ANTONINO PIO |
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24.12.2001
Le invio la foto di una moneta
romana (presumo asse) abbastanza deteriorata (diam. 27 mm; peso 9 g). Vorrei
conoscere l'esatta catalogazione (testi su dritto e rovescio, figure, anno
di coniazione) e se possibile un'esatta riproduzione o fotografia dei due
esemplari.
rev. La ringrazio molto e le invio un cordialissimo saluto. Claudio |
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fig. 2 |
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Roma, 29.12.2001
Caro Claudio,
premesso che ho colorato in rosso le parti abrase della leggenda della tua moneta, eccone di seguito riportata una prima descrizione/ricostruzione: D.
. Testa di Antonino Pio laureata a destra.
Il Cohen (v. bibl.
nota(3)) segnala l'esistenza di due monete con caratteristiche di affinità
alla tua, classificandole, C446 e C533. Entrambe aggiungono però
alla leggenda del dritto, "AVG", sicché la suddetta leggenda andrebbe
letta "ANTONINVS AVG PIVS PP TRP COSIII"; la seconda aggiunge un "LIBERT"
nell'esergo del rovescio.
In considerazione che il dritto della tua moneta è comune a svariate serie monetali che differiscono solo nel rovescio, per tua comodità, riporto in fig. 2, il dritto di cui dispongo, afferente ad un'altra moneta, la BMC rep. 1622, comunque identico alla tua e il rovescio della BMC rep. 1633 sopra citata. Il Cohen data la moneta 140÷143 d.C. . Il Mattingly ipotizza invece come probabile la data del 143÷144. In realtà 143 d.C. è la data della seconda acclamazione (IMP II) di Antonino Pio e quindi rappresenta il limite ante quem la moneta non può essere stata coniata. Ti saluto cordialmente. Giulio De Florio Note:
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