Marco Porcio Catone Uticense

18 aprile 2002
Egr. sig. Giulio De Florio,
da parecchio tempo seguo nel tuo sito le tue ricerche e finalmente mi sono decisa ad affidarmi ai tuoi studi, ho questa moneta che non riesco a risalire (neanche cercando nei siti da te suggeriti per altri casi), non so neanche se e' una moneta di tua competenza spero tu possa aiutarmi. La moneta raffigura una testa sul davanti e un angelo seduto con braccio proteso sul retro. Misura 13 mm di circonferenza ed e'grossa 1 mm, sembra essere d'argento (praticamente sicura) il peso purtroppo non lo so, spero che tu riesca a risalirci lo stesso. Allego immagine scanarizzata. Ringrazio infinitamente già da ora.
Anna
fig. 1
Roma, 14.5.2002


Cara Anna,
la moneta di fig. 1 viene così descritta dal Sydenham al n° 1054 del suo trattato sulla  monetazione repubblicana (v. bibliografia):

Quinario 47-46 a.C.
D. Giovane, con la testa volta a destra, incoronata con foglie d'edera (1)
R. Vittoria seduta a destra sorregge patera e ramo di palma; in esergo 
Bordo perlinato.

Secondo Crawford (v. bibliografia), il personaggio rappresentato sul dritto è Libero, il dio che fa prosperare la vite, l'equivalente romano di Dioniso. Dalla leggenda del dritto si desume il nome del funzionario di zecca, Marcus (Porcius) Cato (si notino le due lettere AT unite a formare un monogramma), Propretore, mentre sul rovescio si rileva il nome del personaggio femminile, Victrix, la dea della Vittoria (anche qui il gruppo TR unito a formare un monogramma).
Il Marcus Porcius Cato di questa moneta sarebbe, secondo Sydenham, quel Catone Uticense, discendente del più famoso Catone il Censore (234-149 AC.), nato nel 95 a.C., tribuno della plebe nel '62 che, animato da ideali di libertà, era stato dapprima avversario sia di Cesare che di Pompeo. Nel '54 era stato nominato propretore. Allo scoppio della guerra civile aveva aderito al partito pompeiano, sempre cercando di far rispettare la legalità e impedire inutili crudeltà. Aveva seguito Pompeo in Oriente e, alla morte di questi, era passato in Africa ove aveva cercato di organizzare la resistenza contro Cesare. Sconfitto, aveva preferito il suicidio alla resa. Morì ad Utica (città poco a nord di Cartagine) nel 46 a.C., per la qual cosa gli rimase il nome di "Uticense".
Non era politicamente corretto che un repubblicano, seguendo le orme di Cesare (che per primo lo aveva fatto), apponesse il suo nome su una moneta (di norma i monetieri si facevano propaganda richiamando il nome di un antenato illustre, mai il proprio); l'Uticense aggirò l'ostacolo attraverso il riconio di una moneta battuta una quarantina prima da un suo omonimo. Alcune piccole differenze distinguono tuttavia il riconio dall'originale che recava sotto la testa del dritto una lettera latina o una greca o un numero o un simbolo, com'è il caso della seguente moneta del 93-91 a.C., tratta dal sito internet http://www.elsen.be/vp70/ror385_461.htm (lots 425-444) in cui il segno sotto il collo è dato da una spiga:

La serie completa di queste emissioni monetarie comprendeva anche un nominale più alto, il denario, che recava sul dritto l'immagine della Libertas. 
Sul sito Internet, http://www.cgb.fr/monnaies/vso/v09/gb/monnaiesgbf35d.html è esposta una bella immagine di questo quinario che riproduco in forma rimpicciolita:

Nello stesso sito sono disponibili indicazioni sul valore d'asta della moneta, dettagliate informazioni di carattere storico e anche un'immagine del denario della stessa serie. (2)

Veniamo infine alla tua moneta. Purtroppo le indicazioni che mi hai fornito sono sufficienti a catalogarla ma non ad autenticarla. Mancano, ad esempio, le indicazioni sulle caratteristiche fisiche da confrontare con quelle del campione in vendita presso il sito francese sopra segnalato (13 mm, 2,05 g., peso teorico 1,98 g.) e poi l'immagine non è un granché. Tuttavia un'anomalia la riscontro sulla tua moneta ed è quel semicerchio presente al di sopra della "M" nella leggenda del dritto. Non lo ritrovo altrove. Una prova che potresti fare è quella di accostare la moneta ad una calamita che, come sai, non attrae l'argento presente nel tondello della moneta originale.
Ti saluto cordialmente.
Giulio De Florio

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Note:
(1) Il serto d'edera è appena riscontrabile nei tre cerchietti sulla testa.
(2) Per la serie monetale in argomento puoi consultare anche i seguenti siti internet:


 

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