Un quadrante romano di bronzo |
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29.12.2001
Gentile Sig. De Florio,
rev. grazie ancora per la competenza e serietà che ha messo a disposizione per l'identificazione della moneta in mio possesso. Le volevo porre altre domande inerenti sempre questioni numismatiche: esiste un mercato e quindi una valutazione economica della moneta romana che possiedo? Sono frequenti i casi di esemplari unici, visto che, confrontando le immagini da Lei spedite con la mia moneta, risulta essere lo stesso tipo per caratteristiche ma diversa per il conio? Può portarmi a conoscenza di quali sono e dove sono conservate le collezioni numismatiche più importanti che includano soprattutto le monete italiane più antiche? Grazie e auguri. P.P. |
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Roma, 29.12.2001
Egregio signore,
si, esiste un mercato per le monete antiche, esistono negozi che le vendono e le acquistano, aste di monete, libri che forniscono valori indicativi per le monete, come il catalogo del Montenegro, relativo alle monete coniate sotto l'Impero. Utili informazioni sul valore possono acquisirsi entrando in possesso delle basi d'asta e dei relativi cataloghi, disponibili nelle biblioteche o nei negozi di libri vecchi. Ciò premesso, nel concreto bisogna distinguere, se si vuole vendere e si dispone di una collezione di monete di pregio, vale la pena pensare alla vendita all'asta, rivolgendosi magari a qualche casa di livello internazionale, altrimenti bisogna rivolgersi ai negozi di numismatica, nel qual caso però il prezzo lo fanno i commercianti. Per acquistare, si può partecipare alle aste (se ne tengono anche in Italia - v. in proposito il sito della rivista di numismatica http://www.cronum.com/) o rivolgersi ai commercianti. Navigando su Internet è possibile reperire altre utili informazioni riguardanti le collezioni e le aste. Sul mio sito web ho appena inserito delle pagine riguardanti l'argomento; v. in proposito: http://digilander.iol.it/moneteromane/siti_web/siti.html . Le collezioni numismatiche più importanti d'Italia si trovano al Palazzo Massimo a Roma (dove è conservata e in parte esposta la più famosa e importante, raccolta dall'ex re d'Italia, Vittorio Emanuele III), presso i Musei di Bologna, Milano, Napoli, ecc.. A Londra c'è una collezione completa di monete antiche presso il British Museum; i cataloghi ad essa relativi costituiscono la base per tutti gli studi di numismatica, disponibili per la consultazione presso le biblioteche universitarie e a Roma presso la Biblioteca Nazionale. Non mi è chiara l'osservazione da lei fatta riguardo alla sua moneta: essa non costituisce un esemplare unico e si tratta di una moneta coniata, come lo erano quelle coeve destinate alla circolazione e al commercio con i greci d'Italia meridionale i quali, essendo più evoluti dei popoli italici contemporanei, producevano le loro monete esclusivamente per coniazione. Attorno agli inizi del 2° secolo a.C., la coniazione prese il posto della fusione anche presso i Romani. Per la valutazione della sua moneta, la prego di far riferimento alla precedente corrispondenza (v. "Un quadrante romano di bronzo") La saluto cordialmente. Giulio De Florio |
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