La piazza Maggiore con la contigua piazza del Nettuno è il cuore di
Bologna, il centro della sua vita civile e religiosa. L'attuale suo aspetto è il risultato di più epoche, come di diverse epoche sono gli edifici che la circondano e che le danno una impronta austera e nobile. Sul suo lato Sud si leva, dominandola dall'alto di una gradinata, la monumentale chiesa si San Petronio, eretta dal 1390 al 1659, la cui scura facciata, imponente pur nella sua grezza nudità, s'illumina nel portale mediano dei potenti rilievi di Iacopo della Quercia. La chiesa ha una curiosa meridiana il sole che filtra da un buco nella volta indica l'ora sul pavimento della navata sinistra. |
Piazza Maggiore, il palazzo Comunale e il palazzo del Podestà. |
Piazza del Nettuno con la fontana. |
Completa questo lato il merlato palazzo dei Notai, del XVI XV
secolo. Di fronte a San Petronio è l'elegante palazzo del podestà, a portici, rifatto in forme rinascimentali da Aristotile Fieravanti nel 1484, dal quale emerge la duecentesca torre dell'Arengo. Sul lato Est della piazza s'allungano gli animati portici del cinquecentesco palazzo dei Banchi, opera del Vignola. Ad esso fa riscontro sul lato opposto il grandioso palazzo Comunale, che il gran portale cinquecentesco, sormontato dalla statua bronzea di Gregorio XIII, separa in due ali: del secolo XII quella a sinistra a portico e con torre, del secolo XV quella a destra. Il palazzo Comunale si prolunga a limitare, con l'antistante duecentesco palazzo di Re Enzo , la piazza del Nettuno, nel cui mezzo è la famosa fontana cinquecentesca con la statua in bronzo del Nettuno armato di tridente, capolavoro del Giambologna. Nonostante la loro diversità di misura e di stile, le varie masse architettoniche si fondono in bella armonia, grazie soprattutto al rapporto istituito con lo spazio libero e alle prospettive che esse creano. Tutto l'ambiente, specie ora che è stato sottratto al traffico e divenuto zona pedonale, ne deriva un senso di distesa monumentalità, schiva di retorica, fatta a misura d'uomo e intimamente partecipe della vita cittadina. |
Piazza Maggiore resa libera agli ozi dei passanti e dei colombi. Di fronte, la facciata del palazzo Comunale col grandioso portale cinquecentesco. |