali venivano
condizionate e avvelenate dai procedimenti giudiziari e dagli
attentati.
Ma questa volta non cadremo nei
tranelli del potere.
E’ sintomatico come a pochi
giorni dall’esclusione della Lista Alternativa Sociale dalle
competizioni regionali nel Lazio, puntuale arrivi un attacco
contro le nostri sedi, tentando di gettarci di nuovo in una
guerra senza quartiere, in classico stile democristiano.
Noi non cadremo però in questa
nuova strategia della tensione. La tecnica degli opposti
estremismi questa volta non funzionerà.
Per troppi anni il potere ha
mantenuto saldi i propri privilegi giocando sporco e cercando
di buttare il confronto politico in altre direzioni.
Prima l’esclusione elettorale
della nostra lista, poi questi attentati, il sistema sta
tentando con ogni mezzo di escluderci dalla politica italiana,
tentando di spingerci verso un nuovo scontro generazionale.
Noi non siamo più disposti ad
essere carne da macello per i professionisti della politica e
quindi invitiamo anche tutti i nostri avversari politici a non
cadere in questo sporco gioco.
Invitiamo tutti i nostri
militanti a tenere alta la guardia da qui alle prossime
elezioni politiche del 2006. In questo arco di tempo le
provocazioni e le tentazioni diventeranno più pesanti, quindi
diventa necessario una grande capacità di mobilitazione e di
maturità.
Alternativa
Sociale oggi rappresenta l’unica opposizione alla dittatura
bipolare, quindi il nemico numero uno di questo sistema.
La Federazione romana
della
Fiamma Tricolore
CADONEGHE 19-03-05
Cadoneghe sostiene il camerata Ferdinando
Francescon
Alle prossime elezioni regionali del Veneto, la
sez. di Cadoneghe del M.S.I.-F.T. sostiene il camerata
Ferdinando Francescon, candidato nel cartello elettorale:
"Alternativa Sociale".
Alcuni dati:
|
NOME |
FERDINANDO (DETTO
NANDO) |
COGNOME |
FRANCESCON |
ETA' |
49 ANNI |
PROFFESSIONE |
LIBERO PROFESSIONISTA |
TITOLO DI STUDIO |
LAUREA IN SCENZA
POLITICHE |
|
|
Accanto al simbolo scrivi
FRANCESCON
|
Elezioni Regionali - Domenica 3 e Lunedì
4 Aprile 2005 |
L'uomo che lotta non muore mai! Aiutaci a
difenderti, vota per te, votando per lui!
ROMA 06-03-05
III
Congresso nazionale del movimento giovanile del
M.S.I.-Fiamma Tricolore
Al 3° congresso nazionale del movimento
giovanile del M.S.I.-Fiamma Tricolore è stata approvata la
mozione di Giovine Italia, la quale è esplicata nella seguente
lettera del portavoce di Giovine Italia:
Comunicato stampa
Roma, 7 marzo 2005
Ieri a Littoria si è svolta la 3
assemblea dell’ organizzazione giovanile del M.S.I. - Fiamma
Tricolore.
Per prima cosa vorremmo
ringraziare tutti quei camerati che hanno percorso molti più
chilometri di noi per essere presenti a questo appuntamento e
in particolar modo il camerata Giulio, persona squisita e
molto propositiva.
E’ stato molto importante stare
insieme, conoscerci e confrontarsi.
Chi temeva la “calata dei
barbari” è rimasto deluso.
L’assemblea si è svolta nel
massimo rispetto e nella partecipazione più totale.
Unico obiettivo il rilancio
dell’organizzazione giovanile della Fiamma Tricolore.
Si è parlato di moltissime cose,
molte delle quali sono state rinviate al prossimo Congresso
nazionale del gruppo giovanile che dovrebbe svolgersi entro la
fine di maggio.
Ma veniamo al nocciolo.
Queste le decisioni più
importanti:
Una nuova struttura provvisoria
che traghetti il movimento e un nuovo e sintetico programma
politico.
Fino al Congresso sono state
azzerate tutte le cariche.
Ci saranno solo 4 coordinatori
nazionali (Nord-ovest, nord-est, centro e sud) che avranno il
compito di riorganizzare la dirigenza del movimento. Quindi
nominare tutti i responsabili regionali e provinciali ed
arrivare al Congresso con una dirigenza già attiva.
Ma ora passiamo al programma
politico, che è stata la parte più importante ed interessante.
La gioventù della Fiamma
Tricolore ha deciso di stringersi intorno a 7 punti, da ieri,
chiamati “i 7 punti di Littoria”.
1. Laicità e anticonfessionalità
dello Stato.
2. Sovranità ed identità
nazionale.
3. Antiamericanismo.
4. Europa nazione.
5. Lotta all’immigrazione.
6. Stato sociale e
socializzazione.
7. Per una scuola ed
un’università di popolo e nazionale.
Insieme ai punti, il gruppo
giovanile ha deciso di ribadire, la propria appartenenza
storica, politica e culturale al programma fascista di San
Sepolcro e a quello della Repubblica Sociale Italiana.
Tutte le decisioni ed il
programma politico sono stati votati, nel rispetto reciproco e
con la voglia di fare il bene del partito e del suo movimento
giovanile.
Tutte le altre decisioni (cambio
nome e simbolo, sotto-organizzazioni, segretario ecc.) sono
state rinviate al congresso.
“Nei
momenti felici di una Nazione i giovani ricevono gli esempi,
in quelli difficili, li danno!”
Il domani appartiene a noi !
Il portavoce della GIOVINE
ITALIA
Giuliano Castellino
CADONEGHE 08-01-05
Solidarietà del MSFT e del Fronte della
Gioventù Cadoneghe con Paolo di Canio.
Giovedì 6 Gennaio 2005 si è tenuto allo stadio
Olimpico il derby, tra le due società sportive, Roma – Lazio.
La partita ha visto vincitrice la squadra laziale: da
segnalare l’ottima prestazione del bianco-celeste Di Canio. Al
termine della partita si sono svolti i consueti festeggiamenti
che hanno visto il bomber laziale salutare la curva nord (dove
erano presenti gli Ultras laziali) con il braccio teso…
insomma: un perfetto saluto romano. Subito sono scattate le
indagini della Digos e della Figc. Le dinamiche dei fatti
sinceramente non ci interessano e ciò che ci interessa ancor
meno è il fatto che un calciatore saluti romanamente i suoi
tifosi: ciò che veramente ci indigna è il clamore, la rabbia e
la condanna. Certo, il gesto può non essere condiviso, ma
rimane solo un gesto isolato di brevissima durata, fatto tra
l’altro in un momento in cui l’adrenalina dovuta alla vittoria
è alta. Sulle pagine dei giornali nazionali e durante i
telegiornali si sentono e leggono frasi del tipo “dovrà
rispondere di apologia del fascismo”, “è un gesto ignobile” e
altro ancora… tutti a gridare “al lupo al lupo”! Tutto questo
francamente è vergognoso!!! Specialmente se si pensa che
questi benpensanti della politica tacciono di fronte a città
devastate, a espropri proletari e intimidazioni varie
perpetrate dalla estrema sinistra (anche negli stadi, vedi la
tifoseria Granata e romana) e condannano così aspramente una
persona per un saluto romano… Ci sembra giusto e doveroso
ricordare che non meno di 3 giorni fa, a proposito del Di
Canio, s’è detto che ha vinto il titolo europeo di fair
play per un suo bellissimo gesto di sportività sul campo
di gioco, quando giocava in Inghilterra. Prima tutti lo
ritenevano un bravissimo ragazzo: ora, dopo il “salutaccio”,
viene dipinto come un delinquente! Questo deve far
indignare, questo è vergognoso! Ancora oggi, in Italia,
stato che si professa democratico, le persone vengo perseguite
per le loro idee! Ogni giorno gente colpevole solo di pensarla
in maniera diversa dal sistema viene perseguita, in un clima
denso di reati, come incitazioni alla violenza, rapine,
devastazioni di attività pubbliche e private, aggressioni. La
Polizia non ha proprio nulla a cui pensare di meglio oltre
che a Di Canio?!? Che si occupi delle migliaia di immigrati
che delinquono sul nostro paese! Che si occupi dei terroristi
nostrani. Che si occupi del Brigatismo Comunista che
insanguina l’Italia!!! Compatrioti: l’Italia sta sempre più
naufragando, e consentitecelo: non è solo colpa del cavalier
Berlusconi, ma è colpa di questo sistema corrotto, consumista
e tiranno che imprigiona la gente in gabbie invisibili e che
sopprime chi cerca di aprire queste prigioni! Il Movimento
Sociale Italiano – Fiamma Tricolore e il Fronte della Gioventù
di Cadoneghe sono solidali con il calciatore Paolo Di Canio.
Camerateschi saluti
Riccioni Norberto responsabile di Cadoneghe
M.S.I.-F.T.
Riccioni Carlo responsabile di Cadoneghe del
F.d.G.
Vicenza,
24-12-04
Presidio del M.S.F.T. a Vicenza
Venerdì 24 dicembre 2004 si è tenuto a Vicenza
un presidio contro l'euro e “l’Europa delle banche”.
All’iniziativa erano presenti una gruppo di militanti del
Fronte della Gioventù di Padova ( con una delegazione di
Cadoneghe) , Bruno Cesaro, già candidato alla carica di
sindaco di Padova per la Fiamma alle scorse elezioni di
Giugno, i camerati della sezione vicentina e Piero Puschiavo -
leader del V.F.S. e coordinatore regionale del M.S.I.-Fiamma
Tricolore. Il volantinaggio si è svolto nella massima
tranquillità (quasi in un clima festoso qualcuno oserebbe
dire), forse dovuto alla damigiana di vino in bella vista sul
banchetto e i pandori e panettoni offerti ai passanti. Da
sottolineare l’impegno di Piero Puschiavo, che sta
dimostrando giorno per giorno la serietà e la determinazione -
che l’hanno sempre contraddistinto - in questa sua
“avventura”. Siamo sempre più convinti che il partito ha
acquisito, con l’ingresso del Sig. Puschiavo, un valore
aggiunto notevole: speriamo che sempre più iniziative vedano
uniti il Capo del V.F.S. e la Fiamma Tricolore in Veneto, e
che questa alleanza sprigioni una nuova luce che dia maggior
forza alla lotta che da decenni portiamo avanti in nome della
Patria.
Il domani appartiene a Noi.
Cadoneghe 28-12-04
Mozione Castellino
La sezione di Cadoneghe, del Fronte della
Gioventù, appoggia in pieno la mozione del camerata Castellino
responsabile della sezione romana di "Acca Larenzia",
presentata al congresso nazionale. I punti principali della
mozione sono questi:
-Nessun accordo con la C.d.L.
-Espulsione dal partito per chi propone e
lavora per realizzare alleanze con la C.d.L.
-Rifondare l'organizzazione giovanile del
partito
-Cambiare il nome, a livello nazionale,
dell'organizzazione giovanile con "Giovane Italia"
-Riscrivere il regolamento nazionale del gruppo
giovanile
Roma 11/12-12-04
IV congresso nazionale del M.S.I. Fiamma
Tricolore
Lo scorso 11/12-12-04 si è tenuto, a Fiuggi, il
IV congresso nazionale del M.S.I. Fiamma Tricolore che ha
visto la riconferma a segretario nazionale del partito On.
Luca Romagnoli. Il congresso ha visto anche la partecipazione
di Piero Puschiavo, leader del Veneto Fronte Skinhead, il
quale è stato nominato anche membro della Segreteria Nazionale
e confermato alla carica di responsabile della regione Veneto
del M.S.I. Fiamma Tricolore. Vincenzo Galizia responsabile
nazionale dell'organizzazione giovanile del partito ha dato le
dimissioni.
Luca Romagnoli
Padova 28-11-04
Congresso provinciale del M.S.I.-Fiamma
Tricolore
Oggi, 28/11/04, si è tenuto il congresso provinciale del M.S.I.-Fiamma
Tricolore, in località Due Carrare presso il locali del
ristorante Angirè. II congresso ha visto anche la
partecipazione di una delegazione del "Veneto Fronte Skinheads",
capitanata da Piero Puschiavo, coordinatore per la regione
Veneto della Fiamma Tricolore, e del vice segretario Nazionale
Fabrizio Taranto. Gli argomenti trattati durante il congresso
si sono incentrati sulla mozione presentata dal responsabile
cittadino di Padova Bruno Cesaro, il quale si è candidato alla
carica di Segretario Federale. Il congresso ha visto anche la
ricandidatura del federale uscente Stefano Tuzzato. Dopo
animate discussioni si è arrivati alla votazione che ha visto
la vittoria di Bruno Cesaro con il 70% dei voti.
Bruno Cesaro
PADOVA 01-06-04
Aggressione al Fronte della Gioventù
Lo scorso
1 giugno,
verso le ore 21,30, Andrea Cesaro (Segretario Provinciale de
Fronte della Gioventù), Marco Sevarin (Resp. prov.le
Avanguardia Studentesca) e Alessandro Petterlin (militante del
FdG), sono stati aggrediti da 40 teppisti dei "centri sociali"
a colpi di casco e bastoni, durante una distribuzione di
volantini e materiale propagandistico nelle cassette della
posta. Tutti e tre riportano contusioni al volto e al capo.
Questo è il vero volto dei "pacifisti anti-globalizzatori"
che, nei fatti, aggrediscono vigliaccamente l'unico autentico
antagonismo nazional-popolare con lo stile collaudato
dell'antifascismo militante. Ai tre ragazzi del Fronte della
Gioventù vanno la solidarietà e gli auguri di una pronta
guarigione da parte del Segretario Nazionale del Movimento
Sociale Fiamma Tricolore, Luca Romagnoli, del Segretario
Nazionale di FdG, Vincenzo Galizia, e da tutta la comunità
militante, nella certezza che non saranno tali vili azioni a
fermare e tacitare la sola voce di dissenso contro un sistema
corrotto e complice.
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