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Franz Brentano (1838 -1917)
scheda provvisoria
Per Brentano il compito della filosofia è
l'analisi dei fenomeni psichici in quanto
modo efficace per mostrare e spiegare la
verità e la falsità del conoscere.
Tuttavia egli si differenzia in modo decisivo
dagli psicologi, in particolare da Wundt
e da Fechner, che annettevano una importanza
esclusiva allo studio dei fenomeni fisici
e dunque fondavano la loro scienza psicologica
unicamente sull'osservazione e l'esperimento.
Brentano distingue tra fenomeni psichici
e fenomeni fisici ed afferma che oltre ad
una psicologia fisiologica, esiste una psicologia descrittiva o "psicognosia",
intesa soprattutto come disciplina filosofica.
I fenomeni psichici, o atti psichici, si
differenziano da quelli fisici poer il fatto
che sono "intenzionali", cioè diretti
ad uno scopo consapevole. Ogni atto volto
a rappresentare, a giudicare, esprimente
attrazione o repulsione emotiva, è caratterizzato
dal fatto che
nello stesso mentale del soggetto è presente
l'oggetto, ricordato od intuito.
Questa autonomia della sfera psichica da
quella fisica, che non dovrebbe tuttavia
portare ad una netta separazione, ebbe sicuramente
una profonda influenza su Sigmund Freud,
che seguì le lezioni di Brentano.
Contrariamente a quanto potrebbe apparire
da questa rivendicazione di autonomia degli
elementi psichici e mentali, Brentano non
fu un idealista, ma fu anzi fortemente critico
nei confronti delle posizioni speculative
dell'idealismo tedesco.
Iniziò la sua attività filosofica muovendo
dalle posizioni di Trendelenburg, e quindi
da un rinnovato interesse per la filosofia
di Aristotele, e su questa base si orientò
per un lavoro di rifondazione della filosofia
come scienza rigorosa, fondata sull'analisi
dell'esperienza e sullo studio del linguaggio
con il quale la descriviamo.
Brentano è in questo senso ed a buon diritto
da considerarsi come un precursore della
fenomenologia di Edmund Husserl e della psicoanalisi
di Sigmund Freud.