Lionel Andrés Messi nato il 24 giugno del 1987, a Rosario distante qualche KM da Buenos Aires, suo padre Jorge Horacio Messi, operaio
di un'acciaieria, e da Celia María Cuccittini. Lionel Messi è di lontane origini italiane, essendo il suo trisavolo
Angelo Messi emigrato da Recanati a Rosario nel lontano 1883, ed è un lontano parente dell'omonimo pugile Luca con cui condivide
le origini familiari. Il campione argentino ha due fratelli maggiori, Rodrigo e Matías, ed una sorella di nome María Sol.
Nell'ottobre del 2011 il quotidiano di Lleida "Segre" rivela la parentela tra l'argentino Messi e Bojan Krkic',
che sarebbero cugini di 4º grado. Possiede il passaporto spagnolo.
Nel 2007, Messi ha dato vita alla Leo Messi Foundation, una fondazione che si occupa di garantire sostegno, soprattutto medico, ai bambini indigenti.
L'11 marzo 2010 è stato nominato ambasciatore UNICEF.
Nel marzo 2010, France Football lo ha classificato al primo posto tra i calciatori più ricchi del globo, comprendendo non solo l'ingaggio
corrispostogli dal Barcellona, ma anche il guadagno derivante dai numerosi contratti pubblicitari.
Messi è ritratto sulla copertina dei videogiochi Pro Evolution Soccer 2009, Pro Evolution Soccer 2010 e
Pro Evolution Soccer 2011. L´argentino è sponsorizzato dall'azienda tedesca dell'Adidas, per la quale ha realizzato
anche degli spot pubblicitari. Nel giugno 2010, Messi ha siglato un contratto di tre anni con Herbalife che garantisce un prezioso sostegno
alla Leo Messi Foundation. Nell´aprile 2011, Messi è stato inserito tra i nomi papabili per vincere l'annuale classifica del
Time che premia il personaggio più influente dell'anno. Nel luglio 2011 è stato
dichiarato "Patrimonio storico sportivo dell'umanità".
Nel dicembre 2011 è stato nominato "ittadino illustre" e "Ambasciatore" della città di Rosario, nonchè la
sua città natale. È citato nella canzone Un pallone di Samuele Bersani che ha vinto il Premio Mia Martini
. I sacrifici del giovane Messi e della sua famiglia, la lotta contro la malattia e altri aneddoti della sua vita sono l'oggetto di in un
capitolo de La bellezza e l'inferno di Roberto Saviano.