Come
è dura l'avventura
Ma
nel momento in cui il nostro super manico si rende di essersi portato
dietro un caso umano, inizia a essere gentile e a dare pure consigli:
"Se la moto ti scappa da tutte le parti, è perché ci stai sopra
come un sacco di patate. Guardami: ho sempre il peso caricato al posto
giusto al momento giusto. Se sono in rettilineo sto in piedi, carico le
pedane e tengo il peso all'indietro, guardando 50 metri davanti alla
ruota; quando vedo una curva, già da molto prima devo avere ben chiaro
come entrarvi e in quale punto fare perno; in staccata accentuo la postura
in piedi all'indietro, ma quando inizio la curva porto velocissimo il peso
avanti, mi siedo sul tappo del serbatoio, piazzo il piede interno sul
suolo a fare perno; il mio sguardo a quel punto è già al rettilineo
successivo. |
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La
curva la inizio larga e la finisco stretta, tiro a me il manubrio, faccio
pressione sulla pedana con il piede esterno, accelero e, se a quel punto
la moto scoda, sarà solo di aiuto per chiudere la curva!"
Ma tutta questa saggezza non
spiega comunque il perché lui arrivi a 100 km/h su una serie di solchi di
fango duro e ci passi come sul velluto mentre noi, praticamente da fermi
ci ritroviamo a terra senza neanche rendercene conto.
Nonostante
tutto qualche miglioramento lo si riesce a fare,
anche se le espressioni del viso del nostro "istruttore" ci
confermano che lo stile non deve essere dei migliori. La situazione è
infatti destinata a precipitare nuovamente. Questi primi trenta chilometri
non erano che un assaggio, ora siamo di fronte al temibile Fosso di Varzi
e vedendolo, il primo pensiero che ci viene, è cercare di capire cosa ha
spinto la Grande Manetta a portarci in un posto così, se nel primo
percorso è apparso chiaro che siamo dei brocchi?? Finora,
come già detto, la differenza
stava solo nella velocità, ma qui si entra nel campo della sopravvivenza,
cosa che per il bravo pilota significa dover portare parecchie moto a
spalla. Lui è comunque gentile, spiega cosa ci aspetta: "La prima
rampa è tosta, andate su decisi" e parte, non si capisce bene dove,
perché il bosco fittissimo è fittissimo. Si sente il suo quattro tempi
rantolare disperato sempre più in alto, ma è impossibile capire dove. La
montagna di sopra è in pratica verticale e il sentiero vi si addentra
senza mezzi termini. Il nostro bravo pilota è sempre più carico, mentre
racconta che qui è passato il Campionato Italiano di Enduro. E prima di
ripartire le sue parole sono, su decisi, e seguendolo in quella tempesta
di sassi che è la salita, la moto sembra galleggiare per un po', ma
all'improvviso siamo di nuovo fermi. C'è un gradino alto più di un metro
a sbarrare la strada, ma lui è passato! |
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E
puntuale arriva la seconda lezione
di guida: "Arrivate sotto l'ostacolo decisi, impennate portandovi
verso il serbatoio e, quando la ruota anteriore è passata, senza chiudere
il gas piazzate le gambe in cima al gradino e vedrete che la ruota
posteriore passerà anche lei!" A quel punto, da normalissimo pilota
di tutti i giorni è normale che per la testa passino i più svariati
pensieri, del tipo "ma perché non sono rimasto a casa?".
Appresa la teoria, il primo tentativo è uno schianto contro la roccia, al
secondo tentativo la ruota anteriore passa, ma la moto si sbarazza ben
presto del conducente, con la nostra guida che fortunatamente la tiene per
la ruota anteriore. Recuperata la moto con immaginabili fatiche, con il
morale sempre più a terra, la gita prosegue. Il resto del Fosso è un
rettilineo a buche e gradini che bene o male si riesce a fare da soli, ma
al prezzo di decine di cadute, con l'avviamento a pedale pronto a
impegnare per intere mezz'ore. |
Le
braccia diventano dure come marmo, ogni caduta porta via le energie
residue e impedisce di essere lucidi e freschi sugli ostacoli successivi,
così si finisce col cadere di nuovo. Fino quando il giro, finalmente
finisce.Tornati tutti uguali non sappiamo più come porci e cosa pensare
nei confronti del Professionista. È un santo o un deficiente? Certo ci ha
dato aiuto morale per tutto il giro però è anche lui che ha voluto
portarci in questa avventura pazzesca! E poi, come ci giudicherà lui?
Domande che hanno trovato risposta quando poco tempo dopo ci ha raccontato
che nel nostro ultimo giro, a un certo punto avevamo girato a destra,
quando il percorso del campionato Italiano girava invece a sinistra. |
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Spiegazione
seguita prontamente dall'invito, "ci andiamo?" …..ma allora
questo non ha capito niente! |
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