DIOCLEZIANO
Roma, 12.3.2004
Egregio Sig. De Florio,
le chiedo un chiarimento. Ho una moneta del tipo che le allego (non avendo possibilità di scannerizzare la mia, ne ho presa una, molto simile, da internet). Non capisco da quale zecca proviene visto in esergo non c'è la classica sigla ma solo l'indicazione "XXI" e la lettera "B" (in effetti sulla mia moneta c'è una lettera greca simile ad una A) ?
Sarebbe così gentile da chiarirmi la questione?
La ringrazio.
Roma, 5.4.2004
Egregio Lettore,
di seguito le fornisco gli elementi che mi è stato possibile raccogliere sulla sua moneta:

Zecca di Cyzicus - RIC306A1 (coniata prima della riforma2), antoniniano, grado di rarità "C" (v. scala)
D. Diocleziano radiato, busto drappeggiato a destra. IMPCCVALDIOCLETIANVSAVG3.
R. Il sovrano in piedi a destra, in abito militare, regge nella mano sinistra un parazonio o uno scettro e riceve un globo sormontato da una Vittoria, da Giove nudo a sinistra, in piedi, con il mantello sulla spalla sinistra che si appoggia ad uno scettro. CONCORDIAMI  LITVM.4.
Segno di zecca:5.

Sono presenti nel web le seguenti moneta di tipologia identica a quella di figura delle quali di seguito si forniscono, a titolo di confronto, i link:


Un saluto cordiale. 
Giulio De Florio

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(1) La classificazione di questa moneta, come pure l'attribuzione alla zecca di Cyzicus, merita qualche commento, perché la monetazione di Diocleziano, nella prima fase del regno e quindi prima della riforma, registra marchi di zecca non univoci. Per intenderci, la stessa tipologia monetale di figura e le stesse leggende del dritto e del rovescio sono comuni a tutti gli antoniniani di cui di seguito si forniscono le caratteristiche:

  • RIC256/C busto radiato, drappeggiato e corazzato a destra; segno di zecca B/XXI (zecca di Siscia, officina B); data 293-5 d.C.
  • RIC256/F busto radiato e corazzato a destra; segno di zecca B/XXI (zecca di Siscia, officina B); data 293-5 d.C.
  • RIC284/A busto radiato e drappeggiato a destra; segno di zecca n/.XXI. (con n= A, B, G, D, e) (zecca di Heraclea), ove il "." costituisce parte integrante della leggenda di esergo; data 291 d.C.
  • RIC284/C busto radiato, drappeggiato e corazzato a destra; segno di zecca n/.XXI. (con n= A, B, G, D, e) (zecca di Heraclea), ove i "." costituiscono parte integrante della leggenda di esergo; data 291 d.C.
  • RIC306/A busto radiato e drappeggiato a destra; segno di zecca n/XXI (con n= A, B, G, D, e, z ) (zecca di Cyzicus); punti e divisioni della parola "MILITVM" indicano differenti emissioni
  • RIC306/A busto radiato e drappeggiato a destra; segno di zecca n/XXI (con n= A, B, G, D, e, z), con la particolarità aggiuntiva di un punto sotto il busto del dritto (zecca di Cyzicus); punti e divisioni della parola "MILITVM" indicano differenti emissioni
  • RIC306/A busto radiato e drappeggiato a destra; segno di zecca n/XXI (con n= A, B, G, D, e, z), con la particolarità aggiuntiva che la leggenda del rovescio è terminata da un punto "... MILITVM." (zecca di Cyzicus); punti e divisioni della parola "MILITVM" concorrono a determinare la data di emissione
  • RIC322/A busto radiato e drappeggiato a destra; segno di zecca Z/XXI oppure I/XXI oppure Z/.XXI oppure I/.XXI oppure /. (zecca di Antiochia), ove il "." costituisce parte integrante della leggenda di esergo; 
  • RIC322/C busto radiato, drappeggiato e corazzato a destra; segno di zecca Z/XXI oppure I/XXI oppure Z/.XXI oppure I/.XXI oppure /. (zecca di Antiochia), ove il "." costituisce parte integrante della leggenda di esergo;
  • Ho tralasciato, perché certamente difformi dalla moneta del lettore, i marchi della zecca di Heraclea che recano nel campo una doppia lettera (la prima delle quali "H"), classificati ancora dal RIC come RIC284/A o RIC284/C, pertinenti all'anno 292 d.C..
E' ben evidente che fattori critici della classificazione sono la corretta determinazione della tipologia del busto di Diocleziano (rad. e/o drapp. e/o corazz.) e l'osservazione attenta e scrupolosa dell'eventuale presenza e dislocazione di punti sulla moneta. Per esempio, nella moneta di figura, con marchio di zecca "B/XXI." ci si trova di fronte ad una variante rispetto alla casistica sopra enunciata. 
A causa dei numerosi parametri in gioco e in assenza di certezze sull'accuratezza e completezza delle osservazioni che hanno portato il lettore a giudicare la sua moneta "uguale" a quella di figura, lo scrivente non prova, nemmeno per un momento, ad addentrarsi nel caso prospettato. Il lettore tuttavia potrà lui stesso, sulla base dell'osservazione diretta e delle possibili classificazioni disponibili, ricercare quella più corretta per la sua moneta (vedere in proposito anche quanto suggerito in nota 5).
(2) Si ricorderà che la riforma di Diocleziano, datata in un arco temporale compreso tra il 293 e il 296 d.C., lasciò immutato il peso dell'aureo mentre reintrodusse il denario d'argento e creò una nuova moneta, il follis (e le sue frazioni), costituito da larghi tondelli di bronzo placcati d'argento. L'antoniniano, che tanta parte aveva avuto nel periodo precedente come  circolante, nel nuovo sistema venne scambiato ad un rapporto di cambio molto basso, pari a quello a cui l'inflazione lo aveva ridotto, con ciò significando che nella nuova valuta ancora vennero battute monete radiate simili all'antoniniano, prive tuttavia sia della placcatura che del pur basso contenuto d'argento che gli antoniniani possedevano.
(3) IMPerator Caius Caesar VALerivs DIOCLETIANVS AVGvstvs. Elementi storici relativi alla figura di Diocleziano sono reperibili cliccando qui.
(4) "CONCORDIA MILITVM." Gli elementi che hanno portato lo scrivente a privilegiare Cyzicus come zecca di emissione sono costituiti da:
  1. la presenza del punto dopo la parola "MILITVM";
  2. la disposizione delle lettere della parola lungo il bordo del tondello (MI-LITVM). Il RIC infatti, rifacendosi ad un lavoro del Voetter (Die Kupferprägungen der Diocletianischen Tetrarchie. Num. Zeit., 1899), enuncia la seguente distinzione (la notazione "-" viene avanti utilizzata ad indicare la  separazione delle lettere):
    • Siscia, M-ILITVM;
    • Cyzicus,  M-ILITVM, MILITVM, MI-LITVM, MIL-ITVM;
    • Heraclea, MILI-TVM, MIL-ITVM;
    • Antiochia MI-L-I-TVM
Si noterà infine che Giove è presente sul rovescio della moneta in quanto nume tutelare del sovrano. Si veda in proposito il concetto teologico alla base del sistema tetrarchico, oggetto di una precedente trattazione (v. cliccando qui).
(5) La zecca di Cyzicus coniò questa moneta in 6 officine monetali, contraddistinte dalla lettera effigiata nel campo e indicata in alto nel segno di zecca sopra riportato. I contrassegni delle suddette sei officine erano: A, B, G, D, e, z . La moneta del lettore (contrassegnata invece con "A")  potrebbe anch'essa rientrare, ceteris paribus, nella monetazione di Cyzicus come RIC306.
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