Il rapporto tra un manufatto quale un parcheggio multipiano e le abitazioni circostanti, apparentemente inconciliabile รจ risolto nel progetto dividendo la massa edilizia in tre volumi uguali, tre cubi perfetti di lato pari a 10.70 m (volumi equivalenti a quelli di tre case accostate). I tre cubi, essendo impostati lungo la spezzata del parcheggio esistente, risultano pertanto ruotati l'uno rispetto all'altro, ottenendo la ricercata articolazione volumetrica che si ritrova in tutto il tessuto edilizio del borgo. Gli interstizi fra i tre cubi, ora concavi ora convessi, interpretano gli scorci a lago incorniciati dai muri ;la luce e l'ombra, trovando piani inclinati, genera sempre mutevoli vibrazioni delle superfici a seconda dell'ora e degli infiniti punti di vista che si distendono davanti agli occhi, soprattutto navigando lungo la costa del lago; la superficie di rivestimento, a lame inclinate, modula i pieni e i vuoti in funzione dell'altezza del punto di osservazione. Il rigoglioso verde esistente sulla sponda lacustre, unitamente a quello delle balze retrostanti incornicia il manufatto con un rapporto natura-costruito simile a quello della porta nord. I percorsi pedonali attraversano il nuovo parcheggio, entrano ed escono dai tre cubi stabilendo punti di vista sempre differenti, per poi riconnettersi a monte con il sistema delle balze e a lago con la spiaggia.