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I
idea, termine con il quale si indica l'oggetto di una intuizione intellettuale o di una visione. L'antica teoria delle idee di Platone si basava su di una ipostizzazione (vedi sotto ipostatizzare), cioè sull'attribuire un'esistenza sostanziale ad un concetto astratto, nel caso specifico a quella del sommo bene. Nella teoria platonica, le idee (perfette) sarebbero le cause, e le cose del mondo (imperfette), non sarebbero che copia delle idee.
Aristotele criticò la dottrina platonica, ritenendo che l'essenza delle cose non possa essere disgiunta dalla cosa stessa in cui un'idea prende forma, essendo l'oggetto materiale un'unione di materia e forma, hýle e morphé.
idealismo, propriamente ha senso parlare di idealismo a partire da Platone e dalle successive scuole neoplatoniche. Ma l'idealismo cui in genere si fa riferimento oggi è quello tedesco, sorto in Germania nell'Ottocento ad opera di Fichte, Schelling ed Hegel. Mentre nel linguaggio comune si considera "idealista" un individuo che cerca di realizzare un ideale, quindi un come dovrebbe essere e non è, nel linguaggio filosofico si intende per idealismo sia una dottrina come quella di Platone, la quale sarebbe idealistica anche rispetto al senso comune, sia una dottrina come quella hegeliana, che invece è iperrealistica. Ciò che è, è anche razionale, ed è vano inseguire la chimera del dovrebbe essere. Per un chiarimento delle posizioni di Hegel vedi.
ideologia, un complesso di idee, spesso organizzate in una visione sistematica del mondo, in particolare quello politico e sociale, cioè delle civiltà umane. Ogni ideologia contiene inevitabilmente elementi di falsa coscienza (vedi), come denunciato dallo stesso Marx, il quale a sua volta diede però vita ad un'ideologia, quantomeno sia rispetto ai suoi seguaci più fanatici, ma non sempre conseguenti, - i marxisti-leninisti - i quali non avevano alcuna remora ad usare il termine ideologia comunista per definire la loro posizione, sia rispetto ai suoi critici più feroci. Le ideologie sono state fenomeni tipici del tardo Ottocento e del Novecento, che è stato anche il secolo del loro tramonto nel sangue, dopo due guerre mondiali ed un lunghissimo periodo di guerra fredda. Tra le ideologie si possono distinguere quelle considerate giustamente totalitarie, come il comunismo marxista-leninista, i nazionalismi, il fascismo ed il nazismo, e quelle solo parzialmente totalitarie o, perfino, per nulla totalitarie. Le dottrine liberiste, espressione di un liberalismo ispirato al darwinismo sociale e di un estremismo individualista sono altrettanto ideologiche del comunismo e del fascismo, anche se non possono essere tacciate di totalitarismo se non per il fatto che la loro applicazione ha portato ad una globalizzazione a senso unico, ad esclusivo vantaggio delle grandi holdings multinazionali e dei signori della finanza mondiale.
Il termine ideologia aveva all'inizio un significato positivo. Per A. Destutt de Tracy, che coniò il neologismo nel 1796, ideologia significava scienza delle idee in senso positivo, al pari della scienza della natura, una scienza senza vizi e pregiudizi metafisici, o di tipo psicologista.
idiografico, termine utilizzato da W. Windelband per indicare l'ambito delle scienze dello spirito aventi per oggetto il fatto singolo nella sua irripetibilità. Venne usato in opposizione a nomotetico (vedi)
illocutivo, nella terminologia del filosofo del linguaggio J. L. Austin, una componente distinta dell'atto linguistico. Quando diciamo: "ti prometto", noi compiamo un atto che può essere realizzato solo tramite il linguaggio.
illuminismo, poderoso movimento culturale, scientifico e filosofico del '700, caratterizzato da una potente ripresa della fiducia dell'uomo nei propri mezzi e nelle proprie possibilità. Furono eminenti illuministi i francesi Voltaire, Rousseau, Diderot e D'Alembert, i tedeschi Wolff e Kant, alcuni inglesi, lo scozzese Adam Smith, gli italiani Genovesi, Muratori, Verri e Beccaria.
immanente (vedi)