Un quinario di C. Fundanius
5.9.2002
Salve sig. Giulio è la seconda volta che le scrivo per un suo parere, ho una moneta che sicuramente è romana ma non riesco a capire che tipo è. Sembrerebbe un vittoriato o piuttosto un mezzo vittoriato perchè pesa 1,7 g. .
Quale può essere il suo valore visto che il mezzo vittoriato fu coniato solo saltuariamente?
La ringrazio moltissimo e complimenti per il sito, a presto.

fig. 1

fig. 2

fig. 3

fig. 4
Roma, 18.9.2002
Caro Lettore,
il Vittoriato era diverso, sul rovescio della moneta  compariva la Vittoria alata che incorona il trofeo, non il prigioniero in ginocchio con le mani legate dietro la schiena e poi il Vittoriato non fu più coniato dopo il 150 a.C.. Il mezzo Vittoriato, prodotto in modo sporadico, ebbe vita ancora più breve e cessò attorno al 187 a.C. (v. Sydenham ).

La sua moneta è quindi qualcosa di diverso. Mi pare avvicinarsi di più a quella che Sydenham così descrive:

(S 583) Monetiere: C. Fundanius (c. 100÷97 a.C.) "classe di rarità 3" (1)
Quinario d'argento (2).
D. Testa di Giove a d., laureata; lettera sulla sinistra oppure lettera accompagnata da uno, due o tre punti (3).
R. Vittoria in piedi a destra che sorregge un ramo di palma con la mano sinistra mentre con la destra incorona un trofeo ai piedi del quale è inginocchiato un prigioniero Gallo con le mani legate dietro la schiena. Sulla destra, dal basso in alto, la leggenda C.FVNDA (4); Q in esergo (5).

A titolo di confronto riporto in fig. 3 e 4 il quinario di confronto, pubblicato all'indirizzo internet del Numismatische Bilddatenbank - Katholische Universität Eichstätt:
http://62.138.42.66/nbe/zeig.FAU?sid=73E9697F14&DM=1&IND=5&IPOS=326/2+/+S.+328

Facendo una ricerca all'interno del sito internet:
http://www.amnumsoc.org/search/
e cliccando su "search by field", impostando poi i parametri di ricerca come segue:
Material: ar
Record contains: fvnda
è possibile visionare le caratteristiche di 8 monete della stessa tipologia della Sua.
Per il momento non ho trovato una valutazione di questa moneta, più recente di quella riportata nel catalogo del Sear (35 lire sterline del 1982).

Veniamo ora alla questione dell'autenticità.
Il peso da lei indicato è compatibile con quello del quinario originale. Il problema è invece rappresentato dalla lega metallica di cui non mi ha fornito le caratteristiche ma che, così a occhio, non sembra argento. E poi l'altra grossa anomalia è che non vedo tracce di leggenda sul dritto e sul rovescio della moneta.
Le suggerisco di verificare che la lega non contenga materiale ferromagnetico, notoriamente incompatibile con l'argento. A questo scopo basta che accosti la moneta ad una calamita.

La saluto cordialmente.
Giulio De Florio
 



Note:
(1) Livello di rarità  3 = "common", in una scala in cui 10 è il livello più alto "of the greatest rarity".
(2) Il quinario, nominale uscito di circolazione attorno al 172 a.C., fu ripristinato dalla lex Clodia in una data imprecisata, probabilmente attorno al 97 a.C.. Il Crawford indica però una data diversa (101 a.C.). Il peso medio dei quinari di C. Fundanius, ritrovati nel ripostiglio di Sustinenza, era di 1,91g (v. Crawford - nota 1, pag. 595).
(3) La lettera serviva a registrare l'emissione.
(4) Il Crawford (RRC 326/2) fa notare la presenza sul rovescio di questa moneta, accanto al trofeo, di un "carnyx", richiamo alle vittorie di Mario sui Cimbri e sui Teutoni.
(5) "Q" è il segno del valore.
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