Husqvarna
450: il ballo della debuttante
Certe
volte la realtà può essere meglio del
sogno. A volte capita che per una serie di coincidenze fortunate riesci a
realizzare il tuo desiderio di sempre. E quale esperienza più bella per un
fuoristradista se non poter presenziare allo sviluppo di un nuovo progetto? La
norma del resto, spinge in questi casi tecnici e collaudatori delle Case a
nascondersi, per provare in tutta tranquillità le varie soluzioni di un
percorso evolutivo. Ma a volte il miracolo succede, spesso sotto forma di una
telefonata che ti avverte che la prova ci sarà: il test del primo prototipo della TC 450
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Sicuramente
una bella anteprima, ma sotto un certo punto di vista niente di inedito,
perché mica è la prima volta che Motociclismo riesce ad arrivare per
prima. Ma le sorprese non sono finite, il contatto per la prova è
direttamente con Corrado Maddii, team manager della squadra corse
ufficiale Husqvarna. Ecco le sue parole: "Bartolini
viene qui domani a provare la 450. Finalmente iniziamo lo sviluppo e
se tutto funziona come deve, Andrea potrebbe usare la nuova moto prima
della fine del mondiale o al Cross delle Nazioni. Sai, fino ad oggi
Bartolini aveva fatto solo qualche giro con la 250 e la 400, ma a lui
interessa soprattutto la sorella maggiore, perché è
dalla 450 che nascerà la moto per correre nel mondiale del prossimo
anno."
Per
Maddii è un fatto normale, uno dei tanti impegni di una carriera vissuta
a sviluppare e migliorare moto. Il suo aiuto ha fatto nascere e nate e
sviluppare molte moto italiane, e anche qualcuna straniera, come Beta,
Aprilia, Gilera, Cagiva, KTM, e ora Husqvarna. Bartolini invece è proprio
un ragazzino, entusiasta e curioso come un cadetto. Noi stiamo timidamente
in disparte, l'accordo prevede una semplice presa di contatto, qualche
giro da fare su una moto che è un
esemplare unico, arrivato in Toscana praticamente senza ricambi. |
Una rottura grave al motore, o un danno al telaio non si tradurrebbero
in una sosta del test, ma nell'interruzione totale degli esperimenti per qualche
giorno. Andrea comunque comincia a inanellare giri con buon ritmo, lasciando
solo perdere i salti tripli più impegnativi. Qualche breve sosta per piccole
regolazioni e qualche parola con Maddii.
Vedere
in azione esperti del loro calibro è uno spettacolo
nello spettacolo, le valutazioni le si ascoltano senza volere, tanta è
l'informalità della situazione. La moto è chiaramente un prototipo
ancora da definire e sgrezzare nella messa a punto. Soprattutto se a
provare la TC questa è per uno dei piloti più veloci ed esigenti del
mondo, ma la Husqvarna al suo campione piace già tantissimo di ciclistica. Con
conseguente aumento del ritmo ed ennesima dimostrazione di esperienza e
talento. Tanto che dopo neanche una mezza giornata passata a inanellare
giri, Bartolini comincia a girare su tempi consueti e abituali alla
vecchia Husqvarna. |
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La cosa che impressiona
è la facilità di adattamento a una moto
completamente diversa, quasi rivoluzionaria rispetto alla precedente:
disinvolto nella guida in piedi, senza evitare necessariamente le buche
peggiori, a fine giornata Bartolini ha già in mano la situazione. Il prossimo
esame sarà sulla sabbia del nord Europa, per verificare la moto su un terreno
ancora più impegnativo. Per ora, nonostante i 40°, il nuovo corso Husqvarna sembra iniziato sotto i migliori auspici.
Il clima è di festa ma rilassato: per i gran festeggiamenti si aspetta di
salire sul podio. Come di tradizione.
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