CAUSE TRAUMATICHE
CAUSE NON TRAUMATICHE
E' dimostrato che a fronte di tali situazioni le probabilità di sopravvivenza dell'individuo aumentano notevolmente se:
Ha così inizio la catena della sopravvivenza, che prosegue con l'arrivo sul posto di un'equipe di rianimazione, il trattamento farmacologico e strumentale e il trasporto del paziente in ospedale per il proseguimento delle cure, quando possibile.
In Italia, dove non esiste una elevata cultura sanitaria, l'anello debole della catena è rappresentato
dalla scarsa conoscenza delle manovre di rianimazione di base
da parte di ampi strati della popolazione, a differenza di molti
altri paesi, in cui queste tecniche vengono fatte apprendere ai
giovani fin dai primi anni della scuola e periodicamente riprese,
al punto da diventare patrimonio quasi automatico di ciascuno.
La finalità fondamentale di questo corso è insegnare a:
riconoscere precocemente i segni della perdita di coscienza e prestare il primo soccorso (allertamento del sistema di emergenza sanitaria ed attuazione delle manovre di rianimazione di base;
riconoscere precocemente i segni dell'arresto respiratorio e prestare il primo soccorso;
riconoscere precocemente i segni dell'arresto cardiaco e prestare il primo soccorso.
Circolazione
(massaggio cardiaco)
Dare farmaci
ECG
(monitoraggio)
Fibrillazione
(trattamento)
Giudizio
prognostico
Homo
sapiens (rian. cerebr.)
Intensità delle cure (T.I.)
SOSTEGNO DELLE FUNZIONI VITALI
Questo e' il I° stadio del trattamento rianimatorio noto come ABC della Rianimazione.
E' il SOLO stadio del trattamento che compete al CITTADINO.
RIPRISTINO DELLE FUNZIONI VITALI
Questo e' il II° stadio del trattamento rianimatorio.
Compete all'equipe di Rianimazione.
MANTENIMENTO DELLE FUNZIONI VITALI
Questo e' il III° stadio del trattamento rianimatorio.
Compete al Reparto di Rianimazione e Terapia Intensiva.
In un soggetto in coma e con la muscolatura rilasciata, la lingua cade all'indietro e ostruisce la faringe, impedendo il passaggio dell'aria.
L'ostruzione delle vie aeree può essere parziale o completa e può essere dovuta a molteplici cause.
La CADUTA DELLA LINGUA è la causa
più comune di ostruzione delle vie aeree in un soggetto
incosciente.
La posizione del collo in flessione facilita l'ostruzione da parte della lingua, non più sostenuta dalla contrazione muscolare. |
UNA MANO POSTA SULLA FRONTE
che preme all'indietro per estendere il capo.
LA TRAZIONE DEL MENTO Metodo indicato SOLO nei casi in cui NON si sospetti un trauma.; |
IL SOLLEVAMENTO DEL COLLO,
metodo per soccorritori esperti, in quanto si rischia di estendere
troppo il collo. Metodo indicato SOLO nei casi in cui NON si sospetti un trauma. |
Le protesi dentarie non devono essere rimosse
subito, in quanto rappresentano un sostegno per le guance e le
labbra, che facilita la respirazione artificiale. Inoltre la mano
posta sul mento le mantiene in sede.
Vanno rimosse solo nel caso in cui si siano
spostate o interferiscano con le manovre di rianimazione.
In alternativa, è possibile praticare la triplice manovra di pervietà delle vie aeree, che comprende la sub-lussazione della mandibola e l'apertura della bocca, oltre all'estensione del capo.
Questa manovra, tecnicamente difficile, è indicata per soccorritori esperti, ma è consigliata quando si devono aprire le vie aeree in un soggetto con sospetto trauma cervicale, in quanto può essere eseguita anche senza estendere il collo.
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La manovra risulta dolorosa e questo è
utile per saggiare la reattività del paziente.
La stessa manovra si effettua stando a lato del paziente, quando si deve eseguire la respirazione bocca-bocca. |
APERTURA DELLA BOCCA, con la tecnica a dita incrociate, se la mandibola è parzialmente rilasciata; |
APERTURA DELLA BOCCA, con il dito dietro i denti, se è presente tono muscolare;
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RIMOZIONE con le dita indice e medio coperte da un panno, se si tratta di liquidi, o utilizzate come pinza o uncino, se si tratta di solidi.
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E' importante ricordare di:
A questo punto si deve valutare se il soggetto respira.
Con la tecnica GUARDO, ASCOLTO, SENTO:
La sequenza deve essere conclusa in 3-5-secondi.
Se il soggetto respira, una volta completata la valutazione verificando la presenza del polso carotideo, si deve far assumere la posizione laterale di sicurezza (per pazienti che NON hanno subito traumi).
Questa posizione permette la fuoriuscita
dalla bocca delle secrezioni, del sangue e del vomito eventualmente
presenti e previene l'inondamento delle vie aeree.
1. flettere la gamba corrispondente al lato in cui si dispone il soccorritore; |
2. mettere la mano dello stesso lato sotto al gluteo; |
3. ruotare lentamente il paziente sul fianco con il movimento contemporaneo del capo, delle spalle, del bacino; |
4. estendere il capo all'indietro per assicurare la posizione di pervietà delle vie aeree, tenendo il viso rivolto verso il basso;
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Nel dubbio che la vittima abbia subito un trauma e sia dunque possibile una lesione della colonna vertebrale, è preferibile NON spostarla, a meno che si trovi in una situazione di pericolo imminente (incendio, esplosione, crollo, ecc.).
In
tal caso occorre mantenere allineati il capo, il collo,
le spalle e il bacino durante tutte le fasi dello spostamento per
evitare gravi e irreversibili lesioni della colonna vertebrale.
Se il soggetto NON respira,
bisogna
iniziare subito la respirazione artificiale. La posizione indicata per
effettuare le manovre di rianimazione è la posizione supina allineata.
La posizione prona impedisce l'effettuazione delle manovre di
rianimazione (respirazione artificiale e massaggio cardiaco esterno)
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MODALITA' DI VENTILAZIONE
Queste tecniche si basano sul principio
che, in assenza di altri mezzi, l'aria espirata dal soccorritore
contiene una percentuale di ossigeno sufficiente per le esigenze
della vittima.
Bocca-bocca |
Bocca-naso |
La respirazione bocca-bocca e bocca-naso rappresentano il modo più semplice e veloce per ventilare la vittima.
Bocca-mezzo ausiliario: maschera tascabile
La diffusione di ausili come le maschere facciali tascabili (Pocket Mask Laerdal) rende la tecnica della respirazione artificiale più sicura, in quanto non si viene direttamente a contatto con le vie aeree della vittima, contenenti secrezioni e sangue, nè con l'aria espirata dal paziente, che fuoriesce da una apposita valvola. |
Posizionare la maschera |
Fissare la maschera |
Iniziare la respirazione |
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La TECNICA BOCCA-NASO è utile quando è impossibile ventilare la vittima attraverso la bocca a causa di chiusura serrata, presenza di lesioni o mancanza di tenuta (soggetti senza denti):
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Se i tentativi di praticare la respirazione artificiale non hanno successo, occorre rivedere il posizionamento del capo e verificare la pervietà delle vie aeree.
Se anche l'ulteriore tentativo fallisce, bisogna pensare alla ostruzione da possibile presenza di un corpo estraneo e procedere con l'esecuzione delle manovre specifiche.
Questa evenienza è assai più frequente di quanto si immagini e dovrebbe essere sempre presa in considerazione quando un soggetto apparentemente sano cessa improvvisamente di respirare, diventa cianotico e cade a terra privo di coscienza.
Le cause più comuni sono rappresentate dalla ingestione di piccoli oggetti (biglie, palline, monete, ecc.) nei bambini, di bocconi non masticati (carne) o altro cibo (noccioline, caramelle, chewing gum, ecc.) nei soggetti di ogni età, anche in particolari circostanze (gioco, movimento, risata, eccessivo consumo di alcool, ecc.).
Nel caso in cui l'ostruzione sia parziale, il soggetto continua a respirare, emette dei sibili, tossisce violentemente.
Nel caso in cui l'ostruzione sia completa, la vittima cessa di respirare, si porta le mani alla gola, diventa rapidamente cianotico e cade a terra privo di coscienza. Questa evenienza viene spesso confusa con un attacco cardiaco, un ictus cerebrale, una crisi convulsiva.
E' importante imparare a riconoscere il gesto di portare le mani alla gola, noto come "segnale universale di ostruzione delle vie aeree".
Fin tanto che la vittima respira e tossisce efficacemente, il soccorritore deve sorvegliare ed interferire il meno possibile.
Quando la respirazione e la tosse diventano insufficienti o in caso di ostruzione completa, occorre intervenire rapidamente con la compressione addominale, nota come manovra di Heimlich.
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Se la vittima diventa incosciente
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Può essere necessario ripetere la manovra molte volte, poi riposizionare il capo della vittima, tentare lo svuotamento manuale della bocca, riprovare la respirazione artificiale; se questa non è efficace, occorre riprendere le compressioni e ripetere la sequenza fino all'arrivo dei soccorritori.
La manovra di Heimlich non è priva di rischi (rottura di visceri addominali e toracici), poichè la forza applicata è notevole.
Nei bambini è consigliata, in sostituzione della compressione addominale, la percussione toracica posteriore. |
Nei soggetti obesi e nelle donne gravide
la compressione addominale è sostituita dalla compressione
sternale, sia a paziente in piedi che supino.
Una volta liberate le vie aeree ed iniziata la respirazione artificiale con due insufflazioni, occorre verificare la presenza del polso carotideo.
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La presenza del polso carotideo deve essere ricercata per 10 secondi.
La carotide è l'arteria più facilmente accessibile in ogni individuo, poichè il collo è quasi sempre scoperto; è di fondamentale importanza, in quanto assicura l'apporto di ossigeno al cervello; può essere reperita anche quando la pulsazione delle altre arterie è scomparsa.
SITUAZIONE | AZIONE |
Se paziente NON cosciente, respiro presente, polso presente, NON trauma | far assumere la posizione laterale di sicurezza |
Se paziente cosciente, respiro presente, polso presente | |
Se respiro assente e polso presente | effettuare la respirazione artificiale |
Se respiro presente e polso assente | effettuare il Massaggio Cardiaco Esterno (MCE) |
Se respiro assente e polso assente | effettuare la respirazione artificiale e il Massaggio Cardiaco Esterno (MCE) |
La tecnica del Massaggio Cardiaco Esterno consiste nella compressione ritmica
dello sterno, che determina una compressione diretta del cuore
tra due superfici rigide, rappresentate da sterno e vertebre,
e un aumento della pressione all'interno del torace.
Attraverso questi due meccanismi si realizza una circolazione del sangue, che, se associata alla respirazione artificiale, provvede a fornire al cervello l'ossigeno necessario e a garantirne la sopravvivenza.
In caso di arresto cardiaco la respirazione artificiale
e il Massaggio Cardiaco Esterno devono perciò essere sempre abbinati,
poichè non ha senso far circolare un sangue non ossigenato, nè
ossigenare un sangue che non circola.
TECNICA DEL MASSAGGIO CARDIACO:
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SITUAZIONE | AZIONE |
se il polso è assente | continuare la rianimazione |
se il polso è presente | controllare il respiro |
se il respiro è assente | continuare la respirazione artificiale, controllando periodicamente il polso |
se il respiro è presente | controllare attentamente il paziente, eventualmente posizione laterale di sicurezza (NON sospetto di trauma e paziente NON cosciente) |
Il problema maggiore per un profano è
rappresentato dalla certezza della diagnosi di morte.
Può ancora essere utile ricordare
la tecnica di estrazione manuale della vittima mantenendo in asse la colonna vertebrale, quando sia necessario allontanarla rapidamente per la presenza di un pericolo imminente, rappresentato da incendio, esplosione, crollo, ecc. |
la posizione anti-shock da utilizzare durante le manovre di rianimazione cardio-respiratoria, per far affluire una maggiore quantità di sangue verso il cuore e il cervello . |
fonte : http://www.nursesarea.it