L’edificio dovrà essere articolato in due parti, assolutamente indipendenti, destinate ad alloggiare due famiglie diverse.
L’ipotesi è che i due committenti siano professionisti che intendano lavorare nello stesso edificio dove risiedono; essi utilizzeranno tecnologie quali apparecchi per telecomunicazioni, computers, plotter ecc. ed avranno un modesto accesso di pubblico.Pertanto, in ognuna delle due parti in cui si articola il fabbricato, dovranno essere previsti dei locali indipendenti dall’abitazione principale, anche per quanto riguarda l’accesso dall’esterno. Per essere più precisi, specifichiamo, qui di seguito, le caratteristiche che ognuna delle due parti dell’edificio deve avere.
1) ALLOGGIO PRINCIPALE
È preferibile che sia disposto tutto su un piano, sarà composto da:
a) tre camere da letto di almeno 14 mq. ognuna, tutte dotate di bagno;
b) una stanza polivalente (biblioteca. hobbies, ecc.);
c) un pranzo-soggiorno;
d) una serra-veranda accessibile dal soggiorno;
e) una cucina dove si possa anche pranzare;
f) un servizio igienico per la zona giorno;
g) un ripostiglio.
La superficie complessiva di questi locali, compreso il vano-scala e i corridoi di disimpegno, esclusa la serra-veranda, non dovrà superare i 150 mq. misurati al netto dei muri.
2) ZONA LAVORO
Preferibilmente al piano terra, sarà costituita da:
a) due stanze;
b) un bagno completo di doccia;
c) un piccolo locale di 4-5 mq.
La superficie complessiva di questi locali non dovrà superare i 50 mq. compresi gli spazi di disimpegno. La zona lavoro dovrà essere progettata in modo tale da poter essere trasformata, quando il committente deciderà di andare in pensione, in un piccolo appartamento senza dover ricorrere a demolizioni o ricostruzioni.
3) LOCALI E DOTAZIONI DI SERVIZIO
a) tre autorimesse;
b) locale polivalente (lavoro-gioco) di almeno 20 mq.;
e) locale per la cura del corpo con sauna, attrezzi ginnici, bagno solare;
d) lavanderia-stireria;
e) cantina (obbligatoriamente interrata);
f) deposito;
g) centrale termica.
La superficie complessiva di tutti i locali suddetti, compresi il vano scale e gli spazi di disimpegno, non dovrà superare i 150 mq.
Il progettista dovrà considerare, oltre le specifiche sopraelencate, anche le tradizioni architettoniche locali che, per tipologie simili a quella del concorso, si possono così riassumere:
1) Edifici con due piani fuoriterra più uno interrato; di impianto semplice e compatto, prevalentemente simmetrico.
2) Muri esterni in pietra, mattoni, calcestruzzo , oppure murature mtonacate a calce, con eventuali parti decorate. Sono tipiche le combinazioni di questi materiali.
3) Tetti a falde inclinate con grandi sporti di gronda.
4) Eventuali logge e portici anche ampi; I balconi, quando sono presenti, hanno generalmente dimensioni modeste.
Il progettista dovrà infine tenere conto delle richieste tecniche sottoelencate.
a) Dovrà essere fatta particolare attenzione all’abbattimento delle barriere architettoniche ed alla prevenzione di incidenti domestici.
b) Saranno apprezzate soluzioni atte a contenere il più possibile il consumo dl energia.
c) Dovrà essere favorita la facilità di manutenzione e la pulizia del fabbricato; questo in ordine sia alla scelta dei materiali, sia all’accessibilità delle varie parti dell’edificio.
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