La suprema saggezza rischia allora di diventare
follia? Ecco una cosa che "non so".
Come fa un matto a sapere di essere pazzo?
Da Liezi si può imparare che l'identico comportamento
una volta riesce e un'altra no. Ma, si può
imparare di più. Ovvero che anche mutando
i comportamenti il risultato è lo stesso.
Se sfiga dev'essere, sfiga sarà! Un saggio
letterato aveva abbandonato il mondo e si
era ritirato sui monti. Il suo nome era Niu
Que. Scendendo a valle, si imbattè in un
gruppo di briganti che gli portarono via
tutto: bagaglio, denaro e viveri. Essendo
un grande santo, privo di attaccamento ai
beni terreni, non oppose resistenza. Anzi,
dopo esser stato derubato, si allontanò cantando
gioiosamente. Stupiti per l'insolito comportamento,
i banditi lo rincorsero per chiedergli conto.
Ricevettero la classica risposta del santo
sprezzante le ricchezze mondane. Nelle loro
menti primitive si accese un link. Saggio
equivale a legge e ordine. "Se costui
va spifferare alle autorità che esiste una
banda come la nostra, siamo fritti."
Così uccisero Niu Que.
Venuto a conoscenza della
storia - non si
sa come, ma fa lo stesso
- un onesto padre
di famiglia di nome Yan
riunì il parentado
per sentenziare: «Se
vi capitasse di
incontrare dei briganti,
non comportatevi
come quel Niu Que che viveva
sui monti!»
Un giorno, un fratello minore di Yan si trovò
alle prese con dei banditi. Cercò di resistere
ma, ebbe la peggio. Anziché rassegnarsi alla
perdita, li rincorse per supplicarli di restituirgli
i suoi averi. I briganti gli fecero notare
che, lasciandolo in vita, si erano mostrati
generosi."Ma ecco che ci corri dietro,
e presto le nostre tracce sarranno note a
tutti. " Di qui l'inevitabile conclusione:
"cosa ha a che fare la generosità con
il dao del brigante?" Sicché i banditi
uccisero il malcapitato fratello minore di
Yan.
Non è finita. In Liezi si incontra l'altra faccia della parabola
del buon samaritano: il
brigante samaritano.
Un uomo castigato e timorato,
di quelli che
rifiutano di contaminarsi
con i cibi impuri,
viaggiando per lande desolate,
stramazzò
al suolo per lo sfinimento.
Lo soccorse un
brigante e gli diede da
mangiare. Accortosi
da chi gli veniva l'aiuto,
il nostro purissimo
devoto della dieta della
suprema conoscenza,
aduso a cibarsi di nuvole
ed a bere rugiada,
ebbe una reazione viscerale
di rifiuto, cercò
di vomitare, non vi riuscì,
ed infine soffocò
nella sua celestiale purezza.
Ancora: un pastore perse una capra e si disperò.
Chiamò aiuto, e molti si misero alla ricerca
della capra smarrita. Ma non riuscirono a
trovarla. Mastro Yang Zhu sentenziò che da
ogni via si diramano troppi sentieri, come
si fa a trovare quello preso dalla capra?
(dedicato a coloro che credono di aver compreso
la parabola del "buon pastore"
e si fanno pastori di anime prima di aver
imparato la via e la geografia, o più semplicemente,
i sentieri che abitualmente seguono i caproni
e le caprette.in territori ed ambienti sconosciuti.)
C'i sarebbe dell'altro, di tutto e di più,
da raccontare ma, il mio spot su Liezi finisce qui. Larga è la foglia, strettissima
la via, anche se la centri di testa, non
sarai più fortunato di chi perde la testa.!
E' giunto il momento di occuparsi di Mastro
Mo. Una "diramazione" del "pensiero
cinese" di estremo interesse.
(continua)
gm - gennaio 2012 |
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