IL GIAPPONE FEUDALE NON è MAI
STATO COSì MOVIMENTATO... OCCHI AD UNA PALLA ALTA COME UN
PALAZZO DI CINQUE PIANI!!
Provate
a scendere in strada e a domandare al primo passante che
incontrate cosa sia la Nintendo Difference: molto probabilmente
non vi darà nessuna risposta, almeno che non sia un amante della
nostra software house preferita.
La domanda
però spesso sorge spontanea anche a molti fans: cos’e’ la
Nintendo Difference? Molti giocatori ne discutono, la osannano
al cielo come fosse un miracolo, la identificano come la
principale arma della Nintendo, con la quale riesce ad
impossessarsi di una grande fetta di mercato videoludico, ma
nessuno, poi, riesce a trasformare le sue emozioni in un
concetto capibile universalmente.
Cosa sia
la Nintendo Difference lo possono dire solo giochi come Pikmin,
Animal Crossing o Mario Party.
Ma da
qualche tempo a questa parte, ecco arrivare nelle nostre
ludoteche personali un titolo che rappresenta pienamente la
Nintendo Difference, nonostante non sia un titolo nato
dall'amata Casa di Mario: Odama.
Nin-ga
Mu-shin
Come
viene recitato nel manuale del gioco (splendidamente illustrato
con gli artwork originali della storia), le parole qui sopra
significano “fai il tuo dovere e dimentica te stesso”, pane
quotidiano nella nostra avventura per le lande dell’antica Cina
feudale.
Una
terribile guerra stà mettendo a ferro e fuoco queste terre; a
lungo governata da Nobutada Yamanouchi, che verrà stroncato dal
suo suicidio causato dalla vergognosa congiura manifestata dal
suo più fedele suddito, Genshin Karasuma. Siamo nell’anno 1539.
Grazie ad
alcuni soldati rimasti fedeli al vecchio imperatore e al suo
primogenito Tamachiyo, chiamato anche “Kagetora” (che andremo ad
interpretare nel corso del gioco), ci prepariamo ad affrontare
la battaglia più lunga della nostra vita, con lo scopo di
riconquistare il trono da imperatore.
Ma non
saremo soli nella nostra impresa: infatti, potremo contare su
due armi segrete di cui il nostro nemico ignora l’esistenza. La
prima di esse e’ l’Odama, una palla gigante appartenuta alla
famiglia Tamanouchi, che in battaglia può infliggere grossi
danni alle truppe nemiche e conferire enormi poteri agli
alleati. La seconda arma segreta e’ la dottrina “Ninten-do” che
significa “affidarsi al cielo”. Tale dottrina rappresenta lo
spirito che anima il nostro esercito, che ci aiuterà a vincere
questa battaglia.
Nin-ten-do
Presentatoci il gioco, saremo chiamati a gestire la prima
missione (che fungerà da tutorial introduttivo). Ogni missione
(il cui numero e’ sufficientemente alto da garantirci molte ore
di gioco) sarà strutturata su due fronti: il fronte nemico e il
nostro. I nostri soldati partiranno dal basso (il nostro
fronte), per poi percorrere tutto il “tavolo” di gioco, fin ad
arrivare al fronte nemico dove dovranno attraversare i cancelli
che lo custodiscono, con in spalla la campana Ninten. Infatti,
il nostro scopo sarà quello di portare la campana dall’altra
parte del fronte, completando la missione assegnataci, per poi
proseguire alla prossima zona.
Qualche
periodo prima ho scritto “tavolo di gioco”. No, non sono
impazzito, tutt’altro. La caratteristica principale del gioco
(oltre al supporto vocale) risiede nel gameplay: infatti, tutte
le ambientazioni sono strutturate come la tavola di un flipper!
Avremo, quindi, le due famose alette con cui colpire l’Odama
(ecco la nostra pallina!), la possibilità di scuotere il flipper
influenzando così la traettoria della gigantesca palla e i
classici “tunnel bonus” presenti in ogni flipper reale.
Ad ogni
inizio missione ci verrà data l’opportunità di lanciare la prima
Odama (ne potremo avere più di una a disposizione). Lanciata la
palla, alcuni uomini semplici partiranno dal nostro fronte con
la Ninten in spalla, intenzionati ad attraversare il fronte
nemico.
Naturalmente, i soli uomini non potranno attraversare tutto il
tavolo da soli; starà a noi schierare le truppe sul campo che,
seguendo i nostri ordini, andranno ad affiancare la campana
scortandola fino al fronte superiore. Nel frattempo, la nostra
Odama continuerà il suo cammino provocando morte e distruzione
dei nemici ma anche dei nostri soldati: infatti, l’Odama potrà
essere un’arma a doppio taglio, colpendo sia i nostri alleati
che il nemico principale; si può evitare l’evento con dei
speciali potenziamenti che faranno diventare la nostra Odama di
un colore verdastro, che permetterà ai nostri soldati di essere
invulnerabili ad essa e, udite udite, i soldati nemici colpiti
dalla palla diventeranno automaticamente sudditi ai nostri
ordini, che potremo schierare per aiutare la campana ad
attraversare il flipper.
Passando
in rassegna i comandi (ottimamente posizionati sul joypad del
Gamecube), noteremo che non esista la possibilità di poter
comandare i soldati con un semplice movimento di control stick
ma dovremo usare un altro strumento. Quale? Ma la voce!
Forza!
Altra
fondamentale caratteristica di Odama (punto di forza del gioco)
e’ il supporto vocale.
Infatti,
nella confezione troveremo incluso il microfono (qualcuno lo
ricorderà dall’ultimo capitolo di Mario Party) che ci permetterà
di trasmettere gli ordini ai nostri soldati o al drappello che
porta la campana.
Premendo
il pulsante X o l’apposito supporto sul microfono, potremo
comunicare ai soldati le nostre intenzioni: si và dai classici
“Avanti” o “Indietro” a qualcosa di più complesso come “Forza” o
“A Raccolta”. Naturalmente, i comandi non si riducono a qualche
misera azione da passeggio: andando avanti nel gioco potremo
sbloccare altri comandi i quali ci permetteranno di vincere le
nostre battaglie più facilmente e divertendoci come non mai.
“Ai tuoi ordini, Signore”
Dando
uno sguardo allo schermo di gioco possiamo notare il numero di
soldati schierati in campo, gli oggetti che possiamo
attivare/raccogliere (evidenziati da un riquadro verde), il
tempo che rimane a disposizione prima del tramonto (che causerà
la perdita della missione) e il morale delle truppe.
Quest’ultima
chicca ci permette di controllare lo spirito che le nostre
truppe mantengono fin a quel determinato momento. Il morale
salirà se schiereremo altre truppe o se lanceremo delle palle di
riso (ideali per distrarre il nemico) o lasceremo andare allo
sbaraglio la cavalleria che andrà ad incutere una tremenda paura
ad ogni soldato avversario, il quale indietreggerà di qualche
passo lasciando campo libero alle nostre truppe; d’altro canto,
il morale potrà scendere se le truppe saranno sterminate tutte o
i nostri ordini non potranno essere portati a termine dai
soldati.
Rimasto
senza scorta, il drappello che portà la Ninten inizierà ad
retrocedere, fin ad arrivare al nostro fronte, dove avverrà la
nostra disfatta se la campana oltrepasserà le alette.
“Voglio rivedere mia moglie!”
Ad ogni
comando impartito, i nostri soldati parleranno con noi
attraverso dei balloon che compariranno sulle loro teste. In
questi fumetti, a seconda del morale, potranno esserci dei
messaggi d’incoraggiamento, di ammirazione nei nostri confronti,
di sconforto, di rifiuto o di negazione dei nostri comandi,
molti dei quali saranno così spassosi che sarete occupati a
rotolarvi per terra dalle risate invece di combattere la vostra
battaglia!
La Cina feudale
Dal
reparto tecnico, Odama non ha nulla da invidiare ad altri giochi
usciti recentemente ed esce a testa alta anche da confronti al
limite dell’assurdo. Se volessimo trovare il pelo nell’uovo,
potremmo strizzare l’occhio sui modelli poligonali dei soldati
ma il tutto viene giustificato dal motore grafico ottimamente
realizzato che deve muovere su schermo un numero elevato di
oggetti, così perdendo della qualità su alcuni modelli (anche se
dal punto di vista del giocatore, i soldati non vengono
visualizzati a distanze ravvicinate, annullando così anche
questo piccolo difetto). Con grafica e colori davvero azzeccati,
Odama presenta un design pressappoco fantastico, il quale ci
delizia di splendidi artwork disegnati a mano inglobati in tutto
il gioco.
Il sonoro
ci serve su un piatto d’argento una grandissima atmosfera, con
un doppiaggio (rigorosamente in cinese) ben riuscito.
Mentre
giochiamo, sentire le urla dei soldati nemici travolti dalla
nostra Odama ci darà la forza di gridare nel microfono il
prossimo ordine da impartire ai nostri soldati!
Adocchiando il gameplay, notiamo la vera “differenza” che i
titoli Nintendo mostrano agli altri giochi: vi sarebbe mai
venuto in mente un gioco del genere?
La
longevità ci farà compagnia per molte ore di gioco. Infatti, se
la prima missione sarà uno scherzo, già nella metà del vostro
cammino vi munirete di katana e kimono, pronti ad affrontare le
missioni che verranno. Naturalmente non mancheranno i boss, che
metteranno a dura prova i vostri riflessi e la vostra voce!
In
conclusione, Odama e’ non un titolo, ma IL titolo (alla pari con
Pikmin) che rappresenta la Nintendo Difference nella sua forma
più divertente ed emozionante. Un titolo da avere per gli
appassionati della casa giapponese e un titolo da provare per
chi si sta avvicinando ora al mondo Nintendiano.
Statene
certi: non ve ne pentirete! |