colonna.gif (1170 byte) bussola.GIF (2261 byte) IL CONVENTO DI SAN BERNARDINO Gli autori errepicc.gif (1755 byte)

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Gli eporediesi vollero erigere in onore di S. Bernardino da Siena la chiesa ed il convento in segno di riconoscenza per il santo che, durante il suo soggiorno, era riuscito a sedare le discordie fra i cittadini di avverse fazioni.

Il santo, infatti, era capitato ad Ivrea intorno al 1418 proveniente dalla Liguria: gli eporediesi cominciarono ad ascoltarlo volentieri e conservarono di lui un buon ricordo.

La costruzione del convento iniziò nel 1455. Nell’arco di 15 mesi, grazie alle generose elargizioni degli eporediesi, vennero edificati: la chiesa  ad una sola navata con la clausura, il dormitorio, l’infermeria e le officine. Il tutto affidato ai Francescani.

La chiesa fu presto insufficiente data l’ampia partecipazione dei fedeli e due anni dopo furono ripresi i lavori per modificarne ed ampliarne l’edificio: si prolungò la navata creando un corpo di fabbrica a due piani e ricavando al piano terreno due cappelle separate da una parete divisoria. Il 9 aprile 1465 la nuova chiesa fu inaugurata.

Nella  parete divisoria tra le due cappelle Gian Martino Spanzotti  creò, tra il 1480 e il 1490, il ciclo pittorico “vita e passione di Cristo”. La fortuna del convento durò circa due secoli, in seguito eventi storici e religiosi lo portarono alla rovina, ed esso subì varie devastazioni.Nel 1704 fu requisito per ospitare le truppe del generale Vendôme che assediavano la città. Nel 1800, con la soppressione napoleonica degli ordini religiosi, il convento viene destinato a funzioni agricole e ceduta ai privati.

Quando, nel 1907, l’ Ing. Camillo Olivetti acquistò l‘intera zona del convento, la chiesa si trovava in un deplorevole abbandono essendo adibita a fienile. Le cappelle laterali erano scomparse da tempo e la struttura portante denunciava numerose fessurazioni. La famiglia Olivetti intraprese, dunque, l’opera di restauro.

Nel 1949 Il convento (esclusa la chiesa) fu ceduto dalla famiglia Olivetti all’omonima società. Nel contempo l’area del complesso conventuale venne scelta come sede della nuova mensa aziendale e di un centro sportivo e ricreativo aziendale. Per inserire il centro antico nella nuova, moderna struttura, si decide di demolire l’ala a ponente del convento nel 1955.

Nel 1986 il convento è interessato ad un progetto di ristrutturazione edilizia, per ospitare gli uffici e le sale del gruppo ricreativo aziendale (GSRO) .