Piazza Matteotti con la fontana in primo piano. |
Piazza Matteotti si apre, aerea, sulla cima del colle da cui il
paese scende a lambire le acque dell'Arda, in vista di un paesaggio di
alture grigio-verdi ravvivate a tratti da folte macchie di alberi. Nei giorni in cui il flusso turistico si interrompe, vi si avverte un'atmosfera distesa, quasi fuori dal tempo. Gli edifici che la cingono sembrano i resti di un mondo fortunosamente sopravvissuto, rimasti ad esemplificare, con il carattere della loro struttura, la loro collocazione topografica e l'organizzazione spaziale attorno allo spiazzo dal grigio acciottolato, il nucleo religioso, civile e di difesa militare di un piccolo centro medioevale padano. Tre sono gli edifici di rilievo che delimitano la piazza: il palazzo Pretorio, della fine del '200, rimaneggiato due secoli pił tardi, dall'energica, movimentata struttura culminante con merli e torre pentagonale; la romanica Collegiata, che, posta su uno dei lati pił lunghi, sporge la maestosa absidale di grigia pietra, dalla complessa nitida volumetria; infine, la Rocca trecentesca che scende, con le sue mura merlate e le molte torri, sul fianco del colle, e leva a guardia sulla piazza l'altissimo maschio. Ai piedi del palazzo Pretorio, una fontana, intromissione del nostro secolo. |
La parte absidale della Collegiata prospettante sulla piazza e, di fronte, il palazzo Pretorio, oggi sede comunale. |