Adriano
Roma, 10.6.2003
Peso: circa 20 grammi.
Diametro orizzontale: 34,05 millimetri.
Diametro verticale: 34 millimetri.
Spessore: 4,05 millimetri (Davanti al viso).
Spessore: 3,05 millimetri (Dietro al viso).
fig. 1
fig. 2
Roma, 29.6.2003
Egregio Lettore,
di seguito le fornisco alcuni elementi da me raccolti riguardanti la sua moneta: 

D. Busto di Adriano drappeggiato e corazzato, testa nuda a destra. HADRIANVS AVGVSTVS
R. Galera a destra sulle onde, doppia fila di 10 rematori in prima fila e 8 in seconda, vela al vento. Un personaggio, forse Nettuno, sulla prua della nave. Un timoniere a poppa. FELICITATI AVG1 in alto lungo il bordo. COS III PP2. S C3 in esergo.

La datazione della moneta non può scendere al di sotto del 128 d.C., data in cui Adriano accettò il titolo di Pater Patriae; BMC assegna più precisamente la moneta al periodo 132-135 d.C. . Nel 132 infatti Adriano si trasferisce con la guardia pretoriana in Palestina per reprimere la rivolta giudaica; al rientro a Roma, viene coniata la moneta di figura 1 con la dedica augurale alla Felicità di Augusto a ricordo delle attese per il ritorno incolume dell'imperatore dopo un viaggio per mare.

La moneta, troppo leggera per essere un sesterzio 4, troppo pesante per essere un dupondio o un asse 5, ha come lontano termine di paragone il sesterzio adrianeo BMC 1393 ovvero C709 (v. fig.2  tratta dal Cohen - vol. II pag. 166) 6.

Al fine di valutare, sotto il profilo stilistico, il dritto della moneta, ho confrontato l'immagine di fig. 1 con quella che compare, come n° 376, nel link che segue:
http://www.sixbid.com/catalogs/la114/a114.htm .

Da un'attenta considerazione degli elementi di confronto sopra evidenziati, mi pare di poter desumere che la moneta del lettore non possa essere accettata come autentica, troppo carente risultando sotto il profilo stilistico e troppo leggera risultando rispetto ad un sesterzio. Mi conforta in questa valutazione un inciso, tratto dalla pagina 167 del Cohen che così riferisce di una moneta del Paduan, noto falsario dell'epoca, la cui descrizione sembra adattarsi molto bene alla moneta di figura 1:

"Il existe un coin du Padouan, dont voici les particularités qui le distinguent de toutes les médailles authentiques que j'ai vues, sans cependant que je veuille dire que ce faussaire l'ait inventé : 1° le buste est nu à droite, drapé et cuirassé; 2° les rameurs sont au nombre de dix sur le premier ranget de huit sur le second; 3° Neptune y tient un sceptre." 7

A mio parere, anche se il Cohen, pur non avendola mai vista, non esclude che possa esistere una moneta autentica della tipologia descritta nel paragrafo precedente, io sono portato a ritenere, per le ragioni sopra evidenziate, che la moneta di fig. 1 sia una copia maldestra di una moneta romana.
 

Un saluto cordiale.
Giulio De Florio
 

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Note:
(1)FELICITATI AVGusti - alla Felicità di Augusto.
(2)COS III P P - COnSul III Pater Patriae - Console per la terza volta, Padre della Patria.
(3)Senatus Consulto, per decreto senatorio, sta ad indicare la prerogativa del Senato Romano sulle emissioni in bronzo.
(4)Il sesterzio adrianeo pesava 25,78g (media su 458 campioni) ed era costituito da una lega metallica per l'85-86% rame e il 13-14% zinco.
(5)Il dupondio adrianeo pesava 13,21g (media su 163 campioni) e aveva grosso modo la stessa composizione metallica del sesterzio. L'asse pesava 10,64g (media su 134 campioni) ed era rame puro al 98%.
(6)Il Cohen così descrive la C709: "FELICITATI AVG. Sur la voile d'un vaisseau avec un double rang de rameurs, dont huit sur le premier rang et six sur le second, et un pilote, allant à droite; la poupe est ornée d'un acrostolium, d'une enseigne et d'un étendard, et la proue, de la statue de Neptune debout, tenant un trident; à l'exergue, COS. III. P. P. S. C." - La leggenda FELICITATI AVG sulla vela di un vascello equipaggiato con doppio rango di rematori, di cui otto sulla prima fila e sei sulla seconda, e un timoniere, in moto verso destra. Da cui traspare un'altra differenza tra la moneta  C709 e quella di fig. 1 che di rematori ne possiede 10 in prima fila e 8 (forse) in seconda fila.
(7)Esiste una moneta del Paduan di cui di seguito fornisco le particolaritá che la distingono da tutte le monete autentiche da me osservate, senza per questo voler dire che il falsario l'abbia inventata:

  1. il busto é nudo a destra, drappeggiato e corazzato;
  2. i rematori sono in numero di 10 sulla prima fila e 8 sulla seconda;
  3. Nettuno sorregge uno scettro.
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