1.4.2001
Caro Gianni,
per una singolare coincidenza,
mi sono di recente dilungato su questa moneta quando ho risposto ad un
lettore della rubrica che mi aveva interpellato (clicca qui
per
visionare la pagina) . Mi pare dunque superfluo ritornare sugli aspetti
storici precedentemente illustrati, mentre ritengo opportuno richiamare
la tua attenzione sugli elementi che seguono:
-
innanzi tutto il peso: la tua
moneta ha un peso doppio di quello canonico. E' ben vero che, prese due
monete dello stesso conio, non ne troverai una con il peso canonico; qui
però lo scostamento è davvero notevole;
-
scorgo sul dritto della moneta,
tracce di verderame, mentre l'originale, in argento, non avrebbe dovuto
averne;
-
noto poi alcuni particolari
che differenziano la tua moneta da quelle pubblicate da Michael H. Crawford
in Roman Republican Coinage - ed. Cambridge University Press 1974 - vol.
II foto 543/1 - fig. LXIV) o da Edward A. Sydenham in The Coinage of the
Roman Republic - ed. Spink & Son Lmt 1952 - Plate 29 1210):
-
i profili dei personaggi un
po' diversi;
-
il drappeggio al di sotto della
testa di Cleopatra che termina con una strana "Y"
rovesciata, mentre nell'originale la "Y"
rovesciata è una curva che si collega senza soluzione di continuità
con la parte posteriore del drappo;
-
il nastro dietro la testa di
Cleopatra è molto scostato dal collo;
-
la moneta è consunta
sull'orecchio e la faccia di Antonio, mentre le leggende e il rovescio
presentano rilievi perfetti;
-
esistono in circolazione falsi
antichi (ad esempio monete con l'anima vile) e moderni (in passato una
fabbrica di dolciumi regalava delle riproduzioni di monete antiche).
Ecco, qui mi fermo e lascio
a te le conclusioni, anche perchè qualsiasi illazione sarebbe estranea
agli scopi puramente divulgativi di questa rubrica.
Ti saluto cordialmente
GDF |