Arresto Cardiaco



L'arresto cardiaco consiste in un'abolizione dell'attività del cuore (pompa cardiaca).

Quando cessa la circolazione sanguigna, viene improvvisamente a mancare l'ossigeno al cervello e si ha in pochi secondi la perdita di coscienza. Dopo 4 minuti iniziano i danni cerebrali, dopo 10 minuti le lesioni diventano irreversibili (morte cerebrale).

Può essere presente una respirazione agonica o boccheggiamento (gasping) da non confondersi con la respirazione vera e propria in quanto non è efficace ad ossigenare il sangue.

Occorre praticare tempestivamente la rianimazione cardiorespiratoria utilizzando le tecniche della respirazione artificiale e del massaggio cardiaco esterno.

Quando i soccorritori giungono accanto alla vittima devono innnazitutto effettuare la sequenza di valutazioni e di interventi previsti per ogni situazione di primo soccorso già descritti nella scheda sulla Perdita di Coscienza (in fase di apprendimento consultare la scheda per verificare la memorizzazione della sequenza)

Se la valutazione del polso carotideo della vittima porta all'accertamento dell 'ASSENZA DI POLSO siamo di fronte ad un ARRESTO CARDIACO

COSA FARE COME

Praticare la rianimazione cardiorespiratoria

Associare Respirazione artificiale e Massaggio Cardiaco Esterno


Dopo 1 minuto circa di rianimazione i soccorritori devono controllare il respiro e il polso carotideo.

SITUAZIONE AZIONE

Se il polso è assente

continuare la rianimazione cardio-respiratoria



se il polso è presente

controllare il respiro



Se il soggetto NON respira e il polso è presente

continuare la Respirazione artificiale controllando periodicamente il polso carotideo



Se il soggetto respira e il polso è presente

far assumere eventualmente la posizione laterale di sicurezza.
  • Non lasciare mai sola la vittima fino all'arrivo dei soccorsi;
  • continuare ad osservare e controllare la vittima: le sue condizioni potrebbero modificarsi;
  • mantenere la calma.
 


fonte : http://www.nursesarea.it