Nerone e il Porto di Ostia

3.1.2002
rev.
Caro Giulio, ti chiedo notizie su questa particolare moneta raffigurante Nerone di 30 mm. e dal peso approssimativo di 27 g.; in special modo di fugare dubbi sull'autenticità dato che non sono riuscito a classificarla.
Ti chiedo inoltre una stima.
Cordiali saluti
Giulio 
fig. 1
fig. 2
fig. 3
Roma, 5.1.2002
Caro omonimo,
a giudicare dal negativo dell'immagine di fig. 1 (più intelligibile del positivo), mi pare di poterne interpretare così la leggenda del dritto:

ove, con lettere rosse, ho evidenziato le parti abrase e ricostruite sulla base della ricerca bibliografica. Se questa ipotesi è esatta, il segno orizzontale sovrastante, in quartultima posizione, andrebbe interpretato come ciò che resta di una "I" molto larga, per il resto abrasa. D'altro canto tertium non datur, "la sostituzione di "IV" con "III" mi sembra assai poco probabile.

Ciò premesso, seguendo la traccia del Cohen (v. nota(1)), la moneta di fig. 1 può essere così descritta:

Sesterzio del peso di  27 g. e diametro 30 mm.
D. Testa di Nerone laureata a destra. IMP NERO CLAVD CAESAR AVG GERM PM TR P XIV  PP 
R. Cinta muraria del porto di Ostia; in alto un faro sormontato dalla statua di Nettuno; in basso il Tevere sdraiato, che sorregge un ramo e un delfino; all'interno 7 navi.

Il Mattingly (v. nota(2)) ne dà una diversa lettura, in quanto scorge sulla parte sinistra del tondello un molo porticato  a forma di falce, una figura che sacrifica  ad un altare ed un edificio all'estremità; sulla destra frangiflutti o scivoli, in alto una statua su colonna a base circolare che, volta a s., sorregge con la s. uno scettro; in basso Nettuno, nudo eccetto che per un mantello, reclino a s. che sorregge con la d. un timone e con la s. un delfino; sette navi al centro della scena.

Al fine di dare maggiore concretezza alla descrizione, in fig. 2 ho riportato un disegno tratto dal Cohen che riproduce uno dei tanti coni che di questa moneta furono fatti da parte dei monetieri di Nerone, tra loro diversi per piccoli dettagli (come il numero delle navi nel campo del rovescio, le leggende del dritto e del rovescio, la disposizione della testa del dritto, volto a d. o a s., ecc.). In fig. 3, riporto la foto di uno dei tipi suddetti, tratta dal volume in nota (3).

Come notazione generale, mi pare opportuno aggiungere che i sesterzi di Nerone con il tipo del Porto di Ostia, conservati al British Museum e descritti dal Mattingly, avevano un peso compreso tra 24,75 e 29,84 g e un diametro compreso tra 34,29 e 35,56 mm. Il peso medio del sesterzio di Nerone era di 26,97 g (zecca di Roma) e 26,26 g (zecca di Lugdunum). La data TRP XIV si riferisce ad una coniazione avvenuta tra il 66 e il 68 d.C.

E veniamo alle conclusioni e a ciò che differenzia la moneta di fig. 1 da quelle descritte in letteratura:

  1. le immagini del dritto e del rovescio sono piuttosto rozze;
  2. non ho trovato una sola moneta che associ al tipo del rovescio (il porto di Ostia), la leggenda del dritto "IMP...." ;
  3. la moneta è priva di entrambe le leggende che sul rovescio dovrebbero trovare posto sul bordo, in alto ed in basso, a meno che non siano abrase (ma perché entrambe, contemporaneamente?);
  4. è inspiegabile il motivo per cui la nave raffigurata al centro del rovescio non presenti l'usura da sfregamento delle altri navi;
  5. il peso della moneta è comparabile con quello delle monete originali ma il diametro no;
  6. quelle macchie bianche, di incerta origine, lungo il profilo della testa di Nerone sono assenti nel rovescio.
Mi pare che gli elementi sopra indicati depongano a sfavore dell'autenticità della moneta.
Quanto al valore del conio autentico, posso solo dirti che il Montenegro attribuisce ad uno dei tipi del porto di Ostia (ma non so dirti se e in che misura la valutazione sia estendibile anche agli altri), nella classe "R3" di rarità [v. nota(4)], il valore di 9/3,5/1,2 milioni (prezzi 1988), a seconda del grado di conservazione, splendido, bellissimo, molto bello.

Ti saluto cordialmente.
Giulio De Florio


Note:
(1)Henry Cohen- "Description historique des monnais frappées sous l'empire romain"- vol. I
(2)"A catalogue of the Roman Coins in the British Museum" - vol. I di Harold Mattingly ed. 1976
(3)La moneta greca e romana - ed. Bretschneider
(4)La scala di rarità del Montenegro parte da "C" (Comune), prosegue con "NC" (Non Comune), "R" (Raro), "R2" (molto rara), "R3" (rarissima), "R4" (estremamente rara), "R5" (conosciuta in pochissimi esemplari), "UNICO"  (se ne conosce un solo esemplare)

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