L'alto portico del Duomo. |
La piazza si apre appartata, raccolta e silenziosa, come
vero e proprio sagrato, dinanzi alla facciata asimmetrica del Duomo
duecentesco di San Martino, che col suo profondo portico e i tre ordini di
loggette, vivacissime per le forme, il candore dei marmi e le tarsie delle
colonnine, ne forma lo scenografico fondale. A lato domina massiccio il campanile-torre, illeggiadrito da monofore e polifore e bianco di marmi nell'alto e si allungano edifici medioevali di forme semplici e rudi, caratterizzati dalle grandi arcate in pietra, ora cieche, di un portico terreno. Fa da contrappunto, sul lato opposto, l'elegante palazzo Bernardi, eretto nel 1556 dall'Ammannati in forme sobrie, ma di un vigoroso plasticismo, la cui facciata si prolunga nell'alto muro, aperto da finestre e da un monumentale portale, che ne recinge il giardino. I grandi alberi che si innalzano dietro mettono nell'ambiente di così severa e chiusa monumentalità, una nota di serena dimensione. Questa piazza-sagrato non si propone tuttavia come uno spazio concluso, ma come l'introduzione a un succedersi di altri spazi che si aprono sui fianchi e dietro l'abside della chiesa, sì da fare di essa il fulcro di un originale, movimentato ambiente urbano. |
L'angolo della piazza San Martino tra la fronte marmorea del Duomo e il recinto del giardino di palazzo Bernardi opera cinquecentesca dellAmmannati. |