Need for Speed: Carbon, nuovo episodio o successore di
Undeground 2?
Vedendo
le prime immagini in-game questa è stata la domanda più
immediata che ci si poteva porre.
Fortunatamente andando ad esaminare più approfonditamente il
gioco e leggendo qualche intervista dei producers ci si è resi
conti che col vecchio titolo aveva in comune ben pochi elementi:
tra questi l’ambientazione notturna e il gradito ritorno delle
competizioni a base di drifting.
Modifiche
effettuate, a detta di EA, dopo attente ricerche “sul campo” che
hanno evidenziato una recente tendenza da parte del mondo delle
corse illegali ad emigrare dalle affollate città a luoghi più
isolati e sicuri (anche se di sicurezza nel correre a
200 km/h
ce n’è sempre ben poca).
Ma la
mancanza di macchine cittadine, forze dell’ordine e muretti che
richiamano le nostre vetture, inciderà sul senso di ribelle,
frenetica e rischiosa voglia di correre dato dagli episodi
precedenti ?
Lasciando
da parte futili domande esistenziali sul gioco, passiamo ad
un’analisi più profonda delle caratteristiche del nuovo Need for
Speed.
Burroni pericolosi e gomme roventi.
Innanzitutto
una delle principali innovazioni (o rivoluzioni?) di questo
capitolo è l’ambientazione: scordatevi anguste vie cittadine,
larghe autostrade e incroci trafficati, d’ora in poi vedrete
solo canyon, curve, curve e ancora curve.
Infatti
una delle due modalità di gioco presentate (su otto totali) era
la
Canyon Duel Mode, inedita specialità di corsa inserita da questo
episodio.
Spiegando
semplicemente di cosa si tratta si può dire che è una versione
rivista e corretta di “guardie e ladri”: la gara è divisa in due
fasi, una iniziale durante la quale dovremo inseguire un
avversario lanciato a tutta birra lungo sinuose strade incise
nei versanti dei canyon con gli eventuali svantaggi della
situazione (una rovinosa caduta lungo un precipizio non è
consigliata per la salute).
Una volta
arrivati al traguardo (se ci saremo arrivati) ci verranno
assegnati dei punti in base a quanto tempo saremo riusciti a
stare incollati al paraurti posteriore dell’avversario
ricevendone un maggior numero in caso di sorpasso o venendo
squalificati se l’altro corridore avrà ottenuto un distacco
maggiore di 10 secondi.
A questo
punto inizia la seconda fase, nella quale saremo noi i “ladri” e
dovremo tenere alla larga il nostro “amico” seguendo le stesse
modalità della parte precedente.
Durante
entrambe le sezioni non sarà possibile utilizzare i vari bonus
inseriti nel gioco, cioè il NOS e lo Speed Breaker (il bullet
time delle macchine), quindi la differenza la farà solo la
nostra abilità di guida.
L’altra
modalità, ripescata dalla serie Underground, è
la Drift
Mode, che già dal nome fa intuire di cosa si tratti.
In pratica
ci sarà semplicemente chiesto di seguire un percorso durante il
quale dovremo effettuare il maggior numero possibile di
derapate, stando attenti però alla reazione della macchina che
cambierà in base al tipo che sceglieremo.
50 macchine da modificare a nostro piacimento.
Nel
gioco saranno presenti ben 50 vetture, divise in tre categorie:
le American Muscle, ovvero le potenti auto americane, le Import
Tuner, cittadine da modificare e le European Exotic, ovvero il
meglio del mondo automobilistico europeo.
Ovviamente
queste vetture avranno diverse caratteristiche in base al tipo,
quindi una veloce Lamborghini sarà difficile più da controllare
di una più placida Ford cittadina.
Non poteva
neanche mancare il la fase di tuning, migliorata e
ampliata,ribattezzata per l’occasione Autosculpt.
Si tratta
di un tool di modifica diverso dai precedenti episodi sia per la
quantità di pezzi disponibili che per le modalità di intervento:
non ci saranno più componenti predisposti ma sarà possibile
plagiare le forme e le dimensioni delle varie parti a nostro
piacimento grazie anche ad un modelling in tempo reale dei vari
poligoni.
Dal punto
di vista grafico questa è una delle più interessanti novità sia
per il dettaglio ottenibile sulle macchine che per le
combinazioni.
L’unione fa la forza.
Stanchi
di dover fare sempre tutto da soli senza che nessuno vi dia una
mano nel difficile mondo del tuning?
Se la
risposta è si, sappiate che
la EA ha
pensato anche a voi, che volete ottenere i migliori risultati
con meno lavoro.
In NFS:
Carbon, oltre a noi e i nostri avversari ci saranno dei
collaboratori che ci aiuteranno nelle varie fasi di modifica e
anche durante le corse.
Essi si
suddividono in Blocker, scout e drafter: i primi avranno il
compito di bloccare gli avversari, i secondi andranno
“gironzolando” per la pista in cerca di scorciatoie e vie
alternative, mentre gli ultimi vi daranno una mano a guadagnare
punti.
Una volta
tornati ai box ci sarà un ulteriore gruppo di aiutanti divisi in
base alle competenze come ad esempio i meccanici o i
fabbricatori.
Ovviamente
questi aiuti non saranno disponibili fin da subito, ma ce li
dovremo guadagnare nel corso del gioco scalando le classifiche
delle varie zone esplorabili.
Ce n’è per tutti i gusti.
Come
ormai da tradizione EA anche quest’ ultimo episodio raggiungerà
tutte le console presenti sul mercato ovviamente con gli
adattamenti del caso.
Però quel
che distingue la versione Wii dalle altre è la presenza
dell’innovativo controller, anche se purtroppo ancora non è
chiaro su come verrà utilizzato, magari a mò di volante come in
ExeciteTruck o con un apposita periferica come in GT Por Serie
della Ubisoft o magari troveranno qualche ingegnoso metodo per
utilizzarlo in configurazione Nunchaku.
L’unica
cosa che si sa su questo episodio è che raggiungere gli scaffali
in tempo per il lancio e nel caso che il Wii non sia ancora
entrato nei vostri salotti potrete ripiegare su qualche altra
versione. |