LUKE,
CHE IL GAME BOY ADVANCE SIA CON TE!
Secondo
capitolo videoludico in versione “mattoncini” della famosissima
e mai troppo lodata saga di Star Wars. Pare essersi ormai
consolidato il connubio fra Lego, le costruzioni che hanno
accompagnato l’infanzia di generazioni e generazioni, e la
ventennale saga di guerre Stellari. Un’ accoppiata che sta
portando ingenti entrate per la casa madre LucasArts. Il primo
Lego Star Wars era basato sulla seconda trilogia, ovvero in
termini temporali quella più giovane ma che narra avvenimenti
accaduti prima di quelli della la trilogia classica. Questo
seguito, invece, si basa sugli Episodi IV, V e VI, che mettono
la parola fine alla saga. Incredibile.
Un mondo di mattoncini
Come
suggerisce il titolo, l’intero gioco rimanda all’universo Lego:
infatti astronavi, luoghi, personaggi e oggetti sono
puntualmente composti da centinaia di blocchi rossi, grigi,
galli e blu, e quindi componibili e decomponibili più e più
volte. Il tutto da così luogo a scene divertenti ed innovative:
uccidere un nemico significa vederlo smontarsi sotto i nostri
occhi mentre se si vuole passare dall’altra parte di un baratro
sarà magari indispensabile sacrificare un’ala del nostro X-Wing
per ricomporla riassemblando i mattoncini sotto le vesti di un
ponte ben saldo che ci permetta di proseguire.
“Si scopre insomma che tutti i livelli sono in realtà un dedalo
di bonus e passaggi segreti, talvolta perfettamente mimetizzati.
Poter entrare in stanze sempre nuove anche al terzo o quarto
passaggio negli stessi ambienti è elettrizzante e lo è ancora di
più farlo utilizzando personaggi sempre nuovi dell’universo di
Star Wars.”
Graficamente Lego Star Wars II La trilogia classica è un piccolo
gioiello, pur non godendo di un motore grafico all’avanguardia e
sofisticati modelli poligonali, il comparto tecnico è ben
studiato e pregevole e di certo questo titolo non ha nulla da
invidiare a giochi magari più blasonati e pubblicizzati. La
maniacalità e la perfezione con cui è stato ricreato l’universo
Stellare sono sbalorditive, sembra proprio che tutto sia stato
effettivamente realizzato contando sui plasticosi Lego, il ché
genera alcune situazioni comiche (vedere quella montagna di pelo
di Chewbacca smontarsi in tanti piccoli pezzettini dopo la morte
o Luke intento ad assemblare mattoni col fine di costruire un
X-Wing per ritrovarsi poi tra le mani una gigantesca lavatrice
non ha prezzo!!) che da sole valgono il prezzo del gioco. Da
mettere in risalto anche la possibilità di interazione che si ha
con l’ambiente, quasi tutti gli oggetti sul campo si possono
infatti distruggere oppure in molti casi sarà necessario
prendere in prestito dallo scenario dei Lego che componevano
magari un cartello, un albero o un muro per creare un nuovo
passaggio.
Per quanto
riguarda il comparto sonoro, tutti i brani che ci faranno
compagnia nell’avventura sono tratti fedelmente dalle pellicole
cinematografiche e riprodotti allo stesso modo, come anche tutti
i suoni caratteristici delle spade laser e delle pistole blaster
rimandano all’universo cinematografico di Lucas. Inutile dire
che anche in questo caso il limitato audio del Game Boy Advance
riesce a fare un ottimo lavoro proponendo in ottima maniera alle
vostre orecchie i brani più amati della storia del cinema.
Un cast stellare
Un
altro pregio di questo titolo è la presenza di quasi tutti i
personaggi originali della serie (anche in più versioni) che
variano dal più comune Luke Skywalker del pianeta Tatooine al
più stravagante dei droidi.
“Graficamente è un piccolo gioiello, pur non godendo di un
motore grafico all’avanguardia e di sofisticati modelli
poligonali, il comparto tecnico è ben studiato e pregevole.”
Inutile
dire che ogni personaggio ha delle caratteristiche particolari
che torneranno utili sia nell’avventura per battere l’Impero,
sia per risolvere gli enigmi disseminati un po’ dappertutto
lungo i livelli(che però spesso si limitano all’apertura di una
particolare porta). Tra tutti, gli jedi sono sicuramente quelli
più avvantaggiati potendo contare sull’uso della “forza”
comunque un po’ limitato, che teoricamente “può tutto” ma che in
pratica serve a poco: con il medesimo tasto possiamo usare il
nostro potere contro determinati nemici e contemporaneamente
verso un mucchio di mattoncini per montarli in un oggetto
prestabilito. La funzione è automatica, e a noi basterà solo
premere il tasto. Comodo ma forse troppo semplicistico.
Caratteristiche invece molto più utili su cui può contare la
classe degli Jedy sono: avere la possibilità di compire salti
molto alti per raggiungere zone precluse ad altri, ma
soprattutto buttarsi nella pugna sfoderando le mitiche
light-saber (per gli anglofobi, parliamo delle spade laser) che
come le due trilogie insegnano non solo sono indistruttibili, ma
riescono anche a rispedire al mittente i colpi di blaster.
Viceversa, i “comuni” mortali come Chewbacca, Ian Solo, la
Principessa Leila e le guardie imperiali potranno contare
unicamente sulla forza da fuoco dei propri blaster che
sicuramente risultano meno efficaci delle spade laser, ma hanno
comunque il pregio di poter colpire i nemici a grandi distanze
senza rischiare di essere feriti.
Tre in uno!
Come
già accennato in precedenza sono giocabili i primi tre film
della saga (Una nuova speranza, L’impero colpisce ancora e Il
ritorno dello Jedi), rispettivamente divisi in sei capitoli
ciascuno, affrontabili inizialmente solo in modalità Storia -ciò
significa che potremo utilizzare esclusivamente i personaggi che
sono effettivamente presenti nella pellicola- per poi avere la
possibilità di ritornare sui propri passi e completare i
capitoli già portati a termine in modalità Libera, avendo cioè
la possibilità di scegliere fra i numerosissimi personaggi bonus
a nostra disposizione e poter quindi visitare zone sempre nuove
un tempo precluse. Si scopre insomma che tutti i livelli sono in
realtà un dedalo di bonus e passaggi segreti, talvolta
perfettamente mimetizzati.
“Siamo insomma di fronte ad un prodotto valido che se è perfino
riuscito a strappare un voto alto a quel pignolo di Carlo nella
sua versione Game Cube, non potrà che godere dei medesimi
complimenti del sottoscritto anche nelle sue vesti GBA!”
Poter
entrare in stanze sempre nuove anche al terzo o quarto passaggio
negli stessi ambienti è elettrizzante e lo è ancora di più farlo
utilizzando personaggi sempre nuovi dell’universo di Star Wars.
Sì, perché come ho detto prima ogni personaggio ha abilità e
attacchi differenti: Chewbacca, ad esempio, può staccare le
braccia ai membri delle truppe imperiali, Darth Vader è invece
in grado di soffocare a distanza qualsiasi nemico, i robot C3P0
e R2-D2, pur non potendo attaccare, riescono a smanettare con i
computer dell’Impero mandando in fumo i programmi di sicurezza
mentre l’Imperatore Palpatine può friggere chiunque, rivelandosi
davvero invincibile!
il commento colpisce ancora!
Concludendo,
Lego Star Wars – La trilogia classica è un buon titolo che si
lascia giocare e rigiocare strappando più di un sorriso per via
della stramba unione dei Lego con Star Wars, due universi che
apparentemente non hanno nulla in comune ma che, se sheckerati
dalle mani esperte di Traveller’s Tale, sono in grado di creare
un connubio senza eguali di azione, humor e carisma. Il gameplay,
come detto prima, è forse eccessivamente semplicistico, ma non
inficia poi più di tanto sul risultato finale che si piazza
sicuramente su buoni livelli. Stupisce infine la realizzazione
tecnica, vero pilone portante di questo episodio per Game Boy
Advance. La piccola console Nintendo è spremuta fino in fondo e
riesce così a regalare effetti speciali a profusione nonché
scorci altamente evocativi. Siamo insomma di fronte ad un
prodotto valido che se è perfino riuscito a strappare un voto
alto a quel pignolo di Carlo nella sua versione Game Cube, non
potrà che godere dei medesimi complimenti del sottoscritto anche
nelle sue vesti GBA! Inutile dilungarsi oltre, siamo di fronte
ad un titolo consigliato a tutti: agli amanti dell’universo di
Star Wars, ai nostalgici dei Lego e ovviamente a tutti coloro
che aspettano da tempo un titolo godibile per GBA! |
PAGELLA
Sistema:
Game Boy
Adv.
Target:
3+
Genere:
Avventura
Giocatori:
1
Sviluppatore:
TT Games
Produttore:
Lucas Arts
Distributore:
Activision
Versione:
Pal
Requisiti:
/
Uscita:
Disponibile
Video:
Non Disponibile
Copertina:
Gioco e libretto sono in italiano.
FOTO:
Anche su GBA il
comparto grafico svolge un buonissimo lavoro e permette di
riconoscere le location più famose della trilogia.
Dopo il passaggio
del vecchio Ben rimangono in terra solo i caschi delle truppe
imperiali...
La grafica
prerenderizzata riesce a far toccare al livello grafico del gioco
ottimi traguardi aprendo così la strada ad ambienti complessi e
minuziosamente dettagliati.
Il Millenium Falcon
in salsa Lego stupisce per la cura nei dettagli e diverte,
soprattutto quando dovrete pilotarlo nella Morte Nera!
Non mancheranno,
infatti, anche le sfide in volo ora finalmente non più riproposte
su binari da seguire obbligatoriamente. Le sezioni di battaglia
staccano in maniera onesta dalla routine di quelle "terrestri"che
godono comunque di una miglior cura.
|
PAGELLA:
TRAMA:
8,2
+
La trilogia rivive
con i Lego!
-
Mancano i
dialoghi...
GRAFICA: 7,9
+
Il GBA tirato
quasi al max!
-
Qualche
sporadico bug.
SONORO: 8,2
+
Buon lavoro anche
su GBA!
-
/
GIOCABILITà: 7,4
+
Controlli
intuitivi...
-
Modello
semplicistico.
LONGEVITà: 8,0
+
Lungo e ricco di
bonus!
-
Difficoltà
non elevata.
GLOBALE: 7,8
In
definitiva,
Lego Star Wars II - La
Trilogia Classica non delude minimamente le aspettative, anzi,
riesce persino a farsi valere in territori ostili ai brand
commerciali come quello delle console portatili. Supportato da
un'ottima realizzazione tecnica, il gioco dei Traveller's Tales
diverte dall'inizio alla fine e grazie a tutti i segreti che
ospita sarà giocato e rigiocato diverse volte anche dopo aver
messo a KO l'Impero.
Un titolo semplice nella sua
linearità ma incredibilmente simpatico che non dovrebbe mancare
nella ludoteca di nessun fans di Star Wars, di nessun nostalgico
di Lego e, più genericamente, di chi da troppo tempo attende
giochi degni di essere acquistati per un Game Boy Advance sempre
maggiormente sottotono.
PARLANE
SUL FORUM!
|