Dal GRANDE SCHERMO ALLE CONSOLE DI CASA: I SUPER MUTANTI MARVEL
GIUNGONO SU GBA, DS E GAME CUBE GRAZIE AD ACTIVISION!
E
siamo a tre! Dopo l’uscita di un’edizione apposita sia per Game
Cube sia per DS, ovviamente il piccolo Game Boy Advance non
poteva essere trascurato dai simpatici mutanti di Casa Marvel,
ergo eccoci qua pronti a recensire l'ultima fatica di Activision/Z-Axis.
IL NUOVO
FILM DELL'ANNO?
Distribuito
da Activision, X-Men III Il gioco Ufficiale esce in un momento
particolarmente felice per due motivi in particolare: l’arrivo
al cinema di X-Men 3: Il conflitto finale e l’ormai imminente
stagione estiva.
Se
dell’importanza del primo è inutile parlare, il secondo aspetto
non è da sottovalutare, visto che il nostro caro Game Boy
Advance è ancora il regalo preferito dalle madri di mezzo mondo
per la promozione del figlio a scuola.
Parlando
del brand in sé, i mutanti dei famosi fumetti Marvel sono
conosciuti in tutto il globo, e posseggono un appeal maggiore di
quanto sia anche solo lontanamente immaginabile. Che abbiate
sentito parlare del fumetto, del film o di uno dei tantissimi
videogiochi a loro non importa, perché il Gene mutante è già
stato iniettato nel vostro corpo…
Un simpatico mANIPOLO DI MUTANTI!
Ma
passiamo ora all'analisi del gioco vero e proprio.
In
primis bisogna dire che X-Men III vi darà a possibilità di
utilizzare ben quattro mutanti (Wolverine, Nightcrawer, L’uomo
Ghiaccio e Colosso) attivabili in qualsiasi momento di gioco
senza passare per nessun menù.
Ogni
personaggio dispone di sei tipi di attacco diverso: due di base
(in cui basta premere il pulsante B), altri tre che derivano
dalla combinazione del pulsante B con la croce direzionale, ed
infine un attacco speciale, che varia a seconda del personaggio
e che si ottiene premendo A e B contemporaneamente.
Gli
attacchi dei vari supereroi sono simili come impostazione ed
entelechia, ma distinguibili comunque per via di un'animazione
del tutto differente (ad esempio, le mosse di Wolverine e del
Colosso sono pressoché le stesse, ma i due le eseguono in modo
diverso).
Passando
ad un’analisi dell’interfaccia grafica, sullo schermo troverete
gli indicatori di salute e di carica del personaggio: quest’
ultimo in particolare si riempie abbattendo i nemici e, una
volta raggiunto il massimo, premendo il dorsale R il personaggio
si infuria così tanto da infliggere il quadruplo dei danni.
Tutti gli
amanti dei picchiaduro saranno poi felici di sapere che si
possono fare combo per aumentare la velocità di riempimento
della barra.
Per
cambiare personaggio, infine, basta premere L e la croce
direzionale nella direzione indicata da un’icona a schermo.
Approfondendo l’analisi si può dire che il sistema di gioco
generale funziona: i personaggi sono reattivi ai comandi e
cambiare personaggio ogni volta che si vuole è divertente.
BUD
WOLVERINE E TERENCE COLOSSO!
Ma
è negli scontri corpo a corpo che si intravedono alcuni difetti
piuttosto importanti.
Per prima
cosa, le baruffe contro i nemici di basso rango si risolvono
spesso in una veloce scazzottata, che premia il primo che ha la
fortuna di colpire l'avversario. Inoltre basta premere in
continuazione il pulsante B per poter macinare di continuo anche
più nemici alla volta.
Inoltre
assai scarsa pare essere l’intelligenza artificiale, con nemici
che rimangono imbambolati a farsi imbottire come una zampogna
senza mai proferir verbo.
Il
discorso cambia con i boss di fine livello: in questo caso ve la
dovrete infatti vedere con mostri molto cattivi e assetati di
sangue mutante; pianificare una buona strategia sfruttando lo
stage è il minimo se non si vuole andare a far compagnia ad
Orfeo.
Insomma, dal punto di vista
degli scontro, X Men III si sdoppia in due parti: una, meno
emozionante, che riguarda le semplici scazzottate nei confronti
degli sgherri più deboli; l'altra, caratterizzata da tattica e
tensione che vi vedrà sfidare boss particolarmente duri e tosti.
Parlando ora del livel design
possiamo dire che tutti i
quadri sono strutturati in maniera onesta, senza chissà quali
bivi o sorprese, ma scorrono via piacevolmente. Nonostante il
loro aspetto labirintico perdersi è comunque difficile, ma per
via della palette di colori usata, sempre molto scura, i
possessori di GBA non retroilluminato potrebbero aver qualche
problema di troppo nel trovare l'uscita.
Parlando
dell’aspetto tecnico posso dire invece che la grafica ci ha
soddisfatto parecchio: il piccolo Game Boy Advance muove infatti
in tutta fluidità sprite di dimensioni generosi animati in modo
notevole, quasi superbo. Altalenante è invece la qualità dei
fondali dei livelli: a scenari particolarmente evocativi si
alternano altri meno curati e definiti.
Anche il sonoro si assesta su
buoni
livelli, con brani ispirati che danno la giusta carica ai
combattimenti.
TREMENDA
vendetta.
Passando
per un istante in modalità pignoleria si possono trovare due
fattori anomali/fastidiosi: il primo è che nei menù ci sono
inspiegabili (per una cartuccia) caricamenti; si tratta comunque
di un’attesa veloce, ma io non ricordavo di aver visto nulla di
simile prima d’ora.
Il secondo
aspetto, indubbiamente più importante, è quello che si rivela
essere il maggior nemico del possessore GBA vecchio modello: ho
infatti potuto testare il gioco sul classico GBA ed ho notato
come l’assenza di una retro-illuminazione penalizzi il gioco.
I nemici
hanno
infatti
l’abitudine di confondersi con i monotoni fondali, a causa dei
colori abbastanza simili e della loro semi-immobilità. Sbatterci
contro diventa quindi un rito quotidiano.
Non so
quanti possessori di Game Boy "buio" esistano oggi, 2006, ma
quest’aspetto è davvero fastidioso, ve lo posso garantire.
Insomma,
siamo di fronte ad un titolo su licenza onesto, carico di
trovate piacevoli ma anche di difetti al giorno d'oggi
insopportabili. Sono sicuro che venderà tante copie in tutto il
mondo, perché la licenza che si porta sulle spalle ha il suo
peso, ma per un futuro X Men 4 vogliamo che Z-Axis si impegni di
più. |