Tito e il Colosseo
Roma, 9.1.2004
Scusate se vi disturbo, sono un appassionato delle monete romane, recentemente mi hanno fatto vedere questa moneta di Tito con diametro di 3.7mm e pesa 30g dicendo di averla trovata a mare.questa moneta di colore ramato con incrastazioni nere se la ingrandisce la può notare, è sprovvista di marchio SC. Facendola vedere ad un numismatico mi ha detto che poteva essere un falso dell'800 altri che è una buona moneta.lei che ne pensa? Distinti saluti.
Roma, 13.1.2004
Egregio Lettore, 
in occasione del completamento del Colosseo1, Tito organizzò dei giochi memorabili ed emise una moneta che il RIC non stenta a definire come la più interessante del regno, che reca sul dritto l'immagine del sovrano nelle vesti di generale vittorioso, le cui gesta sono state coronate dalla pace, mentre sul rovescio porta l'immagine a volo d'uccello dell'anfiteatro flavio. Ma sono alcuni particolari architettonici marginali a rendere la moneta ancor più interessante ai nostri giorni: la costruzione che sulla moneta di figura appare sulla destra che rappresenta un'ala della domus aurea neroniana e la "Meta Sudans", la fontana che recenti scavi hanno riportato alla luce tra il Colosseo e l'arco così detto di Costantino2. Di questa moneta, un sesterzio, coniata dalla zecca di Roma si conoscono le seguenti emissioni e varianti:
  1. la prima emissione fu ordinata da Tito nel periodo 80-81d.C. e, catalogata dal Cohen come C4003 e dal Mattingly come BMC1904, viene da questi così descritta:
    • D. Tito togato, a capo scoperto, seduto a sinistra su una sedia curule, sorregge un ramo con la mano destra estesa ed un rotolo (?; sic) con la sinistra; sulla sinistra uno scudo ovale ed un elmo, di lato una corazza (?; sic), sulla destra due scudi ovali e due aste.  IMP T [CAES] VESP AVG P M TR P P P COS VIII5. S C a sinistra e a destra nel campo;
    • R. il Colosseo, con la facciata vista dall'esterno e la parte posteriore vista dall'interno; facciata costituita da una base sormontata da quattro piani - il primo formato da cinque archi vuoti, il secondo da sei, tutti contenenti delle statue (i tre centrali collegati mostrano all'interno una quadriga e due figure che si fronteggiano), il terzo con sette statue, il quarto con sette riquadri  contenenti globi, quadrati, ecc. Il retro mostra un piano superiore, con dieci palchi contenenti spettatori, un secondo piano semicircolare pieno di spettatori e sotto una cavea piena di spettatori con un arco al centro e delle uscite alla destra e alla sinistra. A sinistra del Colosseo un obelisco posto su una base ("Meta Sudans"), a destra parte di un edificio porticato a due piani. Senza leggenda. Si veda in proposito l'immagine in bianco e nero del solo rovescio offerta dal sito internet: http://www.romancoins.info/VIC-Buildings.html;
  2. una variante di questa emissione, catalogata come RIC110, è identica come tipologia alla prima emissione, tranne che la Meta Sudans si posiziona a destra del Colosseo mentre l'edificio laterale a sinistra.6 Si veda in proposito l'immagine a colori ancora una volta offerta dal sito citato al punto 1 precedente;
  3. la seconda variante, catalogata BMC191, è identica alla prima emissione, ma la leggenda del dritto è: IMP CAES VESP AVG P M TR P P P COS VIII (ove l'assenza della T viene segnalata come possibile errore dell'incisore), S C a sinistra e a destra nel campo;7
  4. la seconda emissione fu ordinata da Domiziano nell'81-82d.C. in ricordo del fratello Tito, è classificata da Cohen come C399 e possiede la tipologia di cui al punto 1 (Tito togato/Colosseo anepigrafe) ma diversa è la leggenda del dritto: DIVO AVG T DIVI VESP F VESPASIAN8. S C a sinistra e a destra nel campo.
Veniamo ora alla sua moneta che di seguito così descrivo:

D. Busto di Tito laureato a destra. IMP TITVS CAES VESPASIAN AVG P M.9
R. Immagine anepigrafe del Colosseo con Meta Sudans a sinistra ed edificio porticato a destra.

Osservo a questo proposito che:

  1. la leggenda del dritto sopra riportata, pur presente nella monetazione in oro e argento di età flavia, non trova riscontri nella monetazione in bronzo;
  2. l'associazione tra il tipo del dritto di figura (testa di Tito) e il tipo del Colosseo non trova riscontri nel RIC, in BMC, nel Cohen;
  3. il tipo del rovescio (il Colosseo) appare realizzato in modo approssimativo nei particolari.
Se ne conclude che, sebbene le caratteristiche fisiche della moneta di figura siano compatibili con il sesterzio d'epoca, la moneta del lettore è una copia, non saprei dire quando realizzata. Devo aggiungere che una moneta con l'immagine del Colosseo è considerata molto appetibile10 e a rara dal mercato numismatico e tentativi di duplicazione sono segnalati in letteratura. Tra gli altri il Cohen ricorda una copia effettuata da un noto incisore del 15° secolo, il Paduan. Lo stesso BMC segnala delle copie associate però a leggende diverse da quella indicata dal lettore.

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio

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(1) Così chiamato per la prossimità al luogo ove Nerone aveva fatto erigere una propria statua colossale che superava in altezza il colosso di Rodi, una delle celebrate sette meraviglie del mondo antico.
(2) Per la costruzione dell'Arco di Costantino, il monumento commemorativo del trionfo di Massenzio, dopo la vittoria di Ponte Milvio nel 312, fu utilizzato un arco eretto da Adriano due secoli prima.
(3) Per un bel disegno della moneta cliccare sul link che segue: http://www.i-numis.com/rome/books/cohen/vol_i/p461.html.
(4) Dell'esemplare in possesso del British Museum vengono fornite le caratteristiche fisiche: peso 23,36g (argentata), diametro 34,3 mm, asse di conio a ore 6.
(5) Imperator Titus Caesar Vespasianus Augustus Pontifex Maximus Tribunicia Potestas Pater Patriae Consul VIII. 
(6) Qui tuttavia devo registrare un'incongruenza, perché l'immagine del rovescio (il Colosseo) proposta dal RIC nelle tavole a fine volume non è coerente con la descrizione sul posizionamento relativo delle tre costruzioni.
(7) Di questa variante vengono fornite le caratteristiche fisiche: peso 24,91g (moneta usurata), diametro in 34,3 mm,  asse di conio a ore 6.
(8) DIVO AVG T DIVI VESP F VESPASIAN (Divo Augusto Tito Divi Vespasiani Filio Vespasiano e dunque "al divino Augusto Tito Vespasiano [Tito Vespasiano è il nome per esteso di Tito], figlio del divino Vespasiano. La tipologia è quella della prima emissione ma, nella descrizione del Cohen manca il ramo nelle mani del sovrano, essendo presente il solo rotolo.
(9) IMPerator TITVS CAESar VESPASIANus AVGustus Pontifex Maximus (dunque Imperatore Tito Cesare Vespasiano Augusto Pontefice Massimo).
(10)Il Montenegro, ad esempio, nel suo manuale del 1988, attribuisce alla moneta i seguenti valori: 7500, 3000,600 migliaia di lire, a seconda del grado di conservazione, SPL, BB, MB (per la classifica del grado di conservazione cliccare qui).

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