Vrtaca

Una delle mie idee fisse più recenti è la salita alla Vrtača. Si trova sullo spartiacque tra Austria e Slovenia, poco ad ovest del tunnell stradale di Ljubelj/Loibl. Karawanke, quindi.

L'itinerario è molto semplice da descrivere. Dal parcheggio annesso al tunnell si raggiunge un rifugio nei pressi della stazione a monte di un impianto di risalita dismesso. Ci si impiega un'ora abbondante. Da qui la Vrtača è data a 2 ore, ma la tempistica è sottostimata.

La parte bassa della salita ed esposta al sole è snevata. Ma a quote più elevate i resti di una recente nevicata sono ben presenti. C'è un'incredibile fioritura di elleboro. Più modesta la presenza dell'erica. Come al solito tira vento gelido. Come meteo la giornata non è delle migliori. Lo Stol si scorge a malapena tra le nuvole. Il rifugio è chiuso, come preventivato. Tiro diritto per il sentiero che taglia a lungo un ghiaione ed al bivio comincio a salire a destra per buon sentiero che i mughi non si azzardano a ricoprire. Ben presto sono in compagnia della neve.

Arrivo ad una forcella (qui vista dall'alto) ed il paesaggio è decisamente invernale. Stupenda la conca innevata. Il sentiero ora è in forte salita ed i segni sono visibili a mala pena. Dopo una quinta di roccia appare a distanza un cartello, ma prima di raggiungerlo bisogna superare con qualche difficoltà un nevaietto pensile. Il cartello però segnala la presenza del confine. In compenso si vede la cima. Ma la quantità di neve è troppa. C'è la quasi certezza che sentiero e segni non siano affatto visibili. Una foto per ricordare lo Stol, che ora appare senza essere velato. Ed un ultimo sguardo alla conca. Una cosa è certa: non finisce qui.


       

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