-Vede, cara Roberta, suo figlio...!-
mormorò con fare circostanziato il capufficio
fingendosi tranquillo.
Roberta sbiancò.
-E' caduto?- mormorò.
-No!-
-E' all'ospedale?-
-No!-
-Ha picchiato un bambino!?-
-NO!-
-E' scappato!-
-No!-
-E' morto!!-
fece Roberta infine scoppiando in lacrime.
-Ma no..!!-.
Il capufficio sorrise rassicurandola.
-Cosa va a pensare!-,
poi tossì per darsi un tono, sorrise
ancora, e disse -Mariolino è...!-
esitò -..E' diventato un disegno!
tutto qui, ma non è il caso di allarmarsi.
Sa come sono i bambini,
ogni tanto ne inventano una nuova...
deve pensare che il mio Giacomo
l'altro giorno...ma tutto si risolverà..!.-.
E il capufficio continuò a parlare ma
Roberta non c'era più da un pezzo;
correva per le scale.
E corse, corse, corse e corse e si
fermò solo quando fu dinanzi
al disegno sulla lavagna.
E volevano darle a bere
che quello scarabocchio era suo figlio?!
gli somigliava, certo,
questo non si poteva negare, ma da qui a
dire che quello era il suo Mariolino!!
Insomma, un pò di serietà.
-Questo non può essere Mariolino!-
disse a gran voce Roberta
indicando con l'indice l'immagine sulla lavagna.
Suor Rosaria poverina,
tremava sentendosi responsabile dell'accaduto.
-Non so che dire!-
faceva alla Superiora tra un singhiozzo e l'altro.
