UBISOFT CAMBIA SOGGETTO E
CONCEPT: DOPO RAYMAN, ECCO UN "BESTIO" CHE FA DAVVERO PAUUUUURA!!!
Peter
Jackson's King Kong è uno
strano titolo presentato all’E3 che ha incuriosito parecchie
persone, in quanto non solo è il gioco ufficiale del film
omonimo ormai terminato da tempo (nientepopodimenoche dal padre
de Il Signore degli Anelli) e previsto sul grande schermo
italiano per il prossimo inverno, ma anche per via di sue
peculiari caratteristiche che tratteremo a breve. Iniziamo,
però, parlandovi brevemente della pellicola.
La rivisitazione della pellicola originale del 1933, è stata
affidata a Peter Jackson, che ha a sua volta scelto, per la
trasposizione videoludica, Michel Ancel di Ubisoft, già
padre di Rayman e di altri titoli di successo come Beyond
Good & Evil.
Ai più
smaliziati, questo
potrebbe sembrare il solito gioco su licenza dalla qualità
mediocre, invece, dopo Spiderman 2, Il Signore degli
Anelli e Batman Begins, ritenuti dalla maggior parte
dei critici come titoli più che discreti, sembra finalmente che
questo genere si stia muovendo in una direzione diversa rispetto
al passato, e questo Peter Jackson's King Kong potrebbe
esserne la conferma.
Dalla pellicola alla console
Come
è giusto che sia, nel game ci saranno situazioni analoghe al
film, ma Ancel ha rivelato che queste costituiranno la minoranza
del concept di gioco: infatti, i due lavori seguiranno una linea
narrativa diversa con poche situazioni comuni.
Questa è
una scelta secondo noi davvero azzeccata, visto che sarebbe
stato riduttivo trattare lo stesso canovaccio, i medesimi
personaggi e idee dilungate in dieci e più ore di gioco rispetto
ai 160 minuti della pellicola. Allungare troppo il brodo di un
film d'azione ha spesso portato, in passato, a giochi dai
risultati catastrofici. Creare una trama dal nulla ad hoc
per il gioco, invece, ci può far sperare in una cura dei
dettagli decisamente maggiore rispetto a tutti gli altri game
nati e legati da film di grande successo.
Nonostante
questa notizia-shock iniziale, Ancel ci
ha però assicurato anche che l’atmosfera cupa -e a tratti
malinconica- delle monumentali ambientazioni sarà tratta di peso
dal film, in modo da assicurare un continuum narrativo di
sicuro successo.
SULLE TRACCE DELLA BESTIA.
Da
quello che Ubisoft ha fatto provare all’E3, si sono potute
individuare due differenti fasi di gioco.
Nella
prima ci siamo trovati a guidare il protagonista umano del film
e la sua spedizione con il compito di riuscire a fuggire dagli indigeni e dalle loro
micidiali lance infuocate nel bel mezzo di una rigogliosa
giungla, per poi trovarsi di fronte niente
meno che a spaventevoli T-Rex, i quali non volevano nient’altro
che avere la soddisfazione di pappare l'intero gruppo in un sol
boccone. Grazie a delle animazioni stupende e ad una buonissima
fluidità del movimento, sembra che i lucertoloni, quando aprono
le fauci, riescano addirittura a mangiare chi si trova dall’altra
parte dello schermo! Durante la fuga da queste creature
preistoriche, abbiamo avuto la possibilità di abbatterle
utilizzando dei pali estirpati dal terreno. Una volta preso il
lungo spiedino in legno, basta usarlo a mo' di lancia e tentare
di centrare, possibilmente, la bocca o il cranio del nostro
inseguitore d'altri tempi. Fortunatamente, sempre durante la
fuga, spesso e volentieri i Tirannosauri combattono tra di
loro rendendo il nostro compito più facile. Fragorosi rimbombi e
un tremolio della telecamera ci ha poi annunciato che la seconda
fase stava ormai per cominciare. Sudati e affannati, nonché
bagnati dalla pioggia incessante che spazzava la foresta, ci
siamo trovati di fronte al grandissimo e possente re della
giungla: King Kong. In questo caso, però, il gorillone non sarà
un nemico da abbattere, bensì un personaggio pilotabile!
Alcuni
cambiamenti nel cambio di personaggi (dall'esploratore al re
delle scimmie) si notano subito: tutti gli ambienti che prima
erano giganteschi, ora sono "a misura di gorilla un po' troppo
cresciuto" e sembrano andarci persino stretti così come i T-Rex,
nella sessione prima abnormi e spaventevoli, adesso sembrano solo delle lucertolone
esagitate.
L’ ammasso
di peli gode di animazioni curatissime e di movimenti davvero ben
studiati e fluidi, oltre che di un uso strepitoso di fur shading (tecnica
che permette di ricreare un folto pelo sui poligoni, usata, per
esempio, in Star Fox Adventure o in King Kong Jungle
Beat). Purtroppo, però, Ubisoft non ha ancora voluto che vi
svelassimo le immagini che ritraggono il vero protagonista del
titolo, quindi pazientate ancora un pochino.
realizzazione tecnica bestiale!
Anche sotto questo punto di
vista, il titolo non delude affatto, tutt'altro! I vari
personaggi e i nemici godono di animazioni e movimenti da fare
cadere la mascella e, grazie ad una visuale in prima persona, il
giocatore viene letteralmente immerso nel vivo dell’azione da
subito anche perché il concept ha ricreato lo stesso ritmo
psichedelico e sincopato che vi farà saltare dalle poltrone al
cinema. Un plauso anche per ciò che riguarda la programmazione
delle ambientazioni, che ricordano da molto vicino un’isola
tropicale in mezzo ad un tifone. La grafica spinge a più non
posso il piccolo Game Cube ed illumina i nostri occhi con
effetti speciali di prim'ordine quali, ad esempio: bump mapping,
trasparenze, effetti luce in tempo reale ed un'ottima
realizzazione dell'acqua, da poter gareggiare con quella di
Super Mario Sunshine.
Insomma,
ancora una volta sembra che Ubisoft abbia fatto un centro pieno.
Un "Bull's Eye", come dicono gli inglesi. Il gioco uscirà poco
prima di Natale, in contemporanea con l'avvento della pellicola
di Peter Jackson nelle sale italiane. Inutile dire che, se le
cose continuano di questo passo, Peter Jackson's King Kong di
Ubisoft sarà un acquisto obbligato o, perlomeno, un gioco da
trovare ai piedi dell'albero di Natale!
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Sistema:
GameCube
Target:
12+
Genere:
Avventura
Giocatori:
1
Produttore:
Ubisoft
Distributore:
Ubisoft
Versione:
Demo
Requisiti:
/
Uscita:
EU: Natale
JAP:
N.A.
USA: Inverno
Foto: 4
I tirannosauri sono
tanto grossi quanto pericolosi: sfuggire dai loro continui assalti
non è affatto facile.
Fortunatamente, è
possibile estirpare i pali dal terreno per poi trafiggere questi
colossi preistorici!
Come ampiamente
ripetuto nell'articolo, gli effetti di luce sono un qualcosa di
mai visto prima.
L'intera isola di
King Kong è stata riprodotta fedelmente, con tanto di quella
atmosfera selvaggia e malinconica che pervade anche il film.
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