La torre Tintoretto di S.Polo č uno dei simboli dell'urbanistica bresciana degli anni '70, insieme alle altre quattro torri presenti nel quartiere, costruisce un'idea di organizzazione del territorio che concentra in verticale l'edificato, risparmiando suolo e restituendo al piede ampi spazi verdi di servizio. Tale approccio, di corbuseriana memoria, risulta pero' indebolito dalla costruzione dell'edilizia diffusa a schiera che ad oggi circonda completamente le torri. Le distribuzioni interne ad unico corridoio centrale (« rue corridor»), limitano la differenziazione tipologica degli alloggi e possono portare, come di fatto č avvenuto, a forti caratterizzazioni sociali, fino alle problematicitą di contrasto interno che ne hanno infine imposto la chiusura. Staticamente in piena efficienza, la torre presenta tuttavia una struttura in c.a. costituita da setti portanti che ne limitano fortemente le modificazioni distributive. Dal punto di vista energetico la torre non č ovviamente adeguata agli standards attuali. Architettonicamente il volume al piede risulta debole in rapporto alle dimensioni del prisma della torre.
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