Antonio e Cleopatra

13.05.2001
rev.
Caro Giulio,
scusa se solo ora mi rifaccio sentire. Solo ora infatti ho potuto scannerizzare la moneta, ti invio quindi le immagini delle 2 facciate. L'ho anche fatta pesare con una bilancia elettronica di precisione ed il peso risultante è di 4 gr. precisi, mentre il diametro misura 2 cm. Grazie per avermi prestato ancora attenzione, aspetto tue notizie.

fig. 1

 

fig. 2
Caro amico,
ritorno sull'argomento della moneta di Antonio e Cleopatra, da te sollevato in una corrispondenza precedente (v. pagina appropriata), quando ancora non eri in grado di disporre di immagini originali e degli altri elementi significativi (peso e diametro). Sullo stesso tema mi aveva interpellato anche Gianni, altro lettore di questa rubrica (anche qui, v. pagina appropriata).
  • In figura 1 ho riprodotto, in formato ridotto, le immagini che mi hai inviato, mentre in fig. 2 ho riportato un'immagine della moneta, tratta dal testo "Roman Coins" di D. R. Sear che per altro riproduce un'immagine tratta da un testo fondamentale per la monetazione imperiale, quello di Sydenham, "The Coinage of the Roman Republic - ed. Spink & Son Lmt 1952 - Plate 29 1210".

  • In sintesi la moneta del Sydenham può essere così descritta:

    Antonio e Cleopatra. AR denario, contorno perlinato, zecca in movimento con M.Antonio.
    D. ANTONI ARMENIA DEVICTA - testa nuda di Antonio a destra, a sinistra tiara armena;
    R. CLEOPATRAE REGINAE REGvM FILIORUM REGVM -  Busto di Cleopatra diademato e drappeggiato a destra, gioielli sui capelli, a destra prua di nave.

    Dunque ecco cosa rilevo a proposito della tua moneta che la rende diversa dal campione di riferimento riportato in bibliografia:

    1. una piccola differenza in più, nel diametro (20 mm contro i circa 18 mm del S.) e nel peso (4 g. contro i 3,86 g. dello standard dei denari);
    2. una macchia rossastra dinanzi al volto di Antonio che sembra alludere alla presenza di materiale diverso dall'argento;
    3. alcune rilevanti differenze di stile, come l'assenza della prua di nave, una base del collo di Antonio troppo cilindrica, i capelli di foggia diversa, alcuni caratteri della leggenda diversamente sagomati, il naso di Cleopatra dritto, anziché curvo, e altre piccole differenze che tu stesso potrai osservare.
    Per altro rilevo una straordinaria sovrapponibilità tra le sagome dei tondelli della tua moneta e di quella di Gianni per la quale la spiegazione più semplice è che si tratti di riproduzioni moderne, tratte da una stessa matrice. 
    Questo è quanto mi sento di dirti con tutti i limiti che derivano dal fatto che il mio interesse è rivolto al messaggio delle monete, piuttosto che al collezionismo. 
    Giulio De Florio
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