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Larga è la foglia, strettissima la via, anche se la centri di testa, non sarai più fortunato di chi perde la testa
di Guido Marenco

 


La suprema saggezza rischia allora di diventare follia? Ecco una cosa che "non so". Come fa un matto a sapere di essere pazzo? Da Liezi si può imparare che l'identico comportamento una volta riesce e un'altra no. Ma, si può imparare di più. Ovvero che anche mutando i comportamenti il risultato è lo stesso. Se sfiga dev'essere, sfiga sarà! Un saggio letterato aveva abbandonato il mondo e si era ritirato sui monti. Il suo nome era Niu Que. Scendendo a valle, si imbattè in un gruppo di briganti che gli portarono via tutto: bagaglio, denaro e viveri. Essendo un grande santo, privo di attaccamento ai beni terreni, non oppose resistenza. Anzi, dopo esser stato derubato, si allontanò cantando gioiosamente. Stupiti per l'insolito comportamento, i banditi lo rincorsero per chiedergli conto. Ricevettero la classica risposta del santo sprezzante le ricchezze mondane. Nelle loro menti primitive si accese un link. Saggio equivale a legge e ordine. "Se costui va spifferare alle autorità che esiste una banda come la nostra, siamo fritti." Così uccisero Niu Que.
Venuto a conoscenza della storia - non si sa come, ma fa lo stesso - un onesto padre di famiglia di nome Yan riunì il parentado per sentenziare: «Se vi capitasse di incontrare dei briganti, non comportatevi come quel Niu Que che viveva sui monti!»
Un giorno, un fratello minore di Yan si trovò alle prese con dei banditi. Cercò di resistere ma, ebbe la peggio. Anziché rassegnarsi alla perdita, li rincorse per supplicarli di restituirgli i suoi averi. I briganti gli fecero notare che, lasciandolo in vita, si erano mostrati generosi."Ma ecco che ci corri dietro, e presto le nostre tracce sarranno note a tutti. " Di qui l'inevitabile conclusione: "cosa ha a che fare la generosità con il dao del brigante?" Sicché i banditi uccisero il malcapitato fratello minore di Yan.

Non è finita. In Liezi si incontra l'altra faccia della parabola del buon samaritano: il brigante samaritano. Un uomo castigato e timorato, di quelli che rifiutano di contaminarsi con i cibi impuri, viaggiando per lande desolate, stramazzò al suolo per lo sfinimento. Lo soccorse un brigante e gli diede da mangiare. Accortosi da chi gli veniva l'aiuto, il nostro purissimo devoto della dieta della suprema conoscenza, aduso a cibarsi di nuvole ed a bere rugiada, ebbe una reazione viscerale di rifiuto, cercò di vomitare, non vi riuscì, ed infine soffocò nella sua celestiale purezza.

Ancora: un pastore perse una capra e si disperò. Chiamò aiuto, e molti si misero alla ricerca della capra smarrita. Ma non riuscirono a trovarla. Mastro Yang Zhu sentenziò che da ogni via si diramano troppi sentieri, come si fa a trovare quello preso dalla capra? (dedicato a coloro che credono di aver compreso la parabola del "buon pastore" e si fanno pastori di anime prima di aver imparato la via e la geografia, o più semplicemente, i sentieri che abitualmente seguono i caproni e le caprette.in territori ed ambienti sconosciuti.)

C'i sarebbe dell'altro, di tutto e di più, da raccontare ma, il mio spot su Liezi finisce qui. Larga è la foglia, strettissima la via, anche se la centri di testa, non sarai più fortunato di chi perde la testa.!

E' giunto il momento di occuparsi di Mastro Mo. Una "diramazione" del "pensiero cinese" di estremo interesse.

(continua)

gm - gennaio 2012